DISCREZIONE s.f.

0.1 descrecion, descrecione, descrectione, descreptione, descressione, descretion, descretione, descrezion, descrezïon, descrezione, descricion, descriçion, descricione, descrictione, descriptione, descritiom, descrition, descritione, descrizione, disclezion, discreccione, discrecion, discreçion, discrecione, discreçione, discrecioni, discrecium, discreciuni, discrectione, discrepcionj, discreptione, discrepzione, discresione, discressione, discretion, discretïon, discretione, discretïone, discrezion, discrezione, discrezïone, discrezioni, discrezzioni, discriccione, discricciuni, discricion, discriciuni, discrition, discritione, discrizione, discrizïone, discrizioni, disscretion.

0.2 DELI 2 s.v. discreto (lat. tardo discretio).

0.3 Audite, poverelle, 1225 (umbr.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1295; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Stat. volt., 1336; Stat. cort., a. 1345; Stat. collig., 1345; Stat. prat., 1347; Lett. volt., 1348-53; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Elucidario, XIV in. (mil.); Doc. venez., 1310 (2); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Audite, poverelle, 1225 (umbr.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Lett. napol., 1356; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344.

0.5 Locuz. e fras. a discrezione di 3.1; alla discrezione di 3.1; avere discrezione 1.1; essere alla discrezione 3.2; essere in discrezione 3.2; essere nella discrezione 3.2; lasciare nella discrezione 3.3; rimanere alla discrezione 3.2; rimanere nella discrezione 3.2; stare alla discrezione 3.2; stare nella discrezione 3.2.

0.6 N Per 4 consulenza di Luisa Ferretti Cuomo.

0.7 1 Capacità, propria degli esseri umani, di valutare correttamente la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male. 1.1 Estens. Capacità di agire con oculatezza e rettitudine. 1.2 Qualità di ciò che si ispira a criteri di oculatezza e di rettitudine. 2 Attenzione a non creare disturbo o imbarazzo in altre persone. 3 Facoltà di scegliere liberamente. 3.1 Locuz. prep. A, alla discrezione di: dipendendo dalla libera scelta di. 3.2 Locuz. verb. Essere in discrezione, essere, rimanere, stare alla, nella discrezione di qno: dipendere dalla libera scelta di qno. 3.3 Locuz. verb. Lasciare nella discrezione di qno: far dipendere dalla libera scelta di qno. 4 Divisione, separazione. 5 Signif. non accertato.

0.8 Francesco Sestito 26.04.2005.

1 Capacità, propria degli esseri umani, di valutare correttamente la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 12 (46), pag. 239.14: om(n)e homo ch'à discretione po vide(re) (e) i(n)tendere l'amore ch'à la vostra t(er)ra in questa cità...

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 756, pag. 202: in mezzo è la ragione / e la discrezïone, / che cerne ben da male, / e lo torto e l'iguale...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 25: Du(n)qua saviame(n)te (et) co(n) gra(n)de discretio(n)e li co(n)sigliii examinerai.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 39, pag. 111.6: ben è raxone e conven[en]te ke l'omo, a cui è dato senno e discretione et intendimento de cognoscere [lo bene dal male, dibia maiormente cognoscere] quel signore per lo quale e·lla soa grandeça e so honor tuto spera ad avere...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 78.2, pag. 321: L'Amor lo Cor sì vol rennare, / Descrezion vol contrastare.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 45.7: Sì come la parte sensitiva dell'anima ha suoi occhi [[...]] così la parte razionale ha suo occhio, collo quale aprende la differenza delle cose in quanto sono ad alcuno fine ordinate: e questo è la discrezione.

[7] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 26.1, pag. 385: Discrezïone incontanente venne / e sì l'asciuga d'un bel drappo e netto, / e tostamente sì 'l mette 'n sul letto / di lin, di seta, coverture e penne.

