ARTE s.f.

0.1 alte, art, arte, ärte, arti, artj, arto, artte, artu.

0.2 Lat. ars, artem (LEI s.v. ars).

0.3Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. prat., 1296-1305; Doc. pist., XIV in.; Doc. sang., 1317; Stat. volt., 1336; Stat. collig., 1345.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1287); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Stat. vicent., 1348; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. tod., 1305 (?); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. castell., a. 1366; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Stat. eugub., 1368-a. 1378; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. ad arte 1.1.1, 2.4.1, 2.4.2; apprendere un'arte 3.3; arte liberale 3.1; arte maggiore 4.1; arte meccanica 3.2; arte minore 4.1; arte minuta 4.1; arte musaica 3.1.2.1; arte musaica 3.1.2; per alcun'arte 2.4.5; per arte 1.1, 1.1.1, 1.1.2, 2.4.3; per arte nulla 2.4.5; per arti 2.4.3, 2.4.4; per l'arte 1.1; uomo d'arte 2.1.1.

0.6 N Non si registrano sistematicamente, in quanto nomi propri, i nomi delle corporazioni del tipo 'Arte della (lana, ecc.)', che per il senso vanno con 4.1.

0.7 1 La capacità creatrice dell'uomo (per lo più in opposizione a natura, che indica la causa di tutto ciò che esiste indipendentemente dall'uomo). 1.1 Locuz. avv. Per arte, per l'arte: in seguito a un'operazione creatrice da parte dell'uomo. 1.2 Innovazione introdotta dall'uomo per far fronte a una difficoltà o a un bisogno; invenzione. 2 Qualsiasi metodo utilizzabile per ottenere un qualsiasi scopo, per lo più appreso e potenzialmente trasmissibile ad altre persone (spesso in opposizione a termini come ingegno, ragione o senno, che indicano qualità innate e individuali). 2.1 Metodo basato su poteri soprannaturali. 2.2 Estens. Capacità di applicare un metodo per ottenere uno scopo. 2.3 Estens. Tendenza ad applicare metodi considerati illeciti per ottenere uno scopo. 2.4 Locuz. e fras. 3 Insieme di conoscenze apprese, da applicarsi ad un fine per lo più (ma non solo) pratico (in opposizione sia a scienza, che indica un sapere teorico, sia a mestiere e a uso, che indicano un'attività che non richiede apprendimento). 3.1 Locuz. nom. Arte liberale: ognuna delle sette discipline del curriculum di studi antico e medievale. 3.2 Locuz. nom. Arte meccanica: attività rivolta ad un fine pratico (in opposizione a arte liberale); mestiere. 3.3 Estens. Qualsiasi attività umana. 3.4 Estens. La capacità di operare. 4 Il ruolo di ogni singola persona nella vita attiva, identificato dalla serie di conoscenze possedute e dalla capacità di metterle in pratica (in opposizione a mestiere, che indica un ruolo che non richiede conoscenze preliminari). 4.1 [Dir.] Categoria di lavoratori qualificati operanti nello stesso ambito professionale. 4.2 Estens. Condizione sociale.

0.8 Francesco Sestito 26.07.2005.

1 La capacità creatrice dell'uomo (per lo più in opposizione a natura, che indica la causa di tutto ciò che esiste indipendentemente dall'uomo).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 11-5.6, vol. 1, pag. 281: Perché Natura dà ciò ch'è primero, / e poi l'arte lo segue e lo dirima...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 8.22: La sentenzia di Platone era che rettorica non è arte, ma è natura...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.49, vol. 2, pag. 536: Mai non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle membra in ch'io / rinchiusa fui, e che so' 'n terra sparte...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 625.20: dovemo credere e avere in reverenzia li sette doni dello Spirito Santo; e chiamansi doni, però che non si possono avere per natura né per arte, ma per grazia sono dati.

[5] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 13.8, pag. 61: La bella Aurora, nel mio orizonte [[...]] nel suo bel viso di color d'avoro / viddi sì fatta ch'a ogni altro lavoro / della natura o d'arte non fur conte.

