CONFORTATO agg.

0.1 confortao, confortati, confortatissima, confortato.

0.2 V. confortare.

0.3 Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; Poes. an. pis., XIV in. (?); Dante, Rime, a. 1321.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.7 1 Reso più forte e resistente nei confronti di circostanze esterne. 1.1 Reso più sicuro e fiducioso nel futuro. 1.2 [Relig.] [Con rif. all'azione della grazia divina sull'uomo]. 2 Passato a uno stato di maggiore felicità o serenità (dopo un'esperienza negativa).

0.8 Francesco Sestito 08.09.2005.

1 Reso più forte e resistente nei confronti di circostanze esterne.

[1] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 25, pag. 21.11: Partissi il frate, e giugnendo al letto al frate, ch'egli aveva lasciato per disperato della vita, e trovollo confortato e di subito migliorato...

1.1 Reso più sicuro e fiducioso nel futuro.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 6.7, pag. 25: Merzé d'altro lato / di me vi rechi alcuna rimembranza; / ché, del vostro valore / avanti ch'io mi sia guari allungato, / mi tien già confortato / di ritornar la mia dolce speranza.

1.2 [Relig.] [Con rif. all'azione della grazia divina sull'uomo].

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 50, vol. 2, pag. 121.10: Effetto di questo Sacramento si è, che in esso, e per esso si dà lo Spirito santo a fortezza spirituale [[...]]; sicchè per questo lo cristiano confortato arditamente confessi, e predichi lo nome del nostro Signore Gesù Cristo.

2 Passato a uno stato di maggiore felicità o serenità (dopo un'esperienza negativa).

[1] Jacopo Mostacci (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 17, pag. 142: Abondanza - non ho, ma dimostrare / vogliol'a voi da cui me sòl venire, / ch'eo non fui allegro mai né confortato / se da voi no 'm venisse, a lo ver dire...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 296, pag. 161: S'alchun hom foss in carcere e a mort zudhigao, / Ponem k'el ne scampasse, no serav tant bëao / Com è lo iust, alegro de zo k'el è scampao / Da la preson del mondo e san e confortao.

[3] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., 2.46, pag. 16: Ma di questo sì son degna: / anti che la morte vegna, / sì mi mandi una insegna; / serò confortatissima.

[4] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 142, pag. 78: Così parlando, l'angilo sparia; / e san Torpè rimase confortato...

[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 28, pag. 44.22: Udito questa voce, Enea, tutto rallegrato e confortato, disse alle genti: «Confortatevi, chè noi siamo giunti a buono porto [[...]]».

[u.r. 27.08.2010]