COSPETTO s.m.

0.1 comspecto, conspecto, conspeto, conspetto, conspettu, conspicto, conspiecto, cospecto, cospectu, cospeto, cospetti, cospetto, cosspecto, cunspectu.

0.2 Lat. conspectus (DELI 2 s.v. cospetto).

0.3 Formula di confessione umbra, 1065 (norc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Orazioni ven., XIII; Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. venez., 1344; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Lett. mant., 1367; Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

In testi mediani e merid.: Formula di confessione umbra, 1065 (norc.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. castell., XIV pm.; Preci assis., XIV pm.; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. palerm., 1371 (2).

0.5 Locuz. e fras. al cospetto di 1; avere nel proprio cospetto 1.1, 1.2.1; cospetto eterno 1.4.1; essere nel cospetto 1.4; in cospetto di 1, 1.1.1, 1.2; nel cospetto di 1, 1.1, 1.2, 1.3, 1.4.

0.7 1 La condizione di chi è presente a qsa o qno, e lo vede davanti a sé; in gen. presenza, vista autorevole o superiore, spesso con facoltà di giudizio o con funzione di spettatore o testimone. Locuz. prep. Al, in, nel cospetto di: alla presenza, alla vista di, dinanzi a (spesso con carattere di ufficialità); davanti o sotto gli occhi di. 1.1 [Con rif. ad un luogo, una terra:] locuz. prep. Nel cospetto di: di fronte a; di rimpetto, in corrispondenza di. 1.2 Locuz. prep. In cospetto di, nel cospetto di: presso, vicino a qno (per particolare predilezione). Anche fig. 1.3 Fig. Capacità individuale di valutare, di considerare; giudizio, impressione. Locuz. prep. Nel cospetto di: agli occhi di, nel giudizio, nella considerazione di. 1.4 Fig. Vista intellettuale, pensiero preveggente, immaginazione. Locuz. prep. Nel cospetto di: davanti agli occhi (della mente). Fras. Essere nel cospetto: essere presente, vivo nella mente, nel pensiero. 2 Figura, forma esteriore, caratteristica di persona o cosa; aspetto fisico o, in partic., volto. 2.1 Persona (intesa come corpo).

0.8 Milena Piermaria 07.05.2005.

1 La condizione di chi è presente a qsa o qno, e lo vede davanti a sé; in gen. presenza, vista autorevole o superiore, spesso con facoltà di giudizio o con funzione di spettatore o testimone. Locuz. prep. Al, in, nel cospetto di: alla presenza, alla vista di, dinanzi a (spesso con carattere di ufficialità); davanti o sotto gli occhi di.

[1] Formula di confessione umbra, 1065 (norc.), pag. 101.26: S(e) (t)tou iudiciu ène ke tu ad altra penit(entia) n(on) poze accor(r)ere, c(on) q(ue)sta penit(entia) (et) coll' altre ke tu ài levate sì sie tu rapp(re)sentatu an(te) c(on)spectu D(e)i...

[2] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 1, pag. 233.3: ta(n)to dubito plu d(e) favelare d(e)nanço d(e)la vostra signoria, e quello savravi dire i(n)ançe altri, p(er) lo timore ch'ò d(e) voi no(n) posso p(ro)ponere i(n) lo vostro (con)specto.

[3] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 504, pag. 193: E poi che l'ebbe detto, / davanti al suo cospetto / mi parve ch'io vedesse / che gente s'acogliesse / di tutte le nature...

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 158, pag. 283: Un di sí fo venudho ke 'l Sathanax traitor / Venudho fo il conspecto del nostro Crëator. / «Dond vê tu, Satanax?», zo dis lo nost Segnor.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: et altro dice: in nelo tuo auro (et) argento sóffiavi, et fa' statea ale tuoi [paraule], et freni diricti ala tua bocca, acciò che no(n) isscorri in lingua et caggi in cospecto di coloro che t'aguaitano...