[8] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 26, pag. 148.6: More [e] infirmitade in lagae da Deo venire per li peccadi, le bestie no [pòn] peccare perzò k'elle no àn discretione, perqué doncha s'infermano e moreno?

[9] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 100-111, pag. 39, col. 1.21: in tutta questa opera per allegoría s'intende Verg., el qual reprexenta la raxone e la descricione umana.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.21: niente cognossan e niente sentan, né han discretion nessuna e né pòn dir niente, né parlan a drichio né oguan né ascoltan, e per soçço moho e bruta portaura son levai dal desco e translatai al lechio.

1.1 Estens. Capacità di agire con oculatezza e rettitudine.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 11 (42), pag. 238.21: In p(er) quello che i(n) voi ène grande discretione e multo savere no faço p(re)go che sia audito...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 27.20: Furono uomini folli sanza discrezione, li quali [[...]] sì studiaro solo in parlare e tralasciaro lo studio di sapienzia...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 11, pag. 205.11: perciò che l'uomo die avere naturalmente più senno e più discrezione che la femmina, esso die signoreggiare la femmina, e la femmina esser soggietta.

[4] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 446, pag. 341: Adlor la Temperança lu Dessideriu infrena / co· la Discretïone, / et la Prudentia insellalu cum una çengna fina / de Circumspectïone...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 130.25, pag. 509: L'aotro è con gran descrecion / guardasse da reprenssion, / e d'ogni fala e de eror / per che mancasse so onor.

[6] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 101, pag. 380: Et le due chiavi che tenea latente / mostran l'auctorità et discretione, / che l'una togle et l'altr'à nella mente.

[7] Lett. napol., 1356, 3, pag. 127.29: Necessario èy però che se 'nde p(ro)curino da qua, et cha i(n) chisto p(ri)ncipalemente (et) i(n) om(n)e altra cosa a la toa solicitudine et discriccione avimo spirancza.

[8] Stat. cass., XIV, pag. 72.29: no(n) studea essere avaro, (et) no(n) p(ro)digo, idest sprecatore (et) discerpatore de la substancia de lu monasteru, s(et) tutte cose facza cu(m) mensura (et) discrecione et s(e)c(un)do lu co(m)mandamento del suo abbate.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 76.35: Chisto re Laumedonta appe uno figlyo, lo quale se clamava Priamo, chi era desciso de la regina soa muglyere, homo de grande audatia e de gran descrectione et expierto in vattaglye.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 179.11: li monexi de quelo monester, odando e conoxando la santitae e la discrecium de questo Euticio, sì lo fén so abao.

[11] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.71, pag. 124: Per quella piaggia de virtute pregna / giva la Temperança e, con sua sorte, / Discretione, Sobrietà e Degiuno / andava ad uno ad uno...

[12] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 167.14: Co(n)sidera qui, a(n)i(m)a devota, la descritione de mes(er) (Gesù) (Cristo), che [non] volse che i suoi descepoli vedessaro la pugnia e la pena ell'oratione ch'ei fece al suo Padre...

- Locuz. verb. Avere discrezione di qsa: usare di qsa con parsimonia.

[13] Audite, poverelle, 1225 (umbr.), 8, pag. 6: Io ve prego per grand'amore / k'aiate discrecione de le lemosene / ke ve dà el Segnor.

1.1.1 [Insieme con un agg. poss., sostituisce un pron. allocutivo con valore onorifico generico].

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 2 (5), pag. 233.14: La tua discretio(n)e d(e)bia audire d(e)vota m(en)te le n(ost)re parole che noi diremo caritativa m(en)te e cu(m) pat(er)nale affectio(n)e.

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 23, pag. 288.12: E facto vo' comto ciò, perdo timore, confidando a vostra descressione che o me vietate ad amico o aprendiate a ppatto de tenere senpre.

[3] Lett. sen., 1321, pag. 330.11: Lando e Picciuolo mandati ad Imola per lo Comune di Siena con debita reverenza si raccomandano a la discrezione vostra.

