0.1 chorrotta, corocto, coropte, corota, corotta, corotti, corotto, corrocta, corrocte, corrocto, corropta, corropte, corrota, corroto, corrott', corrotta, corrotte, corrotti, corrotto, corructu, corrupta, corrupti, corruptissimi, corrupto, corruptu, corrutta, corrutte, corupta, coruti, curructa, curructu, currupta, currupti, curruttu.
0.2 V. corrompere.
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.1 [4].
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. volt., 1348-53; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Deviato, viziato rispetto ad un ordine morale, naturale o a ciò che è bene; privo di onestà, rettitudine; incline o dedito al male, al vizio, alla dissolutezza. 1.1 Che manca alla propria fede, al proprio dovere o ufficio perché indotto con denaro, benefici o altro. 2 Danneggiato nell'integrità fisica o materiale; che presenta lesioni. 2.1 Disfatto, decomposto organicamente, colpito da imputridimento o suppurazione (un corpo o una parte di esso). 2.2 Ridotto in cattivo stato, svigorito, esaurito nelle funzioni vitali. 3 Alterato nello stato di salute, colpito da un morbo o un'infezione (in partic. detto del corpo o di una sua parte). 3.1 [Detto dell'aria, dell'acqua:] alterato nella purezza, nella sanità per infezione, ammorbamento; reso malsano, tossico. Estens. Che ha o emana odori pestiferi e nauseabondi (l'aria); insopportabile, nauseabondo all'odorato (un cattivo odore). 3.2 [Detto di un cibo:] dannoso alla salute, che fa male. 3.3 [Detto di un luogo:] invaso da una presenza nociva; infestato. 4 Offeso, violato, nella sacralità, nella purezza. Locuz. agg. Non corrotto: inviolato (lat. incorruptus). 4.1 [In partic.:] violato carnalmente, non vergine. 4.2 Violato, infranto per inosservanza (una fede, una disposizione di legge e simile). Locuz. agg. Non corrotto: inviolato. 5 [Detto di una lingua, di una parola:] alterato o degenerato rispetto allo stato o alla forma originale. 5.1 Avv. In maniera errata, non giusta.
0.8 Milena Piermaria 09.06.2005.
1 Deviato, viziato rispetto ad un ordine morale, naturale o a ciò che è bene; privo di onestà, rettitudine; incline o dedito al male, al vizio, alla dissolutezza.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 684, pag. 124: Mat è ki ten la vita entri peccai corrota.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 8, pag. 101.28: così non die l'uomo dire che le cose sieno dilettevoli, che sono o che paiono essere dilettevoli ai malvagi, che ànno l'appetito corrotto e la volontà male adirizzata...
[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 17, pag. 54.3: Prima che la cittade di Roma si facesse anni LXIV, il sezzaio appo quelli di Soria regnò Sardanapalus, uomo più che femmina corrotto...
[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 263.15: La croce di Cristo dà testimonio et mostra che lo mondo è corropto et rio per modo di scriptura, cioè per legge.
[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 92.26: che chi è intero di corpo, e corrotto di cuore è altresì come sono i sepolcri che sono belli, e bianchi di fuori, e dentro sono pieni d'ossa di morti...
[6] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.26, pag. 176.11: però che gli odii non eran tanti tra i cittadini, che per guerra di loro la città se ne fusse turbata, se i falsi popolani non avessono avuto l' animo corrotto a malfare...
[7] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 282.9: La crudele Medea si vendicoe de la fellonia del marito e de le corrotte ragioni del marito contra i suoi figliuoli...
[8] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 28-39, pag. 494, col. 1.16: Messer Marchese... fo uno cavaler di Furlí lo qual fo molto corotto in lo bevere.
[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 610.26: Ancora cotidianamente cademo con la lingua in ogni generazione de' mali parlari; in gusto, in ogni disordinato modo di mangiare; nel viso, in ogni corrotto modo di male ragguardare...
[10] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 310.6: 139. Tacciolo ec. Quasi dica: egli è oggimai sì chiaro, che per te stesso puoi vedere, come l' avaro ama la pecunia con amore corrotto...