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 20, pag. 255.24: Ma le navi, ch'avieno più che cinquecento, condotte nel mare, fuoro per fuoco arse nel cospetto della cittade.

[7] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 11, vol. 1, pag. 37.19: L'altro che era nel mezzo della via, ciò fu il figliuolo della donna vedoa, che significa coloro che fanno il peccato nel cospetto della gente.

[8] Orazioni ven., XIII, 2, pag. 155.16: che tu priegho [sic] per mi peccatore toa serviciale, inante el conspecto del to benedeto fiolo...

[9] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 8, pag. 28.5: le malicie denanti da so conspeto serano descaçate, soperbia serà abasata et orgoglo no averà posança né loco.

[10] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 39.7: Tu none avei anco posseduto neente, che io ti richiersi a la corte davanti al conspecto di Dio col pentimento et con l'aspra penitensia d'Adamo...

[11] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.390, pag. 140: L'emperaor, con menconia, / tuta quella conpagnia / in cospecto de la gente / fé bruxar incontenente...

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 9.19: issu Metellu se partiu da lu seiu a chò que li filgi non fussiru consumati et morti in conspectu di sou patri di crudili maynera di morti...

[13] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 8, vol. 2, pag. 92.9: et absentausi si medemmi da lu conspectu di li homini per vuluntaria morti, de guisa que eciandeu lu so corpu mortu non se truvau.

[14] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 3, pag. 660.25: Anche molte volte la persona è assalita di vanagloria, se fa astinenzia delle cose in conspetto altrui...

[15] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 2, vol. 3, pag. 25.23: E vegnendo al cospetto della maestà del re Ruberto, amico, e per fede e devozione di noi segnore nostro, si dolfe di noi di tutto suo cuore...

[16] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 45.41: comandiamo li pattarini et altri eretici [[...]] patire morte la quale desiderano, acciò che vivi nel conspetto de li uomini sieno arsi...

[17] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.7: la morte vostra e de' vostri figliuoli piangerete, li quali nel cospetto de' padri vedrete morti...

[18] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 69.34: «In questo duro tenpo no gh'è né re né principo né profeta né duxo né logo da far sacrificio in conspecto de De' per trovar gratia e misericordia».

[19] Stat. venez., 1344, cap. 24, pag. 373.14: E che per lo scrivan sia leta la marigola in conspeto de tuti, açò che ognomo intenda ben cò che la dixe.

[20] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 10, pag. 18: Io olso dire securo, in comspecto / de quella zente chi ama liança, / a cu' sa bel lo ben in manifesto.

[21] Preci assis., XIV pm., 3, pag. 139.31: che Cristo crocefisso gli dia gratia, lume e verace conoscemento de reggere el popolo che gl'è commesso ella via della salute dell'aneme, sì e en tal modo che ne possa rasengnare e rendere bona ragione denante al suo conspecto pretioso.

[22] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 64, vol. 2, pag. 121.17: non tanto per l'offesa della persona di papa Bonifazio, ma per lo peccato commesso contro a la maestà divina, il cui cospetto rappresentava in terra.

[23] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 30, pag. 144.20: «O Signuri, si per li mey peccati eu meritu non esseri exaudutu dananti lu to conspettu, ad minus exaudimi per la gracia chi concessisti et hay mantinutu a lu lingnaiu di Trankida Biscardu...

[24] Lett. mant., 1367, pag. 216.18: voy sapiate che lo dito Antonio traytoro sì m'à dito quatro cossi denanci al conspeto del vostro conseio, li quali non enno vera...

[25] Gl Stat. cass., XIV, pag. 53.14: et «In conspectu angelorum psallam tibi». Et de capu dice: «Cantate sapientemente», et «In (con)spectu de li angeli yo cantaray' ad te».

[26] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 85.26: Or te parte, senza tardare, da lo conspiecto mio, e se mantenente no llo farray eo te farrayo vedere zò che te ayo dicto».