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 13, pag. 102.12: Piaccia alla vostra signoria e discrezione madonna aquila, di rendermi i miei figliuoli...

1.2 Qualità di ciò che si ispira a criteri di oculatezza e di rettitudine.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 36, pag. 73.25: sanctu Benedictu [[...]] fiche la 'Regula de li monachi', la quale si è de grande discrectione et ornata de belle parole...

2 Attenzione a non creare disturbo o imbarazzo in altre persone.

[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 42, pag. 822.4: Qui pone un altro giuoco che ssi facea a Roma [[...]]. Molto popolo stava a veder questo giuoco, però dice «hae molte utilità», però che lle genti vi stavano molto strette e non con tanta discrezione come nel teatro.

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 422.11: E come piaccia loro quel dire, mostrasi alli loro atti, che tutti piangono, e sospirano con mirabile devozione. Ma per discrizione, e reverenza l'uno dell'altro guardansi di non fare strepito, e romore in loro pianto per singhiozzi, e in sospiri, come molti indiscretamente fanno alcuna volta.

[3] Stat. lucch., XIV m., pag. 216.4: come si debbia observare la discrectione in del mangiare. Ancor vietamo ke né lla badessa né alcuna monaca mangi o bea alla finestra co alcuna persona seculare o altre per nessuno modo.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 4, pag. 206.20: E parendo molto bene stare alla donna, sì s'avezzò a' cibi del monaco, che, essendo dal marito lungamente stata tenuta in dieta, ancora che la penitenzia di frate Puccio si consumasse, modo trovò di cibarsi in altra parte con lui e con discrezione lungamente ne prese il suo piacere.

3 Facoltà di scegliere liberamente.

[1] Stat. sen., 1295, cap. 15, pag. 18.21: E chi non venisse el dì de la disciplina, el Priore sia tenuto a farlo tornare a disciplina uno altro die [[...]], sicondo la discrezione del Priore.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 121.16: la virtuti, adelittandusi di cosi alti, suffri que tuti li vigurusi et forti ingenij passinu ad issa, nìn se duna a li homini liberali oy scarssamenti con discreciuni di persuni...

[3] Stat. perug., 1342, I.97.38, vol. 1, pag. 325.16: De la copia veramente degle stromente e de le scriture le quagle se producessero e de l'altre scriture paghese secondo la descretione del giudece de la quistione...

[4] Stat. cort., a. 1345, cap. 1, pag. 128.20: et duve gli ordenamenti non parlassero, faccia secundo buona discretione et sua et del suo conselglio...

[5] Stat. prat., 1347, cap. 32, pag. 26.24: lo quale rectore, con uno de' compagni [[...]] eleggano, de' compagni dell'arte, coloro tanti e tali che alla loro discrepzione paia convenevole et honesto, a portare alla chiesa quello cotale morto...

[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 190.19: preghiamo che vi piaccia le decte bestie liberamente fare ristituire e relaxare e secondo la <vostra> molta vostra discretione e dovere sì salutevolemente provedere che li decti vostri fedeli simili difecti nè errori non attentino per innançi di fare...

3.1 Locuz. prep. A,alla discrezione di: dipendendo dalla libera scelta di.

[1] Stat. assis., 1329, pag. 179.3: daemo licentia, auctorità e albitrio al pri[ore] e sopriore, che seronno al tempo, descretamente de limitare, agiongnere, overo menovare de le pene e penetentie che se contengono en q(ui)ste Statute a coloro che fallano secondo che al giuditio e a la provisione, a la descreptione e al consilglo suo e del visetatore...

[2] Stat. palerm., 1343, cap. 2, pag. 10.9: Et si per avintura fussi alcunu di li nostri frati cussì miserabili ki non si putissi campari, sia suvinutu misiricurdiusamenti di li dinari di la cassecta di li poviri, a discriciuni di li ricturi e di loru cunsigleri.

