DISERTO agg./s.m.

0.1 deserta, diserta, diserto.

0.2 DEI s.v. diserto 3 (lat. disertus).

0.3 Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bibbia (06), XIV-XV (tosc.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Capace di parlare con proprietà e accuratezza. 1.1 Sost.

0.8 Francesco Sestito 04.10.2005.

1 Capace di parlare con proprietà e accuratezza.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Prol. Is, vol. 6, pag. 379.17: noi doviamo sapere d'Isaia questo, che nel suo sermone e nel suo dire è diserto ed eloquente...

- [Della lingua].

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 28, pag. 420.15: Questo Pietro fu da Bologna, omo de corte, nel tempo de D.; e fu con una lingua multo diserta.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 239.6: Lengua deserta faceva stordire quelli Todeschi, quelli Boemi e Schiavoni.

1.1 Sost.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 517.32: Ma lo diserto non dechiame in meço lo so sermon, né an lo poeta non sano leça li suo' scritti.