0.1 desordene, desordin, disordine, disordini.
0.2 Da ordine.
0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 2.
0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Mancanza di un principio di ordinamento. 1.1 Assembramento confuso di persone. 2 Sovvertimento dell'ordine gerarchico. 2.1 Situazione (civile) priva di ordine, tendente al peggio. 3 Atto contrario all'ordine morale.
0.8 Fabio Romanini 27.09.2005.
1 Mancanza di un principio di ordinamento.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 38.22: Pensi tu, questo mondo esser menato da disordinati e fortuiti casi, ovvero alcun reggimento a lui esser di ragione?». - E io: «Per certo, in nullo modo stimerei, che così certe cose da fortuito disordine si movessono...
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 88-108, pag. 168.27: Parla qui l'autore non propriamente: imperò che lo smodamento propiamente non si può chiamare modo; ma dice, come si dice ordine lo disordine delle cose straordinarie. Ancora offende me Francesca; prima m'offese nel mondo...
1.1 Assembramento confuso di persone.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 58.20: [3] Anchor lo nostro segnor De' gh'avrì lo mar Rosso e fè-ghe doese strae larghe e gran vie, e çaschuna tribò have camin per sì perch'i no prigholassan per la gran pressa e no ghe fosse desordin né confusion né soçça calchera...
2 Sovvertimento dell'ordine gerarchico.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 58-72, pag. 726, col. 2.6: dixe Beatrixe cum l'A. se de' acorger, per quello ch'è dicto, cum disubidença genera tal desordene, cum quella inconvenienzia che se segue a la cuna, çoè a la Chesia.
[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 106-126, pag. 287, col. 1.8: Ma l'orbita. Qui tocca fra' Bonaventura alcuna cosa del desordene ch'è in li fra' minuri...
2.1 Situazione (civile) priva di ordine, tendente al peggio.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, proemio, pag. 216.1: il popolo bene disposto non ha tanto grande animo, che sappia volere cose, che sieno disordine di loro cittade, però che non conosce più.
3 Atto contrario all'ordine morale.
[1] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 3.55, pag. 44: Chi vi cerca scommettere / cacciatel via, come ghiotton, di subito: / pensate d' ogni dubito / del vostro stato e a ciascun disordine / e mai, in seguir l' ordine, / non vi stringa diletto d' altra pegola...
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 30.7: illu nacxi cum la carni di Adam, corrupta di mortalitati et di cuncupissencia et di disordini, di rebelliuni et di disobediencia...