[11] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 18, vol. 1, pag. 135.19: Dio dunque è buono creatore, e fece ogni cosa buona, sicchè eziandio il demonio è buono per natura, ma è corrotto e guasto per la sua malizia e mala volontà.
[12] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.27: Questo moho de viver ha mostró la natura, quel altro à trovó da sì la corrota luxuria...
[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 33.18: e questo ghe deven da passion e vitio de voluntae corrota...
[14] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 8, vol. 3, pag. 312.23: Con cittadini avea di rado consigli, e poco gli prezzava e meno gli oservava, ristrignendosi solo al consiglio di meser Baglione, e del conservadore, e di mesere Cerritieri de' Visdomini, uomini corrotti in ogni vizio a ssua maniera...
[15] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 12.4, pag. 25: Symoni[a]ci col capo di sotto / piantati sono infino a la centura / per buche ardenti, che vuol dir la cura / del loro affecto bistorto et corrocto...
[16] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 148.22: Dice che la confessione sia semplice, cioè a dire sanza piega sia spiegata: non abbia duplicità nè involgimento di parole che nascondano il peccato, nè abbia la persona che si confessa corrotta intenzione che la pieghi dalla dirittura e dalla verità...
[17] Stat. cass., XIV, pag. 17.20: et de capu q(ua)n(do) noy avemo paure de quilla cosa, quale ène dicto de li negligenti: «Innelle voluntate, illo sone corrupti et sone facti abhominabili».
[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 10, pag. 118.16: Sì che da poy che Achilles e Patrodo pervennero a quella ydola, ove era quillo falso spirito corrupto e demoniaco...
- Macchiato dal peccato originale.
[20] Caducità , XIII (ver.), 24, pag. 655: Ma emprimament Deo a la Soa figura / sì te creà e fe' de terra pura, / poi tu peccasi, fragel creatura, / dond è corrota ognunca toa natura.
[21] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 41, pag. 159.20: E in tale maynera Adam fo pasta coropta e inveninata e imperzò tugi quilli che nasceno de luy in coruti e inveninadi e morti spiritualmente se lo batessmo no li fa vivere.
1.1 Che manca alla propria fede, al proprio dovere o ufficio perché indotto con denaro, benefici o altro.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.4, pag. 157.12: Messer Muciatto Franzesi, cavaliere di gran malizia, picciolo della persona, ma di grande animo, conoscea ben la malizia delle parole erano dette al signore: e perchè anche lui era corrotto, li confermava quello che pe' seminatori degli scandoli gli era detto...
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 450, vol. 2, pag. 432.7: Et ancora abia el detto corrompente, el quale denuntiasse o vero accusasse cotale officiale corrotto, XXV libre di denari senesi, de la condannagione fatta del sopradetto officiale corrotto...
[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 347.28: Questo Bonifazio, corrotti alcuni Cardinali per pecunia, alcuni per prieghi, alcuni per promessione e dono, fue chiamato Papa, fatto prima renu[n]ziare dislealmente, con l'aiuto de' detti corrotti Cardinali, il Papato al sopradetto Cilestrino, suo precessore...
- [In partic. detto dell'esercito:] che è venuto meno al dovere, al rigore della disciplina, per rilassatezza o tradimento.
[4] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 210.23: Allora li romani ve mandaro in Numidia Metellus, lo quale trovao tucta l'oste corrotta e pigra, commandao ke non debessero più commactere, ma li amastrao de li costumi de li cavalieri nanti giti.
[5] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 88, pag. 50.15: il decto Scipione fu molto onorato e victorioso, imperciò che, sì tosto com'elli giunse ne l'oste, dirizoe il corropto exercito, più corregendo che puniendo, imperciò ch'elli caccioe del campo tutti li vili mercatanti e tutti li vili servitori e tutti rufiani e insieme con loro ii(M) puttane, ond'elli aquistoe gloriosa victoria.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 450, vol. 2, pag. 432.1: Anco, che se alcuno, alcuno officiale del comune di Siena corromparà, et esso corrompente denuntiare vorrà colui el quale corromparà, esso corrompente neuna pena patisca, ma lo corrotto sia punito et condennato per missere la podestà del comune di Siena...
