COSTUMARE v.

0.1 chostuma, chostumano, chostumato, chustuma, constumato, constumatu, costuma, costumà , costumando, costumano, costumare, costumargli, costumarono, costumasi, costumasse, costumata, costumati, costumato, costumava, costumavano, costume, costumi, costumoe, custuma, custumado, custumato, custumatu, custumau, custumava.

0.2 Da costume 1.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Poes. an. umbr., XIV pi.di.; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Assumere o avere un comportamento abituale (anche impers.). 1.1 Assuefare qno o qsa a tenere un det. comportamento. 1.2 Far parte dell'uso comune, di un'usanza tradizionale (anche impers.). 1.3 Frequentare abitualmente, avere contatti regolari con (una o più persone, un luogo). 1.4 Istituire un'usanza, stabilire una norma consuetudinaria. 2 Istruire nei buoni costumi, educare, allevare. 3 Indossare, portare su di sé. 4 Sost. Comportamento abituale; buona educazione.

0.8 Vinicio Pacca 11.10.2004.

1 Assumere o avere un comportamento abituale (anche impers.).

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 7.5, pag. 105: che tanto lungiamente ò custumato, / palese ed in celato, / pur di merzé cherere, / ch'i' non ssaccio altro dire...

[2] Lett. sen., 1260, pag. 269.19: P(er)ciò sì i paga a Grigorio Rigoli, a sua volontà, p(er) la detta fiera; (e) quando i pagi, sì ne fa fare la sc[r]ipta ne· libro di Signiori de' merchatanti, chome si chustuma di fare.

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), Prologo, pag. 2.20: l'aguglia, che sopra gli altri uccelli ad alto vola, e contra i raggi del sole spesse volte ferma il suo vedere, non costuma sempre nel Cielo istare, ma per li suoi bisogni a terra discende...

[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 267.18: dal principio suo fue costumato a pascier sé de veneno con altra vidanda mesto, e tanto venne da picciula cosa a grande, che s'aconciò ad esso...

[5] Insegnamenti a Guglielmo, XIII (ver.), 67, pag. 518: S'el t'è dato a mag[i]ar con al[tra] [çento], / ke sia maor de ti o menor de t[empo], / tosto te costuma de tag[i]ar.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 40, pag. 114.4: ve prego sì como posso ke la prima fiate vo' mi perdonati, per quello k'e·l non constumato ne pote esser ke (in lo novo discipulo) non sia defetto.

[7] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 274, pag. 28: Per vero, bene sacciatelo, per mi no fo mandatu: / ogi stecti in Flandala con grande populo asse[m]blato, / lu meo sermone diceva como era constumatu: / no saccio per que modu, ecco, me sia retornatu.

[8] Poes. an. umbr., XIV pi.di., 1.28, pag. 257: Dunqua follia me pare / ka pr'aquistare avere / lassa ço che à in tenere: / perdença dar custuma.

[9] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 15, pag. 101: Se pòi star in paxe e no far vera, / ché la taia fende plu cha sera: / chi la chostuma tropo par che chera / lo so dano.

[10] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 13, pag. 53.26: Chistu homu custumava de andarj una fiata l'annu a vidirj soy fratrj et visitarj sanctu Benedictu, et pir reverencia sì nche andava sempri diiunu.

[11] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 279v, pag. 50.2: Soleo es... assuescere, costumare, vel uti.

[12] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la humilitae, vol. 1, pag. 160.25: Humero soffere alegrame(n)ti p(er) Deo, ancor ell'è costumà de povero homo, che se ello no à niente, niente no pò guagnà...

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 207.25: Modo con quale fronte, commo costumano li altri ammaturi, eo la poterrayo losengare a la mia volontate?

1.1 Assuefare qno o qsa a tenere un det. comportamento.

[1] ? Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 324, pag. 28: Questo mondo si consuma, / che natura lo costuma; / santa Chiara spesso raguma / la vidanda ch'à cibata.

[2] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 41.3, pag. 499: Poi che 'l terzo giorno si consuma, / cibo adomanda l'appetito, / sì come natura lo costuma, / come il corpo prima, sta nodrito...

[3] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 538.37: Costoro tenea in quel tempo Priamo presso di sè e continovo gli faceva stare in esercizio d'arme e di fatica per costumargli in fatti di guerra...

[4] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 39.106, pag. 98: Ella conturba la benigna faccia / Del nostro Redentore, e ogni legge / Corrompe e snerva, dilanïa e straccia. / Questa costuma l'uom, governa e regge / Con modi femminili, e fagli andare / La notte attorno, come coccovegge.

