CONFUSIONE s.f.

0.1 confuçione, confugioni, confuscione, confusiò, confusion, confusïon, confusione, confusïone, confusioni, confusium, confusiuni, confussïon, confussione, confussioni, confuxion, confuxione, confuzïon, confuzione, confuzïone, cunfusione.

0.2 Lat. confusio, confusionem (DELI 2 s.v. confuso).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. fior., 1335; Lett. volt., 1348-53; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. padov., 1379 (3).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a confusione di 2.2.1, 3.1, 4, 4.2; avere confusione 4.1; dare confusione 1.3, 3; eterna confusione 2.2.4; eternale confusione 2.2.4; fare confusione 2.2.2, 3.1; in confusione 1; in confusione di 3.1; in confusioni 1; mettere a confusione 1.1, 2.2.3; per confusione di 3.1, 4; ricevere confusione 1.

0.7 1 Mancanza di ordine e di omogeneità fra i vari componenti di un insieme o mescolanza senza ordine. 1.1 Mancanza di ordine e di chiarezza nella comunicazione. 1.2 Stato primordiale della realtà privo di ordine razionale; caos. 1.3 Mancanza di ordine morale. 2 Condizione gravissima e per lo più irreparabile; rovina. 2.1 Chi mette altre persone in una condizione gravissima. 2.2 Locuz. e fras. 3 Condizione temporanea di non perfetta lucidità ed efficienza (di una persona, di una facoltà umana); turbamento. 3.1 Sentimento di inadeguatezza morale della propria condizione o del proprio comportamento; vergogna. 4 Atto di dimostrare infondata (una teoria) con valide argomentazioni; confutazione. 4.1 Atto di sopraffare (qno) con valide argomentazioni. 4.2 Locuz. prep. A confusione di: negando la validità di (come conseguenza di un'altra affermazione). 5 [Errore di trascrizione].

0.8 Francesco Sestito 18.10.2005.

1 Mancanza di ordine e di omogeneità fra i vari componenti di un insieme o mescolanza senza ordine.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: tanto è la co(n)fusione dele legge, (et) deli decreti, (et) deli decretali, che a giudicare giustame(n)te la memoria del'omo no(n) vasta...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 14, pag. 208.21: Ed in ogne cosa dov'à moltitudine si à confusione, se non v'à alcuno maggiore da cui la moltitudine sia ordinata.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 68.3: quel Nembrot edificò la torre di Babel in Babilonia, ove addivenne la diversità del parlare e confusione del parlare, o vogli dei linguaggi.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 579, vol. 1, pag. 358.21: con ciò sia cosa che lo comune di Siena di molte et soperchie et inutili expese sia gravato grandemente, spetialmente in quanta soperchia di giudici et di notari et di tutti altri officiali d'esso comune [[...]]; de la quale moltitudine, confusione ne nasce et la chiareza de la verità s'offusca...

[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 288.12: l'aria fu posta sopra la terra e lla terra è cinta di mare, e la vana confusione si partie in sue parti.

[6] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 63, pag. 91.13: Se plusor de fa mester, tuta quella pluralitade se de' redur ad un prencipal ke ordene tuti i altri, kè là o' è moltitudene zenza ordene fa mester ke sia confusion.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 191.20: E quantu in issu fu, issu mitigau la amaricanza di la confusiuni publica prunusticandu tranquillitati et sedaciuni di la discordia...

[8] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 47, par. 1, vol. 1, pag. 163.24: A schifare e remuovere la enplicita e inecta forma e numero de molte e de diverse conselgle ei quagle erano usate de eleggerse êlla citade de Peroscia, dei quagle una per alcuno modo confusione nascea...

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 199.20: Granne romore fao lo ferire delle accette. Granne ène la confusione dello strillare.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 14, pag. 177.5: queli che fraudamenti demandavam le vestimente d'atri cum grande lor confusium recevém pur le lor proprie.

[11] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 129.21: Neroth da poi che fo fatta la confusione de le lengue se partio da quel pagiese et andosene nelle parti de Persia...

- Locuz. avv. In confusione, in confusioni: in una situazione in cui prevale la mancanza di ordine.

[12] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 616, pag. 348: Tamanta la letitia ne lu castellu è facta, / e tamanti fanuni, / che lu malvasiu exercitu de lo fugirse tracta, / tucti so' in confugioni.

[13] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 27, pag. 151.14: fu annunziato al Tribuno, ch'era sopra la masnada, e dettogli: soccorri, soccorri però che tutta la cittade è in romore e in confusione.

[14] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 22, vol. 2, pag. 478.24: E in questo stante novità occorsono nella nostra città che tutta la terra puosono in confusione, come nel seguente capitolo diremo.

