DANNÀBILE agg.

0.1 danaboli, dannabile, dannabili.

0.2 Lat. tardo damnabilis (DEI s.v. dannare 1).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.

0.6 N L'attestazione di dannabilissimo in Giordano da Pisa, Prediche riportata in Crusca (4), TB e GDLI sembra essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Degno di riprovazione morale. 1.1 Meritevole di ricevere una condanna penale. 1.2 Tale da suscitare commiserazione. 1.3 Biasimevole dal punto di vista estetico, ripugnante.

0.8 Vinicio Pacca 25.06.2004.

1 Degno di riprovazione morale.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 59, vol. 3, pag. 440.9: Santo Bernardo disse, che la ubbidienza del grave comandamento è più laudabile, che la contumacia non sarebbe condannevole. Ma a leggiere comandamento la contumacia è più dannabile, che la ubbidienza non è laudabile. Chè la contumacia di Adamo per tanto fu ella più dannabile, in quanto il comandamento fu leggiere, e senza nulla gravezza.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 26, proemio, pag. 561.19: Alla caritade sono contrarj il soperchio amore che abbiamo a noi, lo vano amore del mondo, l'odio che abbiamo al prossimo, e generalmente la dannabile offensione di Dio.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 23, par. 10, pag. 390.18: E di quelle le più danaboli e all'uficio de' preti molto essecrabole, che' vescovi di Roma e altri però ch'ellino allarghano loro juridizione e per questo la covina quistoniosa strasozza in contendo di dio e de' principanti manifesto giudichamento tanto i laichi come cherichi o nigligienti o non potenti altressì paghare alqune dette pequniare, delle quali a cciertani termini per paghare furono civilmente oblighati, iscomunichano e dibuttano de' sagramenti della chiesa...

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 321.21: Imperciò che sempre agli atti incestuosi e dannabili uomo dee contradire: alli quali sappiamo che leggi contradicono con gravissime pene.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (ii), par. 64, pag. 510.38: E così gli eretici, veggendo i loro atti esteriori, paiono persone oneste, venerabili, mansueti e divoti, e da dovere essere da ciascun buono uomo disiderata la loro amicizia e la loro conversazione: ma come il discreto uomo gli apre e riguardagli dentro, cioè per li ragionamenti loro comprende qual sia il loro stato intrinseco, esso gli truova pieni di perverse e dannabili oppinioni...

1.1 Meritevole di ricevere una condanna penale.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. III, pag. 41: Ma avvegnadioche per vendetta delli Dei egli fosse posto a molto martirio innanzi che morisse, e lo suo spartimento fosse dagli Dii di morte dannabile conchiuso, dì che prode ti fue, perciòche Giasone incorresse negli disordinati pericoli?

1.2 Tale da suscitare commiserazione.

[1] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 1, pag. 81.21: Chi adunque dará agli occhi mia una fontana di lacrime, acciò ch'io pianghi el miserabil introito della umana condizione, el colpabile viaggio dell'umana conversazione, el dannabile esito e fine dell'umana dissoluzione?

1.3 Biasimevole dal punto di vista estetico, ripugnante.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 774.20: E così le braccia deboli e il secco petto e le callose mani e il già voto corpo, con quanto poi seguita, alle parti predette rispondono con proporzione più dannabile.

[u.r. 19.02.2022]