2 Danneggiato nell'integrità fisica o materiale; che presenta lesioni.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 184, pag. 284: Lo Satanax illora sí fa da illó partia, / E ha ferio san Iob de pesma maratia: / Dal có mintro a li pei no ha 'l membro ke sia / Ke tut no sia corroto e k'implagao no sia.
[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 211, pag. 101.14: Ad stangnari lu sangui di la vina corrupta. [1] «Longino fui, ki Deu ristagnandu, punczi lu Signuri Deu; lu sangui si punirà la terra et rumanirà.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 17, pag. 244.15: L' uve, che volem serbare, coglierem salde, e non maculate d'acerbitade, nè troppo scorse di maturezza: ma quelle ch' hanno l' acino lucido, e chiaro, e 'l tocco calloso, e con diletto; e instraendone tutte l' uve, e acini corrotti, e non coll'altre sostegnendoli.
2.1 Disfatto, decomposto organicamente, colpito da imputridimento o suppurazione (un corpo o una parte di esso).
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 13, pag. 90.13: Scavandu la gente la fossa duvi fo suctirratu lu episcupu cum killu autru mortu, trovaru lu corpu de killu infante tuctu corructu e plenu de vermi...
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 13, pag. 147.21: E poi che scavato ebbero, trovarono lo corpo del fanciullo che fu sepolto con lui, tutto corrotto e pieno di vermi...
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 13, pag. 174.16: E poa che l' avem descavao trovàm lo corpo de lo garçum, chi fu sepelio cum seigo, tuto corroto e pin de vermi...
2.1.1 Che ha subito un processo di macerazione.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 24, pag. 290.23: Ricogli cotali ulive vizze, cadute, e spandile al sole, involte prima in sal trito: e quando per lo sole diventeranno corrotte...
2.1.2 Composto da materia putrida, marcia, fetida.
[1] Caducità , XIII (ver.), 42, pag. 655: Mo s' tu ài senno alcun, ben pòi cognosro / k' el fo loamo marcido e corroto....
2.1.3 Destinato al disfacimento materiale e fisico, alla morte. [Detto della natura terrena contrapposta a quella divina:] mortale, umano.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.39, pag. 186: Gran vergogna è a te, fallace, sostener carne corrutta, / la battaglia cusì dura, guadagnar lo ciel per lutta.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), app, proemio c. 10, pag. 596.10: costoro seguitando li errori d'Euticio, e di Diostoro non accettano il Concilio di Calcedonia, ma affermano l'una delle due nature essere in Cristo, la quale li Teodosiani dicono che fu corrotta...
2.2 Ridotto in cattivo stato, svigorito, esaurito nelle funzioni vitali.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 50, vol. 1, pag. 382.19: Corrozione è quella opera di natura, per cui tutte cose sono menate a difinimento. Chè la morte degli uomini e degli altri animali non avviene, se non perchè li suoi umori che tengono in vita sono corrotti in tal maniera, ch'elli non hanno più niente di potenza.
3 Alterato nello stato di salute, colpito da un morbo o un'infezione (in partic. detto del corpo o di una sua parte).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 207.20: ch' egli uccidessero colui, il quale la pistolenzia corrotto non avea; perchè era usanza di fare sacrificio d' uomeni sani, e non corrotti...
[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 127, pag. 567: Et da poi che mundifiche li humuri currupti, / che generati erano da li estivi fructi...
[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 9, pag. 131.10: sì ke 'l seme infecto (et) corropto dissimile a la natura de la femena per la molta humidità (et) chiudeçça dei pori non puote passare a luogoro ke abbia o possa a lei ofendare...
[4] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 72, pag. 632.5: Contagii sono usare e trafficare cosa sana con corrotta.
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 44.25: Elli insieme colle mani contende e si sforza di divellare e di rompare i nodi dei serpenti, essendo bagnate le bende di sangue corrupto...
[6] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 1, pag. 578.35: Remediu. Contra lu vermi volatili ki munta supra la testa di lu cavallu, e locu si acoglinu humuri corrupti comu soli, li quali humuri, ricolti in la testa, si ndi levanu in kistu modu.