- Fig. In stato di sottomissione rispetto a.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 228.4: Avea odio insanabile a prelati [[...]]. Non voleva de cetero vivere a descrezione de prieiti.

3.2 Locuz. verb. Essere in discrezione di qno, essere, rimanere, stare alla, nella discrezione di qno: dipendere dalla libera scelta di qno.

[1] Stat. sen., 1295, cap. 4, pag. 5.12: che sia ne la discrezione del Priore di diciare in Capitolo e di non dire la cagione per che fusse cacciato, sì come al Priore parrà.

[2] Stat. sen., 1295, cap. 11, pag. 13.26: E questo capitolo non abbi luogo ne' religiosi, ma rimanga ne la discrezione del Priore e del Consiglio e del Capitolo.

[3] Doc. venez., 1310 (2), pag. 66.7: delo romagnente, la mitade voio che sia dati ali poveri [[...]] e ll'altra mitade sia en descriçion de madona la badessa et de mia sor dona Agnese Mallipero.

[4] Stat. volt., 1336, cap. 13, pag. 17.19: i decti consoli et camarlingo debbano condennare colui di cui sarà il decto peso o misura mancha [[...]]. Salvo che di condennare stia alla discretione del riveditore...

[5] Stat. venez., 1344, cap. 17, pag. 371.24: se algun bon homo o dona vorà intrar in questa nostra scuola, çoè del precioxo verçene miser sen Zane Batista, sia in discrecion del gastoldo e di compagni de recever quelli a bon modo...

[6] Stat. collig., 1345, cap. [16], pag. 18.14: el rectore [[...]] sia tenuto e debbia ogni anno ricoglere et exigere da tucti e ciaschuni maestri et artefici dela decta arte l'infrascripte quantità di den. [[...]], et in quale boctigha fussero oltra due discepoli la loro tassagione rimangha ala discretione del rectore dela decta arte.

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 9, cap. 12, pag. 231.4: La misura delle cannelle del piombo sia in discrezion del maestro, guardando l'utile, e la fortezza dell'opera.

[8] Stat. lucch., XIV pm., pag. 76.45: dei cherici, libri della chiesa, et paramenta et vestime(n)ta, et dei calici et del perpetuo lume et delli altri orname(n)ti, sia et si faccia adla volontà et alla discretione del priore...

[9] Stat. eugub., Aggiunte 1368-a. 1378 (2), pag. 285.31: Che per la colta di discepoli e di lavorenti stia ella descrictione di capitani che per lo tempo saranno.

3.3 Locuz. verb. Lasciare nella discrezione di qno: far dipendere dalla libera scelta di qno.

[1] Stat. catan., c. 1344, cap. 5, pag. 33.20: Ma di li autri plui gravusi culpi, imperçò ki su determinati li disciplini in la Regula, lassamuli in la discriciuni di lu abbati.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 4, pag. 11.35: Disse il mugnaio: - Io lascerò questo nella vostra discrizione.

4 Divisione, separazione. || Cfr. lat. tardo discretio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 32.41, vol. 3, pag. 529: E sappi che dal grado in giù che fiede / a mezzo il tratto le due discrezioni, / per nullo proprio merito si siede, / ma per l'altrui, con certe condizioni...

5 Signif. non accertato.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 644.13: non dico però che alcuna volta potrebbe l'uomo lasciare uno atto virtuoso, rimanendo la virtú nella mente; e non peccherebbe però, spezialmente quando per discrezione d'alcuna cosa, [questo] recettasse o facesse, ovvero per ubbidienzia. E alcuna volta si potrebbe partire dall'atto virtuoso, cioè corporale, per alcuna tristizia o letizia o accidia o tepidezza o sonnolenza o negligenzia, cadendo in peccato ma non mortale, se nol continua, e se la virtú rimane dentro con legittimo amore.

[u.r. 02.01.2013]