[27] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 2, pag. 162.30: De lo qua Çoane ancora sor narrà' li nostri antigi che, çuncando ello in Constantinopoli a quella porta chi se iama Auera, in conspecto de tuta la turba chi li era vegnua incontra rendé la vista a un orbo...

[28] Stat. castell., XIV sm., pag. 153.28: e che ciasscheduno possa representare l'anime dei popoli loro denante al conspetto del nostro Singnore (Gesù) (Cristo) crucifisso...

[29] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 153.10: Elia propheta fo pigliato da l'angeli et fo menato da ipsi nel paraviso terrestro alli dì XVII del mese de iugno nella provincia de Arabia. El quale tanta gratia trovao denanti al conspecto de Dio...

- Fig.

[30] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 431.24: E in quello die tutta la luna quartadecima, per grande spazio del cielo, fue molto di lungi dal cospetto del sole...

1.1 [Con rif. ad un luogo, una terra:] locuz. prep. Nel cospetto di: di fronte a; di rimpetto, in corrispondenza di.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 35.23: Nel cospetto di Troja è l'isola di Tenedos, molto conosciuta per fama, abondante di ricchezze...

- Fras. Avere nel proprio cospetto (un luogo): trovarsi di fronte, essere in vista di.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 329.28: E già nel suo cospetto aveva li Trojani e il campo suo, stando nell'alta poppa...

1.1.1 Locuz. prep. In cospetto di: in confronto, rispetto a.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 41.4: E dicie nel libro di Sapiensia: «Come rena auro è vile, inverso d'essa, e come loto da stimare argento, in suo cospetto».

1.2 Locuz. prep. In cospetto di, nel cospetto di: presso, vicino a qno (per particolare predilezione). Anche fig.

[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 266, pag. 637: Quisti è li cavaleri ke v'è cuitai davanço, / ke en conspectu de Cristo canta lo dolçe canto...

[2] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 412, pag. 98: Perçò en questa hora eo tapinella endegna / a pe' de li pei vostri çetar me vojo adeso, / ke vui ne pregai Deo k'en lo cel sempro regna / ke lo meo prego ancoi ascenda en lo so conspecto.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 280.15: O Laodomia, il tuo Protesilao non è nel tuo cospetto. La brieve dimoranza è sicura, ma li pensieri per lunghezza di tempo s'alentano...

[4] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 15.14, pag. 39: Ma quel è saggio che sol s'inamora / di Dio, sì ch'abia pace in suo conspecto.

1.2.1 Fras. Avere nel proprio cospetto qno: avere particolare predilezione per qno.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 37.4, vol. 1, pag. 250: Laudar vollio per amore / lo primer frate minore! / San Francisco, amor dilecto, / Cristo t'à nel suo cospecto, / perhò ke fosti ben perfecto / e suo diricto servidore.

1.3 Fig. Capacità individuale di valutare, di considerare; giudizio, impressione. Locuz. prep. Nel cospetto di: agli occhi di, nel giudizio, nella considerazione di.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 30.7, pag. 800: Così lo peccatore è[ne] decepto, / en cui luxorïosa flanma dura, / ke pare bello nell'altrui cospecto, / dentro à l'anima tenebrosa e scura.

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 101, pag. 180.23: «la soa morte è pretiosa in conspeto de Deo...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.7: Et se alcuno fusse inde negligente o vero pigaro; et ancora inutile, denanzi dal Signore et nel conspetto nostro, potrà meritevolmente colpevole apparire.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 52-66, pag. 212, col. 2.4: e i Friulani piangeranno ancora lo peccato commesso per lo so vescovado de Feltro, lo qual serà sí orribele nel conspetto de Deo che mai chierego non commise un semele...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 728.12: E tanto nel cospetto della mia dea sono graziosa che, operante ella, i segreti oraculi di Cirra mi sono manifesti...

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 16, pag. 141.22: Ma non pir tantu alcunj fiati li pirsunj, pirfecti a li oki di li homini, alcunu mancamentu àvinu avanti lu cospectu di Deu.

