CONVERTITA s.f.

0.1 convertita, convertite.

0.2 V. convertire.

0.3 Doc. fior., 1281-87: 2.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1281-87.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Relig.] Colei che, abbandonata la vita precedente, si rivolge a una vita pia. 2 [Relig.] Donna che ha abbandonato il mondo per vivere in un monastero (da cui il nome di un'istituzione religiosa).

0.8 Zeno Verlato 06.09.2005.

1 [Relig.] Colei che, abbandonata la vita precedente, si rivolge a una vita pia.

[1] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), II.76, pag. 379: Volgiti, adunque, convertita a Dio / e guarda quanto è folle il tuo pensiero.

2 [Relig.] Donna che ha abbandonato il mondo per vivere in un monastero (da cui il nome di un'istituzione religiosa).

[1] Doc. fior., 1281-87, pag. 13.6: noi dove(n) dare a suora Cristiana dele Co(n)vertite de' frutti dele terre dei poveri ogn'a(n)no in tenpo di sua vita soldi trentacinque.

[2] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 238.6: in portatura e rechatura del legio de le Convertite, dì xx, s. ij.

[u.r. 28.05.2009]