1.2 Far parte dell'uso comune, di un'usanza tradizionale (anche impers.).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 147.15: di ciò riprenderebbe il libro e biasmerebbe Tullio e lo sponitore medesimo di ciò che non dessero insegnamento sopra ciò, maximamente a dittare lettere, le quali si costumano e bisognano più sovente et a più genti, che non fanno l'aringhiere e parlare intra genti.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 152.6: segundu era custumatu in quilla sullennitati, unu nuttaru publicu l'andava ananti...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 16, pag. 265.24: dovendosi ne' presenti giorni celebrare una grandissima solennità ad onore di Marte, iddio delle battaglie, e nella detta solennità si costumasse un giuoco nel quale la forza e lo 'ngegno de' giovani cavalieri del paese tutta si conoscea...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 69, vol. 1, pag. 522.13: a grido di popolo il feciono loro re, salvo che non fu coronato per l'arcivescovo di Monreale, come si costumava per gli altri re...

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 40.293, pag. 281: «Costumato è che un prigion ve lassi, / ch(e) abia quanto mal se voglia facto.

1.3 Frequentare abitualmente, avere contatti regolari con (una o più persone, un luogo).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 5, pag. 120.12: Perciò che costumano ne le corti dei gentili uomini, usano molte genti, le quali si studiano d'avere buoni costumi.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 3, vol. 3, pag. 19.4: Natural cosa è all'uomo, ch'egli sia cittadino, e che ei costumi con gli uomini, e con gli artefici; poichè non è naturale all'uomo abitare ne' diserti, ne' quali non sono genti, perchè l'uomo naturalmente ama compagnia.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 14, par. 3, pag. 145.2: i' ò più tenpo costumato e riparato apresso della soave sua e beningnissima Esciellentia...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 142.14: Ora avvenne che, [[...]] costumando egli alla corte delle donne predette e con loro spesso parlando delle bisogne del regno, che la donna del figliuolo del re gli pose gli occhi addosso...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 29, pag. 435.23: E costui spesse fiata costumava con un giovene chiamato Albore, el qual era cresciuto in casa del vescovo de Sena como suo figlio.

1.4 Istituire un'usanza, stabilire una norma consuetudinaria.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 13, vol. 4, pag. 330.9: Il primo dì di festa che viene, egli si faccia assembrare tutte le genti della cittade, nel luogo che ha costumato, e dinanzi loro dee egli parlare sì alto, che tutti lo intendano...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 210, pag. 187.17: nuy non volemo miga che lo chustumo, lo qual ha custumado li nostri ancessori et che dapuò hè stado custumado, romagna mo' ala nostra vita». Alora Brunor respondé: «Per mi non fo custumado né per mi romagnarà...

2 Istruire nei buoni costumi, educare, allevare.

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 9.16: ebevi una tavola, dove furono dodici fanciulli cherici, che 'l maggiore à dodici anni, che sono tutti nipoti del papa o streti di parentado, e continuo da una pezza in qua vanno e stanno co lui dove che sia, ed àno maestri, cavalieri, scudieri, che gli amaestrano e costumano e servongli.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 309.4, pag. 126: Amor, che mia vertute signoreggia, / m'ha fatto vaneggiare in questo dire; / che co' sudditi suoi sì bamboleggia / che sono a costumare ed a nnodrire...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 118.15: i filosafi antichamente aprendeano e amaestravano i loro filiuoli, e i loro singniori amonivano che lli faciessero nodrire e ben costumare a savie nodrici, aciò che, per difetto e povertà di loro senno, le nodrici no faciesono ai fanciulli la loro nobile natura chanbiare.

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 433.21: Uno uomo nasce in India, e quivi cresce e costumasi in ogni virtù che uomo può acquistare per sua natura; ma non udirà alcuna cosa di Cristo, nè di fede cristiana, nè saprà ch'elli sia mai esuto al mondo...

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Antiprologo, pag. 3.13: chi vuole altrui edificare è bisogno che sia egli in prima edificato e chi vuole altrui costumare è bisogno che egli in prima sia costumato.

[6] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 34.5, pag. 81: Così l'huom, qual temperanza costuma, / se tardo et grave suo voler acende, / sta forte al fato; et chi lezir se rende / ne l'opra, langue et si stesso consuma.

3 Indossare, portare su di sé. || Att. unica nel corpus.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 43.6, pag. 20: Peanitès, il cui color vi serro, / è buon' a 'ngravidar, se la costume, / ed in Matteio la region si trova.

4 Sost. Comportamento abituale; buona educazione.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 11.41, pag. 46: In doglia con martìri e con penare / istare / mi pare, / poi ch'io pietate in voi, donna, non trovo; / e 'mpres'ho la manera e 'l costumare / d'amare: / dottare / ciascuna cosa...

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 5.672, vol. 2, pag. 217: Fra gente ch'usa netto costumare, / usar manera dagli altri partita / ciascun valentre hom vita, / ché, poi co llor ti se' dato ad usare, / nel ben ad essi convien conformare.

[u.r. 25.08.2009]