BOGANZA s.f.

0.1 boganze.

0.2 Etimo incerto: forse dal fr. ant. bobance (cfr. Godefroy s.v. bobance), con -g- estirpatrice dello iato creato dal dileguo di -b- (o, meno probabilmente, per contaminazione con (ar)roganza, it. mediano ruganza). || Cfr. 0.6 N.

0.3 Anonimo Rom., Cronica, XIV: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Interpretazioni discordi: allegando ess. dialettali di boganze 'geloni', Ugolini intende dubitativamente «estensione metaf. dal 'gonfiore' malsano prodotto dal gelone alle mani e ai calcagni, a una 'gonfiezza' d'animo, in altre parole a 'boria'» (Ugolini, Intorno alla Cron., pp. 100-1); Castellani ipotizza un errore per aroganze, ingenerato da scambio tra ar-, con a- di foggia "onciale" o "semimaiuscola" ed -r- in un solo tratto, e b- (Castellani, Note, pp. 69-70, ribadito in Castellani, Ancora, pp. 205-6); Zamboni ipotizza un errore per ruganze «voce essenzialmente identica al supposto ar(r)oganze», deverbale del mediano rugare 'brontolare minacciando', e att. in Belli come 'arroganza, braveria' (Zamboni, Osservazioni, pp. 139-40).

0.7 1 Ostentazione arrogante di ricchezza e potere.

0.8 Roberta Cella 05.10.2005.

1 Ostentazione arrogante di ricchezza e potere.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 207.29: Era in quello tiempo in Roma uno conte cacciato dallo regno: aveva nome missore Ianni Pepino, paladino de Aitamura, conte de Minorvino. Questo paladino demorava in Roma, perché soie grannie e boganze non potevano patere li regali de Napoli. || Porta intende 'ostentazione', Ugolini, Intorno alla Cron., pp. 100-1, 'gonfiezza d'animo, boria'.