- Locuz. verb. Ricevere confusione: venire a trovarsi in una situazione in cui prevale la mancanza di ordine.

[15] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Zc 10, vol. 8, pag. 351.9: E passerà nella tempesta del mare, e l'onda percoterà nel mare, e tutte le cose profonde del fiume riceveranno confusione...

1.1 Mancanza di ordine e di chiarezza nella comunicazione.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 17.13: acciò che quello che ciascuna dicesse senza confusione si possa comprendere appresso, per nomi alle qualità di ciascuna convenienti o in tutto o in parte intendo di nominarle...

- Locuz. verb. Mettere a confusione: mettere in condizione di non comprendere facilmente.

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 766, pag. 282: sì ke savïamente e con grande raxon / la mise lo maistro a gran confusïon; / confuso lo maistro no gi responde negota / stete cum'hom muto ki à clusa la bocha.

1.2 Stato primordiale della realtà privo di ordine razionale; caos.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 4.1: Prima che fosse il mare, e la terra, e 'l cielo, lo quale cuopre tutte le cose, era uno volto di natura in tutta la ritondità, lo quale era detto confusione...

1.3 Mancanza di ordine morale.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 47, pag. 538.2: isceverati i tempi de' cristiani, per la grazia di Cristo presente, da quella confusione, ne' quali non si credette.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 7.34, pag. 23: deventa bestiale e perde onne rascione: / tanta confusione non se porrìa scoprire.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 72, pag. 177.3: E per questo modo caggiono nella confusione degli Eppicurj, la quale è vota, vana, rea, e sanza alcun termine.

- Locuz. verb. Dare confusione: creare mancanza di ordine morale.

[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 121, pag. 252.1: Cosí questi miserabili [[...]] dánno confusione, e ministrano pene nelle menti delle creature che disordinatamente gli veggono vivere...

2 Condizione gravissima e per lo più irreparabile; rovina.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 23 (84), pag. 246.22: Quaresima topina, ch'èi plena d(e) pla(n)to e d'o(n)ne mis(eri)e, ma tego scia (con)fusione, angustia e dolore, ka tu è' i(n)imica del mu(n)do...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 66, pag. 197: Staran illora i miseri in grand confusïon; / Nïent poran vedher de consolatïon...

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 509.18: Perciò sì die ciascuno vegghiare e digiunare e dimagrare tanto ch'elli possa per ben fare essare salvo, per schifare la confusione d'inferno...

[4] Doc. ancon., 1345, pag. 236.18: Etiamdio perchè se attendesseno a le queremonie ciascheuno di voy ac de nuy la lamentaza de le cose tolte ac pagate in la ciptà de Venegia ac de Chiogia contra el debito ordine de la ragione fosse confusione ac scandulo de guerra.

[5] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 90, pag. 723.10: Èmi stato piacere particularmente narrare questa particella di storia per dimostrare quello che può e ffa la fortuna nelle maladette confusioni delle guerre.

2.1 Chi mette altre persone in una condizione gravissima.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 35, cap. 1, par. 5, pag. 491.25: Che cosa è femmina? Confusione d'uomo [[...]], animale pessimo, serpente che non si sazia, schiava dell'uomo.

2.2 Locuz. e fras.

2.2.1 Locuz. prep. A confusione di: con l'intento di mettere in una condizione gravissima.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 48.13, pag. 836: Le belle penne da dosso i so' tolte / con ke volava a sua confusïone / se nella fine en male facto è preiso.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 23, pag. 118.23: E se ttu dicessi: 'Perché gli dà Idio loro?' Egli non le dà loro, ma permette che l'abbiano, sì come egli permette gli altri peccati a lloro pena, a lloro confusione.

[3] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 54.19, pag. 86: D'ira constretti gli huomini feroci / verso la anita pace / son con superbia ne l'arme redocti; / a confusion de' ben sun sí veloci / e pigri a le veracce / cose e del tuo iudicio non sun docti...

[4] Stat. fior., 1335, Prologo, pag. 4.19: a mantenimento et acrescimento de la detta Parte de' Guelfi et devoti di santa Chiesa, et de' loro amici; et a confusione di tutti i nemici.

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 30, pag. 112.25: Eu non tachirò unu autru miraculu lu quale mustrau Deu in Ruma, duj anni avanti de kista scriptura; e zo mustrau Deu ad cunfusione e dapnacione de killi de la heresia arriana...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 68.26: A lo quale Hercules gìo a parlare e pregaolo semelemente de questa cosa, che insembla co li altri ri e signuri de Grecia sia priesto de venire co lo suo exercito de mare a confusione de lo riamme de Troya.

