ASCARANO s.m.

0.1 ascaran, ascarano.

0.2 Lat. mediev. ascaranus (cfr. Sella, Gloss. lat. it. s.v. ascaranus).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi viola la legge compiendo rapine e altri atti illeciti, bandito. 1.1 Fig. [In ambito amoroso:] farsi ascarano: incrudelire (nei confronti dell'amante).

0.8 Rossella Mosti 21.10.2005.

1 Chi viola la legge compiendo rapine e altri atti illeciti, bandito.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 7, pag. 162.10: magiurmente domqua offende (et) rationevolemente merita grande pena ki offende (et) perturba la università, (et) questo fa l'ascarano e 'l ladrone.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.14, pag. 140: Or non ce bastò 'l leceto a la tua fame dura, / messo t' èi a robbatura, come ascaran rapire.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 163, par. 1, vol. 2, pag. 238.26: Se 'l castello overo villa overo alcuna spetiale persona recepterà overo reterrà alcuno sbandito per malefitio overo manomondolo overo ascarano overo malfatore overo altro el quale piubeco peccato avesse conmesso, overo ad esse desse conseglio, la podestà e 'l capetanio siano tenute a loro togliere, se sirà castello, doiecento libre de denare...

1.1 Fig. [In ambito amoroso:] farsi ascarano: incrudelire (nei confronti dell'amante).

[1] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 12.14, pag. 705: Ond' io, mirando a voi, foi sì contento, / che non m' increbber le villan parole; / ma rischiaraste, com' l' aier el vento / fa, se da nuvoli è coverto el sole; / sì ch' io di tal disio ognor mi pento, / poi ch' ascaran se' fatto e 'l cor m'invole.

[u.r. 05.06.2007]