[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 15, pag. 20.22: E dixe uno autore che questa goma ha a remuvere le humidità che ven a li ogy. E metese in li unguenti. E à vertù de rosegare la carne corota che ven in le ulceracion, e così in la obtalmia.
[8] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 219.4: CIIII. La ierda è molle inflat(i)o(n)e ad grandeçça d(e) unu ovu, alcuna fiata minur(e), et nasce cusì da fore como da e(n)t(r)o in le guarecte; et alcuna fiata advene p(er) materia co(r)rupta na(tura)lem(en)te i(n) la v(ulv)a i(n) la q(u)ali se genera l' a(nim)ale...
[9] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 50, pag. 173.8: unde le gerde et le gocte et l'altri vitia nate de corropte sp(er)ma, i(n) lli figlioli nasce(n)ti de illi mecte radice i(n) la vanetate dell' occhi oi delli pili.
3.1 [Detto dell'aria, dell'acqua:] alterato nella purezza, nella sanità per infezione, ammorbamento; reso malsano, tossico. Estens. Che ha o emana odori pestiferi e nauseabondi (l'aria); insopportabile, nauseabondo all'odorato (un cattivo odore).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 337, pag. 112: La puza de quel soffrego sí fortment è corrota, / Se l'om, qual el se sia, n'anasass pur 'na gota, / Mort cazerav de angustia, tamagna avrav l'angoxa...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 47, vol. 1, pag. 127.5: Egli risanò le acque di Gerico, che erano corrotte...
[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 28.4, pag. 14: De [l]i Giacinti v'ha di due colori, / due 'n qualità, vinetici e citrini: / li granati sono rossi e migliori, / in corrott' aire boni a' cittadini...
[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 27, pag. 148.13: Le salvadege bestie sosteneno morte, infirmitade e altre pene che venano da l'ayro coroto on da le altre cosse k'in corote per lo peccado de l'homo.
[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 144.31: [6] O dolce Segnor, invria-me d'amor e tra'-me de mixeria per la toa gracia! Ogne cosa me cria ch'e' te debia amar. [7] Tu mandi pestelencie, aer corroto e morbo su la terra...
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 176.14: A poco stante messer lo conte predecto amalò a Casale tanto gravemente che fu a pericolo dela persona; mandamogli medici secondo che ci scrisse, e quali lo consigliarono, perché l'are di Casale era corocto e per altre cagioni...
[7] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 44.10: Lu Conti intandu non era a Militu, ma era a Girachi, chì, malatu, per l' ayru curruttu si era partutu di Militu...
[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 175.31: L'airo mutato da parte in parte perveo allo sentimento umano e delli aitri animali, como incontra che lla camarda e lle morte corpora iettano vapori corrotti per lo airo e perveo allo odorato delli lopi e delli avoitori...
[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 258.13: e tutti li tiempli de quella citate e tutti fummavano per le flamme che nde insivano altesseme dallo fuoco; e tutto l'ayro nde pare perzò nigro e corrupto...
[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 259, pag. 292.4: sì sotterraremo e corpi e noi riposaremo e riprendaremo forza e sanità, e l'aire ch'è corrotta e invenenata ritornarà sana e pura e soave».
[11] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 258, pag. 291.16: E laghi e' fiumi corrivano tutti meschiati di lor sangue e l'arie era tutta corrotta de la puzza de la carogna de' morti...
[12] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 51.1, pag. 312: Sentì Teseo l' aere corrotto / pe' corpi ch' eran senza sepoltura...
3.2 [Detto di un cibo:] dannoso alla salute, che fa male.
[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 129, pag. 567: cibi mangia laudabili, guardati da currupti / e tale tiempo passalo in giochi et in desdutti; / se chesto fai, vivirrande sanu...
3.3 [Detto di un luogo:] invaso da una presenza nociva; infestato.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 415.27: le gocciole sanguinose caddono del capo del Gorgone, le quali ricevute la terra, fece diventare svariati serpenti; onde quella terra è abondevole e corrotta di serpenti.