1.1 Locuz. avv. Per arte, per l'arte: in seguito a un'operazione creatrice da parte dell'uomo.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 5.19, pag. 57: La beltà, che mantene, / se pare in nulla parte, / ogn'altra beltà dispare; / chi più mente la tene, / più fatta par per arte, / tuttora più bella pare.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 9, pag. 200.23: le cose che sono fatte per arte, non può ingenerare l'una l'altra, né moltiplicare insieme, siccome noi vedemo, che una casa né una fossa non può fare né un'altra casa, né un'altra fossa, dond'è perciò ched essi sono fatti per arte e non per natura.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 1 (a), vol. 3, pag. 13.9: Sì come nelle cose fatte per natura, è uno ultimo intendimento finale [[...]] così nelle cose fatte per l'arte, è uno intendimento finale...

1.1.1 Locuz. avv. Ad arte, per arte: applicando una figura retorica senza seguire l'uso spontaneo della lingua.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 10.44, pag. 23: e se ciascuno tro / ch'altr'a stagion mi modo, / non so ch'eo faccia o fo; / or mi piace ch'om creda / ch'eo pur ad arte parli: / ch'eo non dico per farli / lasciar né tener fermo / ciò che pensa...

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 251.3, pag. 274: Sguarda, amico, poi vei ciascuna parte / d'Amor disposta en soa propria natura; / e mi responde tosto e non ad arte / che ti sembla pensando la figura...

[3] Ugo di Massa da Siena (ed. Panvini), XIII sm. (tosc.), 3.12, pag. 371: Amore ed eo sen tutt'una parte / ed avemo un volero e[d] un[o] core / e, s'eo non fosse, Amore non seria. / E non pensate ch'eo 'l dica per arte, / ma certamente è ver ch'eo sono Amore: / chi m'ancidesse, Amore ancideria.

1.1.2 Locuz. avv. Per arte: in seguito a un atto di volontà.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 11.7: Or come tu potevi piangere per arte? Or possonsi le lagrime infingere sì, ch'elle per ingegno scorrano maliziosamente?

1.2 Innovazione introdotta dall'uomo per far fronte a una difficoltà o a un bisogno; invenzione.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 75.14: Non è ancora venti anni che si trovò l'arte di fare gli occhiali, che fanno vedere bene, ch'è una de le migliori arti e de le più necessarie che 'l mondo abbia, e è così poco che ssi trovò: arte novella, che mmai non fu.

[2] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 29, pag. 38.3: La fija ke ave nome Noema sì atrovà l'arte del texer diverse cose. Un de li fioli, che ave nome Jabel, atrovà l'arte de far travache e pavejoni a li pastori che no aveva altre case.

2 Qualsiasi metodo utilizzabile per ottenere un qualsiasi scopo, per lo più appreso e potenzialmente trasmissibile ad altre persone (spesso in opposizione a termini come ingegno, ragione o senno, che indicano qualità innate e individuali).

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 102, pag. 603: Le aneme qe là entra, çamai no 'nd'à ensir, / qé là no val ençegni ni arte per foçir...

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 150, pag. 529: Et un Roman set'ani cercando andà li regni, / scrivendo de le femene le art e li ençegni...

[3] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 155.20: la arte sì speça le volontade e la arte deruinea le ferme citade, e le tore sì caçe per la arte, e per la arte sì ven levado lo grande encargo...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 3, pag. 53.28: da inde e· llà enverso lo polo [[...]] vivono en quello loco a grande pena, e vivono lo verno con arte e con engegno, stando e·lle stufe ' e·lle locora rescaldate dal foco...

[5] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 89, pag. 30: Ne lo dar e 'nno tollere agi rasone 'd arte...

[6] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 124, pag. 23: Mo fate inanti, Milan, cum toe arte, / responde se tu è' anchora dommo / e se tu è' castigato de parte!

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 7, pag. 122.26: come valenti uomini, ogni arte e ogni forza operando, essendo da infinito mare combattuti, due dì si sostennero...