[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.21: Em veritade questa ene la dericta et la veragia fede semça la conpania de la quale nesciuno homo e·llo conspecto de deo ene acceptuoso et gratioso essare po'.

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 99, vol. 1, pag. 448.26: E però conoscendo egli messer Frignano figliuolo bastardo di messer Mastino, uomo pro', e ardito d'arme, e di grande animo, accetto nel cospetto del suo fratello suo signore...

[9] Lett. palerm., 1371 (2), pag. 149.11: Deu mi dia gratia ki a vui et a lu vostru monasteriu poza fari cosa ki sia grata et accepta in lu conspectu di Deu.

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 27, par. 2, vol. 2, pag. 129.14: Certe, ki esti a lu cunspectu dil mundu maiur fullia ki adurari lu cruchifissu et adurari la cruchi?

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 87.21: E così dunca, o Pero, quamta guardia à Dee de queli <...> chi no se vergognam esser reputai vil per Dee, e como per contrario sum desprisià in lo conspecto de De' queli li quai in lo conspecto <...> de li omi de lo mundo per apetito d'onor se insuperbixem!

1.4 Fig. Vista intellettuale, pensiero preveggente, immaginazione. Locuz. prep. Nel cospetto di: davanti agli occhi (della mente). Fras. Essere nel cospetto: essere presente, vivo nella mente, nel pensiero.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 3 parr. 10-12.2, pag. 15: A ciascun'alma presa e gentil core / nel cui cospetto ven lo dir presente, / in ciò che mi rescrivan suo parvente...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.98, vol. 2, pag. 400: O dolce frate, che vuo' tu ch'io dica? / Tempo futuro m'è già nel cospetto, / cui non sarà quest'ora molto antica...

[3] ? Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3648, pag. 341: E tu a me: «Se questo atto dipende / Dal cielo, che nell'alma fa cospetto, / Perché il proprio futuro non intende?»

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 4, pag. 35.25: Ecco, io sono apparecchiato ne' flagelli, e 'l mio dolore è sempre nel mio cospetto.

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1 ott. 4.1, pag. 255: E voi, nel cui conspetto il dir presente / forse verrà com'io spero, ancora / quant'io più posso priego umilemente...

1.4.1 Locuz. nom. Cospetto eterno: prescienza, mente divina.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.39, vol. 3, pag. 281: «La contingenza, che fuor del quaderno / de la vostra matera non si stende, / tutta è dipinta nel cospettoetterno...

2 Figura, forma esteriore, caratteristica di persona o cosa; aspetto fisico o, in partic., volto.

[1] Poes. an. ven., XIV in., 5, pag. 223: Allegra sempre ver de me se mostra / e grazïosa nel conspetto bello, / sì come naturat'ha gentilezza...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3676, pag. 343: Son molti li chiamati e pochi eletti / A conseguire le virtuti tante / E contemplar li divini cospetti.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 30.14: ananti que tu dimostrassi lu tou conspectu tantu desiyatu da lu populu...

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 59.2: A Dejotaro re apparve il cospetto d'una salutevole aguglia, il quale re ogni cosa quasi facea per agurio...

[5] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 25.33, pag. 115: Aiutami, che puoi, e farai quello / che più aspetta quella che si sface / considerando il tuo conspetto bello.

2.1 Persona (intesa come corpo).

[1] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 9.7, pag. 702: poi ch'el toccar da me fugg'e desduce, / e del parlarvi sòffero 'l difetto, / deh non siat'aspre a mostrarm'el cospetto, / che raggio di salute al cuor traluce.

[2] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.295, pag. 114: Disse sancta Maria: «O fiolo meo benedecto, / como eo te veço stare col corpo nudo e breto! / Tu solive essere candido, mo tu è' tuto negro e pieto, / e tuto desformae lo to viso e 'l to cospecto...

[u.r. 26.11.2020]