2.2.2 Locuz. verb. Fare confusione: creare una situazione gravissima.

[1] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Gdt 14, vol. 4, pag. 603.3: una femina Ebrea ha fatto confusione nella casa di Nabucodonosor re; ecco che Oloferne giace sopra la terra senza capo.

2.2.3 Locuz. verb. Mettere a confusione: mettere in una situazione gravissima.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 31, pag. 160.30: Anteo, dimorando in quella valle come detto è, mettea a confusione tutto el paese...

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 25, vol. 5, pag. 735.2: ti guarda che tu non creda essere sì savio, che il tuo senno ti metta a confusione.

2.2.4 Fras. Eterna, eternale confusione: la dannazione.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 4, pag. 34.5: Conciossiacosa adunque, che gli uomini vani sommamente temano vergogna, e desiderino onore, faranno senno, se si provveggano avanti, che loro sopravvenga l'eterna confusione.

[2] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 1.14, pag. 19: Nove fa i cerchi magior principali, / Caron, Minos[se], Cerboro, et Plutone, / Centhauri, l'arpie e fiamme pioviali, / l'octavo el frodolente Girione, / Lucifer nono pien di tucti mali / de' tradictori eterna confusione.

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 1, pag. 38.10: La prima confusione voglio avere io, acciò che per quella sia liberato dall'eternale confusione.

3 Condizione temporanea di non perfetta lucidità ed efficienza (di una persona, di una facoltà umana); turbamento.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 438.14: gli occhi a tanta novitade riceveano confusione, e l'animo smarrimento...

[2] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 89, pag. 117: Se dietro torne, e pense del veleno / di Persia, di Siria, e de la Tana / et de gli altre, ch'al viver non han freno, / melgli'è tacer, che dir ch'en mente sana / gienera el pensier confusione / sì è infinita quilla giente vana.

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 11, pag. 47.16: Essi ebono cupidizia l'uno verso l'altro, e si cominciò a nasciere tra loro una grande confusione, e ebono vergogna degli loro menbri.

- Locuz. verb. Dare confusione: creare temporaneamente una condizione di non perfetta lucidità ed efficienza.

[4] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 8.56, pag. 59: più mi confuzïone / d'ogni greve languire / la reprension che pote in lei montare, / considerando, l'altèra valensa, / di natura disciesa, / e lo suo gentil core inganno tegna...

3.1 Sentimento di inadeguatezza morale della propria condizione o del proprio comportamento; vergogna.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 20, pag. 259.1: Non ti rallegrare de le 'ngiurie del padre tuo, perciò che non t'è honore anzi t'è gran confusione...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 14, pag. 118.5: Quando dice: «Et fecerunt sibi periçomata», si mostra la pena della confusione, come ebbeno vergogna di lor medesmi.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.178, pag. 325: L'aotra è la gran confusion / de tae e tante ofenssion / quante l'omo avea faito; / a chi lo tempo era daito / per far ben, mar sì l'à speiso, / en li mar chi l'àm compreiso.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.13, vol. 2, pag. 532: Confusione e paura insieme miste / mi pinsero un tal «sì» fuor de la bocca, / al quale intender fuor mestier le viste.

[5] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 25.12: si zo si pò pruvari per dui testimonii a lu minu di la nostra casa, oy altri fidedigni pirsuni da fora, incontinenti, senza misericordia, cum grandi confusioni sia cachatu di la nostra congregacioni.

[6] Vita frate Ginepro, sec. XIV ex. (tosc.), cap. 11, pag. 71.3: Risponde frate Ginepro, come persona che si dilettava della propria confusione: «Padre mio, io te la voglio insegnare: che sì come io sono venuto insino a qui ignudo, per penitenza io ritorni insino a là donde io sono venuto a questa cotale festa».

- Locuz. prep. A, in, per confusione di: con l'intento di creare un sentimento di inadeguatezza morale della propria condizione o del proprio comportamento.

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 210.34: In quel tempo Buldegari, li quali abitava oltra li paludi de Meotida, doe che è la gran Bolgaria, le fine deli Romani guastava; li quali, imperzò che Constantin imperador no li poté soperchiare, in confusion deli Romani feze pasi con quelli, pagando a quelli trabuto ogni anno.

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 177.11: Questa [ris]posta de l'Autore fa ottimamente alla proposta di Messer Farinata; e sogiunge l'Autore in confusione de' Ghibellini di Firenze queste parole: ma i vostri non appreson bene quell'arte...

[9] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 22, pag. 97.25: Cristo per più sua confusione fu crocifisso, e posto in mezzo di due ladroni per parere che egli fusse principale.