[8] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1376/77] 6, pag. 268.17: fuggi le sue lusinghe e fede non avere in sua ruota, la quale vedi che ora su ora giù manda i suoi amadori e no lla può impedire sennoarte.

2.1 Metodo basato su poteri soprannaturali.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 117, pag. 528: Medëa, la fii[ol]a del rei de Meteline, / per amor de Iasón lo frar tras'a rea fine [[...]] E poi con le soi arte ela Iasón aucise...

[2] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 61, pag. 107: La quinta ensegna audite se ve plaçe, / ke farà lo fello, cui turminti malle: / cum arte magica farà sua voluntate...

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 164.20: Chasandra, la filgliuola del re, che molto sapea d'arti, disse in presenza di tutti: - [[...]] se Paris vi va, e tolgle molgle di Grecia, e' cconviene che questa cittade ne sia diserta.

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 179.34: Casandra [[...]] una volta fu richiesta da Apolline e promiseli di consentirli, s'egli le desse l'arte d'indovinare, e, poi che l'ebbe, negò la promessa...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 88.19: Mercurio, nato della figliuola d'Atalante, vede queste, e colla sua arte le nascose nelle selve.

2.1.1 Locuz. nom. Uomo d'arte: chi pretende di avere poteri soprannaturali; mago.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 19, pag. 173.5: A llui veniano sonatori, trovatori e belli favellatori, uomini d'arti, giostratori, schermitori, e d'ogni maniera gente.

2.2 Estens. Capacità di applicare un metodo per ottenere uno scopo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.10, vol. 2, pag. 156: «Qui si conviene usare un poco d'arte», / cominciò 'l duca mio, «in accostarsi / or quinci, or quindi al lato che si parte».

[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 41, pag. 72.23: vide uno bellissimo scheggiale d'oro cinto a Pallante, nel quale era ismaltato con molta arte e con molta sottilità lo grande male, che fecero le cinquanta figliuole del re Danao...

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 10.4, pag. 555: Amor se mille darde in quella parte, / là dove tène el cor, qual seco él porta, / me lanciasse con man deritta e torta / nel modo che savesse mei su' arte, / non vita me porria tòler né parte / del mio dolce desio che me conforta...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 9, pag. 316.37: Il cuoco, presolo e postavi tutta l'arte e tutta la sollecitudine sua, minuzzatolo e messevi di buone spezie assai, ne fece un manicaretto troppo buono.

2.3 Estens. Tendenza ad applicare metodi considerati illeciti per ottenere uno scopo.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 33, pag. 847: Alora li Germî cum le so arti, / soto pretesto de dover fare le paxi, / féno apellare ambedoe le parti, / li migl[i]ori...

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 171, pag. 330: L'unu è de Babillonia: per lu engannu e per l'arte / fay spissu gran dampnaiu, / ché homo né demonia né vitia de ria parte / ly pò stare in visaiu.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 41.25: Priamo [[...]] amaestrato di fraude e d'arte greca, levò alle stelle le palme spogliate de' legami...

2.4 Locuz. e fras.

2.4.1 Locuz. avv. Ad arte: con una precisa intenzione.

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 11.78, pag. 76: e divietato àn pace / solo a confuzïon d'omini 'n parte; / e cciò fatt'àno ad arte; / unde proced[e]rà in loro gran danno, / ché non sofferrà Dio sì grande inganno.

2.4.2 Locuz. avv. Ad arte: con abilità.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 10, par. 6, pag. 467.19: recherà indugi, e mentre cercherà maggiore pena, indugerà la presente. Tutte cose ad arte. Darà requie al furore, e se l'irato è di grande cuore metteragli vergogna, e se è temoroso metteragli paura, e recherà parole che gli piacciano, o nuove cose e desiderio di saperle.

2.4.3 Locuz. avv. Per arte, per arti: utilizzando un metodo particolare.

[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 201.22: Qesta causa sì se vol reparar tenpraamentre con mesura, qé per arte no se pò tenperare, conçoseacausaqé lo amore sea no tenperado ale fiadhe.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 9, pag. 375.12: E Labieno nella seguente battaglia tutta la grande copia di quelli di Trevi uccise, provocatala per arti a battaglia, prima che i Germani che veniano si congiugnessero con loro...