4 Offeso, violato, nella sacralità, nella purezza.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 24, pag. 469.5: Cominciasi la vendetta del corrotto nome di Cristo, e durò infino a quello tempo, ch' ebbero luogo i comandamenti di Decio a disfare la Chiesa di Dio.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 24, pag. 343.13: E uccidendo essi, e feggendo, e ardendo, e rubando, e femmine isforzando, e ogne generazione di male per tutte le luogora ove veniano facendo, alla sepoltura d' una donna ch' era stata presa, la quale ella istessa s' avea data la morte per lo dolore della corrotta castitade...
- Locuz. agg. Non corrotto: inviolato.
[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 51.11: Allura, audendu eu zo, lu fridu suduri mi scursi per tuctu lu corpu et affrictusamenti mi livai da lu lectu et auzai li manu et li ochi in chelu, et cum duni non corrupti fichi sacrificiu a li dei.
4.1 [In partic.:] violato carnalmente, non vergine. Locuz. agg. Non corrotto: inviolato.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 384, pag. 189: sì come déi savere, / quando degnò venire / la Maestà sovrana / a prender carne umana / nella Virgo Maria, / che contra l' arte mia / fu 'l Suo ingeneramento / e lo Suo nascimento, / ché davanti e da puoi, / sì come savén noi, / fue netta e casta tutta, / vergine non corrotta.
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 45, pag. 80.14: distenderemo la tua fama, e avanzeremo il tuo nome e farello glorioso nel mondo piú che non fu anche neuno che nascesse di femina corrotta.
[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 163.14: Amare, dunque, a le maritate è licita cosa, e alle vergine par che sia cosa d'averne paura e da disinore, perciò che quando la femmina si marita, se 'l marito, credendo che sia vergine, la truova corotta...
- Fig. Venuto meno alla propria onestà, purezza.
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 53.9: Li donni ki erannu contenti di unu matrimoniu skittu erannu hunurati di curuna di hunistati. Ca li matruni pensavanu que skittu quillu animu era non curruttu per pura fidi lu quali poy di lu lectu uvi aviannu lassata la virginitati [per espusarsi] non sappia issiri a lu publicu.
4.2 Violato, infranto per inosservanza (una fede, una disposizione di legge e simile). Locuz. agg. Non corrotto: inviolato.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 1: [37] sì come disse Senaca: neuno hodio è più mortale che ve(r)go(n)gnarmi del beneficio corrocto. || Cfr. Albertano, De amore, I: «Ut Seneca dixit, "Nullum est odium perniciosius quam beneficii violati pudere"».
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 48.12: Nelli anni di Cristo MCCCXLVIII, essendo li Ubaldini in pace, ma in corotta fede col nostro Comune...
[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 141, par. 22, vol. 2, pag. 517.2: E le confine e le difinitione e apilastratione fatte e le quale farse e essere deggono per lo comuno de Peroscia atorno atorno el ditto terreno e cose del comun de Peroscia, se sonno e permangono non corrotte e en quillo stato e condittione en lo quale poste e ordenate e fatte fuoro...
5 [Detto di una lingua, di una parola:] alterato o degenerato rispetto allo stato o alla forma originale.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 114, pag. 378.9: Alcun'altri fanno il contradio, conciossiacosaché neuna parola vogliono udire, se non l'usate, onde guastano, e vituperano il modo del parlare. E l'uno, e l'altro è corrotto in diversi modi.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 12, vol. 1, pag. 77.21: sì fu rimosso il primo nome e chiamata Luce, e oggi per lo corrotto volgare si chiama Lucca.
[3] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 8.10, pag. 815: A dire amico la gente molt'erra, / ma è un nostro volgare piú corrotto, / che chi dicesse de la pace guerra.
[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 795, pag. 322.15: Lo quale nome dirivò infino al tempo del Duca, e tanto viene a dire ciompo quanto compare; ma è corrotto il vocabolo, che in francesco dice: «compar» com'è usanza de' Franceschi; questi lo corruppero con dire: «Ciompa».
5.1 Avv. In maniera errata, non giusta.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 23, 61-75, pag. 558.26: e perchè àe parlato corrotto, corregge lo suo ditto et usa lo colore che si chiama correctio...
[u.r. 18.12.2017]