[10] Stat. catan., c. 1344, cap. 9, pag. 41.16: Ma si [[...]] lu priolu virrà mancu supra la penitencia cumandata ià supradicta, damuli consiglu ki si suspenda di audiri li confessioni generali di li frati a sua confusiuni, cussì comu inobedienti essiri cadutu in peccatu...

[11] Lett. volt., 1348-53, pag. 173.31: intendiamo mandare costà domane a risponderti a lingua più pienamente ala tua lectera e per più tua chiarecça, e in presentia del decto Naddo per maggiore sua confusione, se si potrà avere: però che forte ci è gravoso nel'animo che per ricoprire e suoi difecti ci voglia dare carico contra verità.

- Locuz. prep. A, in, per confusione di: con l'intento di creare un generale sentimento di disprezzo per.

[12] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 85, pag. 172.7: Questa favola induce Dante per esempio ed in confusione delli atti bestiali, che l'uomo e la donna usano nell'operazione della carne...

[13] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 88.26: E il simigliante si sforzava di fare dell'ossa dell'auttore a etterna infamia e confusione della sua memoria, se a ciò non si fosse opposto uno valoroso e nobile cavaliere fiorentino...

[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 34.11: Et kista soru era unica, chì non di havia altra, et ananti la volczi plangiri morta, comu michidaru, chi plangirila viva in manu di altri genti chi di la sua genti, in confusioni di lu soy sangui.

[15] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 128, pag. 276.3: chi tiene la mia potenzia che non gli fa essere immobili e statue ferme innanzi a tutto el popolo per loro confusione? La misericordia mia.

[16] Doc. padov., 1379 (3), pag. 62.18: letere patente del dito mes(e)r l'Imperadore, le qual se leçerà qui d(e) p(rese)nte a maço(r) (con)fusion del dito Nicolò d(e) Pollafrisana.

- Locuz. verb. Fare confusione: creare un sentimento di inadeguatezza morale della propria condizione o del proprio comportamento.

[17] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 17, vol. 5, pag. 681.12: Molto si cruccia il nostro Signore del peccatore che sua vita non vuole emendare, e tutta Santa Chiesa deve fare duolo, tutto simigliantemente come il mal figliuolo fa al suo padre confusione, e fa dolore alla sua madre.

4 Atto di dimostrare infondata (una teoria) con valide argomentazioni; confutazione.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 130-144, pag. 131, col. 2.9: Socrate e Platone [[...]] confiegieno similemente libri, de li quali ne fe' multi bruxiare Aristotele, chi dixe per invidia, chi dixe per schifare confuxione.

- Locuz. prep. A, per confusione di: con l'intento di smentire (gli assertori di una teoria) con valide argomentazioni.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 30, pag. 455.8: Tommaso d'Aquino [[...]] a un suo libro, che fece a confusione di tutti quelli che disviano da nostra Fede, puose nome 'Contra li Gentili'.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 10.36: Altri pensan altro: imperçò è bexogno menar e meter in mezo le falce opinion a lor confusion, e mostrar chieramente chomo sta la virtue...

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 60, pag. 141.4: Delle cui male opere vederemo qui alquante non per pigliare esempio ma per confusione di quelli, che l'adoravano per summo iddio.

4.1 Atto di sopraffare (qno) con valide argomentazioni.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 7, pag. 36.21: quelli che risponde innanzi ch'egli oda, si mostra essere stolto e d'essere degnio di confusione.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 6: chi in p(r)ima risponde ch'elli oda mossa essere stolto (et) dengno è di co(n)fusione.

- Locuz. verb. Avere confusione: essere sopraffatti con valide argomentazioni.

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 104, pag. 280.18: Rispuose Gesù e disse: Ipocrita, or non iscioglie ciascuno di voi il sabato il bue e l'asino dalla mangiatoia [[...]]? E dicendo lui queste cose, tutti i suoi aversarii aveano confusione.

4.2 Locuz. prep. A confusione di: negando la validità di (come conseguenza di un'altra affermazione).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 216.6: Crediamo tre Persone non a pregiudizio della unità, e confessiamo uno Dio non a confusione della Trinità.

5 [Errore di trascrizione]. || Prob. per confezione.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 129, pag. 256.29: Et agi unu pa(n)no d(e) lino fo(r)te et mestech(e)cese <lu pa(n)no> na confectio(n)e et tucto se cce infunda. Et d(e) cutale panno, sufficie(n)tem(en)te i(n)fussu in q(ue)sta (con)fussio(n)e, faççacese unu cappello voi unu calçaricto...

[u.r. 16.09.2022]