[3] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 35, pag. 628: Perçò ve 'n digo «en parto» k'eo so ben per fermo / k'el no fo mai poeta né om de sì gran seno / ke le poëse dir né per arte comprendro, / tant'è le soe belleçe sus en lo sovran regno.

[4] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) 20.15, pag. 39: Se me vo in luntana parte / forte me ne dole e pesa, / ché ben voria eser per arte / là o'è la mia dona asisa.

[5] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 803, pag. 841: «Matre, Lesengrino è morto, / [...] e Raynaldo chaçòno fina al terço salto. / Nui credemo ben ch'el scanpasse per arte».

[6] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 307.8: l'arte di sapere amare vi mancoe; amore per arte diventa perpetuale.

2.4.4 Locuz. avv. Per arti: con secondi fini.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 2.50, pag. 32: Assai v'aggio laudato, / madonna, in tutte parti, / di bellezze c'avete. / Non so se v'è contato / ch'eo lo faccia per arti, / che voi pur v'ascondete...

2.4.5 Locuz. avv. Per alcun'arte, per arte nulla: con nessun mezzo, in nessun modo.

[1] Matteo Paterino, a. 1294 (tosc.), 9, pag. 91: Ned io per alcun'arte - veder posso, / se Dio sempre eternale ebbe valore...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8 Rubricario, vol. 2, pag. 144.19: que alcuni cosi su, li quali non si potinu fari per arti nulla.

3 Insieme di conoscenze apprese, da applicarsi ad un fine per lo più (ma non solo) pratico (in opposizione sia a scienza, che indica un sapere teorico, sia a mestiere e a uso, che indicano un'attività che non richiede apprendimento).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 76.18: da esso abe Hercule l'arte de astrolomia, la quale era dicto ke ssostentava lo cielo.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 45.7: La seconda scienzia, cioè fisica, sì tratta le nature delle cose corporali, sì come sono animali e lle cose che ànno corpo; e di questa scienzia fue ritratta l'arte di medicina...

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 66.16: Et ciò è che si suol dire per versi: l'arte [dà] e l'uso à; se giugnerai l'uso all'arte, chel ch'è ben grave, lieve ti parrà.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 31, pag. 291: Lo fantinet Alexio a scola fo mandao [[...]] E im brev in tut arte el fo amagistrao, / In scrigiura divina molt era ben fondao.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: la scientia di tucte le cose si imprende p(er) uzo; l'uzo et l'arte inse(n)gnano quello che sae ongn'omo.

[6] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 224, pag. 569: Le porchiache se mangiano co anite salvaggi, / l'arte nostra comandalo, è buono che l'assaggi...

[7] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 23, pag. 638: Or començemo a leçro questa scritura nova / de la cità malegna per figura e per glosa, / e lo Dotor d'ogn'arte preg[h]em per divina ovra / k'Elo nui ['n] questo scrito faça far bona prova.

[8] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 1 (b), vol. 3, pag. 14.2: l'arte civile, che insegna a reggere le cittadi, è principale e sovrana di tutte altre arti, per ciò che sotto lei si contengono molte altre arti, le quali sono nobili, sì come la rettorica, e l'arte di fare oste, e di reggere la famiglia.

[9] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 5, pag. 23.11: quello sermone è più bello, nello quale più debitamente si rispondono [li vocabuli; e più debitamente li vocabuli si rispondono] in latino che in volgare, però che lo volgare séguita uso, e lo latino arte.

[10] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 11.80, vol. 2, pag. 182: «Oh!», diss'io lui, «non se' tu Oderisi, / l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte / ch'alluminar chiamata è in Parisi?»

[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 168, pag. 377, col. 1: Infine de tucte arti / sapire volse per carti; / l'arte de gramatica / troppo bene sapia...

[12] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 1, pag. 78.10: Sguardandu killu genneru de lu re a sanctu Paulinu, e videndulu de bellu aspectu, adimandauli ki arti sapia fare.

[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 132.26: Tute le arte necessarie e utel a mantegnir lo corpo chi è tabernacol de l'immagin de De' e dé esser vassel pin de questo fruito d'amor de Yesu Cristo: arte da far mangiar chomo pan e altra vitoalia...

[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 1, pag. 6.6: quisti dudichi frati di parti di patri, crixendu grandi et usandu li armi et la arti di milicia, cavalcandu et exercitandusi, foru fatti tutti valenti iuvini.

[15] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 15, pag. 256.8: Questi cotali non d'uno solo cibo o d'uno solo vino sono contenti, ma diversi e molti ne cercano; a quelli le preparazioni simile usano diverse, di che il cuocere, che fu già in Italia mestiero, è diventato arte, e così il fare de' vini.

[16] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 88, pag. 192.2: «altissimo», il quale adiettivo degnamente si confà a Virgilio, per ciò che egli di gran lunga trapassò in iscienza ed in arte ogni latin poeta...

[17] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 10, pag. 62.4: Anche questo re fu conte de Provenza e fu omo granne litterato, e spezialmente fu espierto nella arte della medicina.

[18] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 1, pag. 160.17: Alora quello, guardando Paulin e parendoli omo de bella aparença, spiàlo che arte savea far.

[19] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 122.3: in questa etate Iubalcaim trovao l'arte de la musica, la quale fo la prima arte de tucte l'altre arti. Et questo Iubal trovò la dicta arte de la musica allo martellare dello rame et dello ferro sopra l'ancudene.

[20] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.17: avendo praticata l'arte de la marescalcia volci studiare nell'opere et ne li libri de gra(n)di et nobili marescalchi...

3.1 Locuz. nom. Arte liberale: ognuna delle sette discipline del curriculum di studi antico e medievale. || Att. solo plur.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 15, pag. 326.23: Et advegnia che l'arteliberali non diano virtù, non [perciò] n'apparecchiano l'animo ad ricevere la vertù...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 6, pag. 202.31: E anco saràno sette artiliberali e non più, sì che ciascheduno planeto avarà la sua...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.17, pag. 125: Monto fantina misa a scora, / tanto in leze se destense / che in dixoto agni sì inpreise / le sete arte liberar / com monto seno naturar.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 56.29: Medea [[...]] era multo docta e magistrata indelle vii arte liberale, et ancora plu inde la arte matematica...

- Le sette arti (sottinteso liberali).

[5] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 876, pag. 206: Ma se di storlomia / vorrai saper la via, [[...]] qua 'nanzi l'udirete, / andando in quelle parte / dove son le sette arte.

3.1.1 Locuz. nom. Arte metrica.

[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 128.10: Furono in que' tempi più uomini nell'artemetrica ammaestrati, li quali, sentendo che far si dovea al corpo di Dante una mirabile sepoltura, fecero versi per porre in quella...

3.1.2 Locuz. nom. Arte musica.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 63.6: Moisè dice che trovatore de l'artemusica fu Tubal de' discendenti di Caino...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 10, pag. 573.15: quante volte arringoe al popolo ebbe dopo sè uno suo servo ammaestrato d' arte musica, lo quale occultamente con una sampognetta di vivorio formava li modi de la sua pronunziazione...

3.1.2.1 Locuz. nom. Arte musaica: poetico-musicale. || Mengaldo, Musaico; ED s.v. musaico.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 292.9: E in quanto 'autore' viene e discende da questo verbo, si prende solo per li poeti, che coll'arte musaica le loro parole hanno legate...

3.2 Locuz. nom. Arte meccanica: attività rivolta ad un fine pratico (in opposizione a arte liberale); mestiere.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 47, vol. 3, pag. 148.3: E talora è che per cagione di dottrina vole l'uomo danari, sì come addiviene nell'artimeccaniche; ma non è così in filosofia, però che vi si debbono rendere più nobili guiderdoni.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 9, pag. 315.4: e operazioni che essa considera e fa nel propio atto suo, le quali si chiamano razionali, sì come sono arti di parlare; e operazioni sono che ella considera e fa in materia di fuori di sé, sì come sono arti meccanice.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 188.24: 97. Così ha tolto l' uno ec. [S]posto di sopra prima della superbia nata dalla arroganzia dell'antico sangue, e d'opere leggiadre; ed appresso della superbia nata per eccellenzia d'artemeccanica, come di pintori, e miniatori...

[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), Indice rubr., pag. XLIV.24: disputa contro a Possidonio, che l'arti meccaniche non furono trovate per filosofia, e che gli uomini di quello rozzo secolo non erano savj, ma erano simiglianti a' savj.

[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 5, par. 1, pag. 24.23: sì diremo dunque, che lle parti o ufici della città sono di sei gieneri, come dicie Aristotole nel settimo libro di Puleticha, nel XVJ chapitolo, cioè a ddire che gieneralmente a parlare sono tutte contenute sotto sei e rimenate a sei, cioè a ssapere coltivare di terre (che ll'uomo dicie lavorare), arte mecchanica (che ll'uomo chiama mestiere, siccome è ssarto o fornaio), chavalleria, uficio pequniare, uficio di prestrise, e uficio di giudichare e consilglare...

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 97-108, pag. 131.2: e però si può dire che convenientemente fingesse, quanto all'arte della poesia, intendendo questi così fatti essere posti quanto alla reputazione di quelli che sono nel mondo in altezza e fortezza, e fermezza di fama onorevole, la quale è difesa da sette mura; cioè dalle sette arti meccaniche, quanto alli esercizi corporali; e dalle sette scienzie liberali, quanto ad esercizio dell'animo...

[7] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 11, parr. 7-24, pag. 163.16: Sì come quando questa dictione 'arte', che significa «le vie strette», fi astiçata con questa dictione 'arte', che significa «le arte liberale, osia le arte mechaniçe».

3.2.1 Arte reale.

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 264, pag. 296.3: Quattro sono l'artireali, che l'uomo non si potrebe sofferire sanza loro: primieramente fabro, secondo maestro di legname, terzo cucitore, quarto texitore.

3.3 Estens. Qualsiasi attività umana.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 737, pag. 554: Li homini son 'legri al començar de l'arte, / e poi grami e dolentri al fenir, quand se parte.

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 21.13, pag. 286: Lo dardo de l'Amore là ove giunge, / da poi che dà feruta sì s'aprende / di foco c'arde dentro e fuor non pare; / e due cori insemora li giunge, / de l'arte de l'amore sì gli aprende, / e face l'uno e l'altro d'amor pare.

[3] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1432, pag. 226: Ma tuttavia ti guarda / d'una cosa che 'mbarda / la gente più che 'l grado, / cioè gioco di dado: / ché non è di mia parte / chi si gitta in quell'arte, / anz'è disvïamento / e grande struggimento.

[4] Stat. tod., 1305 (?), pag. 281.39: volemo che quisto capitulo sia observato emperciò che 'l ioco della çara ène arte dyabolica e fo ordenata et facta dal nemico de Dio...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.103, vol. 3, pag. 96: Faccian li Ghibellin, faccian lor arte / sott'altro segno, ché mal segue quello / sempre chi la giustizia e lui diparte...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 125.2: kisti sirranu li toy arti, zoè di mectiri pachi sempri a to pudiri, pirdunari a li obedienti et distrudiri a li ribelli.

[7] Stat. castell., a. 1366, pag. 122.2: neuno dela detta compania non debbia [[...]] fare arte de sodomiti, cioène de non pratichare nè usare per male muodo con veruno garçone...

- Fig. Fras. Apprendere un'arte: diventare capaci di compiere azioni assimilabili ad altre già descritte.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 10.51, vol. 1, pag. 164: «S'ei fur cacciati, ei tornar d'ogne parte», / rispuos'io lui, «l'una e l'altra fïata; / ma i vostri non appreser ben quell'arte».

3.4 Estens. La capacità di operare.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, proemio, pag. 503.5: ogni uccello e animale, eccetto l'uomo, ha alcuna arte, o alcuno instinto dalla natura [[...]] sì come le rondine, che tutte d'un modo fanno loro nido...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 43, pag. 375.31: quivi per divina arte piove loro sempre addosso «grandine grossa e acqua tinta e neve»...

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 4.1, pag. 6: Que' ch'infinita providentia et arte / mostrò nel suo mirabil magistero, [[...]] Di sé, nascendo, a Roma non fe' gratia...

[4] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 42.61, pag. 847: Ben operò natura qui sua arte / che gli omeri le fece con diletto / e spazioso il petto / quanto conviensi a l'altre parti belle.

3.4.1 Tutto ciò che tende razionalmente a un fine per disegno divino.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.108, vol. 3, pag. 132: Se ciò non fosse, il ciel che tu cammine / producerebbe sì li suoi effetti, / che non sarebbero arti, ma ruine...

4 Il ruolo di ogni singola persona nella vita attiva, identificato dalla serie di conoscenze possedute e dalla capacità di metterle in pratica (in opposizione a mestiere, che indica un ruolo che non richiede conoscenze preliminari).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1397, pag. 72: A lui se de' manefestar / De li peccati confesar, / E se 'l padrin sa ben de l'arte / Elo li'n demetrà gran parte / Da q'el verà q'el è pentid...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 40.36, pag. 142: Eo ensegno amare, e questa è l'arte mia, / ed omo che la 'mprende, con Deo fa compagnia...

[3] Stat. pis., 1302 (2), cap. 1, pag. 979.8: Io coiaio de l'acqua calda iuro a le sante di Dio vangele, a buona fede, sensa fraude, la dicta mia arte bene et lealmente fare et tractare...

[4] Stat. vicent., 1348, pag. 24.17: Che chi non exercita arte de mercandaria non habiano alcun officio in la frataglia preditta.

[5] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 12, pag. 356.9: Aragnie fu la maggior maestra di tessere drappi che mai fosse, intanto ch'ella diciea in sua arte non avere pari né mai ebbe e niuno farebbe quello farebbe ella in quell'arte.

[6] Stat. cass., XIV, pag. 122.28: Si sony artifici i(n)tro lo monasteru, con om(n)e hu(m)ilitate faczane le arte illoro, si lu abbate la p(er)mitte.

[7] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 380, pag. 251.9: poni il tuo figliuolo ad a[rte] [od a] mestiero che la possa usare tutto il tempo de la sua vita, almeno tanto quanto à il senno naturale.

[8] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 226.10: clamemo grande mercé a lo dolce Ieso Cristo [[...]] ch'el ne dibia dar gracia che nui façamo in questa vita quelle arte e quî guadagni che nui possamo nurigare li corpi e dare parte per le anime...

4.1 [Dir.] Categoria di lavoratori qualificati operanti nello stesso ambito professionale.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 3, pag. 208.30: si levò un di medici di cyrurgia per consentimento di quegli dell'arte sua, e infra le sue parole disse che offizio di medici è e a lor si conviene di far pro ad ogne uomo, e non far danno a neuno...

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 513.38: Ancho XXX den. venardì dodici di entrante luglio per nostra parte di quindici sol. che chostò uno choriere ch'andò a Ppisa per la chomune dell'arte che portò le lettare dei chonsoli.

[3] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 124.30: Avemmo d'entrata [[...]] vj fiorini d'oro, i quali valsero all'arte, lib. x e s. xvij.

[4] Lett. fior., 1291, pag. 594.11: Que' dell'arte di Calimala ànno ordinato che neuno panno inghilese non torni per niuno di loro in Firenze...

[5] Stat. sen., 1295, cap. 11, pag. 11.24: quando alcuno vorrà venire e essere de la detta Compagnia, in prima si lèga nel generale Capitolo el nome, el sopranome e l'arte e 'l popolo di colui che venire vorràe...

[6] Doc. prat., 1296-1305, pag. 297.3: Chiaro messo dell'arte dela lana ebbe m(eçço) staio far(ina).

[7] Doc. pist., XIV in., pag. 312.13: faraiti dare lo pepe che si dà a' cho(n)sillieri dell'arte del cha[m]bio, p(er)ciò ch'io era cho(n)sillieri.

[8] Doc. sang., 1317, pag. 90.38: Avemmo tucti capitani e p(ri)ori d'arti e loro consiglio nel palagio de la podestà però che li Ançiani non ci volean dare (con)siglio...

[9] Stat. assis., 1329, cap. 1, pag. 164.26: Volemo, empertanto, che ella nostra fraterneta niuno se possa recevere che no sia artefece d'alcuna arte, overo che alcuna arte exercite...

[10] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 207.19: reffermòse che durante la guerra de Toscana nullo che fosse Ghebelino né figluolo de Ghebelino possa essere priore né camorlengo de alcuna Arte...

[11] Stat. volt., 1336, Esordio, pag. 5.8: Questi sono capitoli et statuti et ordinamenti dell'università dell'arte della merciaria et pizicharia da Volterra...

[12] Stat. collig., 1345, pag. 4.17: Infrascripti sono li statuti et ordinamenti dell'arte e dell'università dell'arte de' merciari, picçichaiuoli et spetiali dela terra di Colle...

[13] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 132.34: Questi sonno i cierii dell'arte e 'l pesu loro...

[14] Stat. eugub., 1368-a. 1378, pag. 281.2: queste sono le robriche e i capitoli enfrascricti del brieve dell'arte di fabbri de la cetà d'Ugubio.

- Locuz. nom. Arte maggiore.

[15] Stat. sen., 1329, cap. 16, pag. 292.6: Anco statuimo e ordiniamo, ch' e' rectori de la decta Università sieno tenuti de mese d'aprile e del mese de novembre diligentemente inquirere e trovare tocti e' gignori de la decta Arte maggiori di XIIIJ anni, e' quali non avessoro iurato al Breve nostro...

[16] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 79, vol. 1, pag. 534.4: La lezione del detto uficio si facea per gli priori vecchi colle capitudini delle XII artimaggiori, e con certi arroti ch'alleggiano i priori per ciascuno sesto...

[17] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 192.9: dopo la detta mortalità, s'aperse il sacco de' Priori, ov'erano da cinquanta pallottole di cera, nelle quali pallottole in ciascuna era una scritta di pecora, ove erano otto Priori, sei tra scioperati e dell'Arte maggiori, e due delle 14 minori...

[18] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 812, pag. 341.35: Feciono ancora: che gli ufici tutti si partissero per metà i Priori e i Collegi ed ogni uficio, salvo li 9 della Mercatanzia, che furono 5 delle 7 Arti maggiori e 4 delle 16 minori...

- Locuz. nom. Arte minore, minuta.

[19] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 78, vol. 2, pag. 398.6: Li artefici della città di Pisa, e massimamente quelli dell'arte minuta, vedendo loro mancare guadagni per la partita di Fiorentini i quali il loro porto tenieno in divieto, se ne dolieno, e mormoravano e parlavano male...

[20] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1378], pag. 521.35: E in questo mezzo l'arteminori, s'erano raghunate armati alle loro chase, trassono in piazza choi loro ghonfaloni gridando...

[21] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 566, pag. 199.36: Questo medesimo anno il Duca cominciò a stringersi con gli beccai, vinattieri ed altre artiminori e scardassieri...

[22] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 35, terz. 48, vol. 2, pag. 127: quasichè tutti i maggior Ghibellini, / e certe Arti minor li seguitaro; / e per lo grande seguito, che avieno, / i Cerchi eran maggior sanza riparo.

4.2 Estens. Condizione sociale.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 268, pag. 609: [O]gnunca hom pò Deu molto ben acatar, / [re] et emperador, s'ig lo volesse far, / dus e cont e marqesi, qe porta gris e vair, / de qual arte qe sia, cavalier o çuglar, / quili qe va al versor arar e semenar.

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.37, pag. 904: Omo di mia arte non si puòe iscusare, / ki lo 'nvita, ke non vada a mangiare.

[u.r. 04.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]