DANNATORE s.m.

0.1 dannatore, dannatori.

0.2 Da dannare 1.

0.3 Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Dir.] Chi pronuncia una sentenza di condanna. 1.1 Chi biasima, chi giudica con severità. 1.2 Chi abroga una legge o un'usanza.

0.8 Vinicio Pacca 25.06.2004.

1 [Dir.] Chi pronuncia una sentenza di condanna.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 5, pag. 47.10: Per quanto vorrebbe un barone essere condennato ad morte da uno ribaldo? Non per alcuna cosa. Or come non vi provedete ora, acciò che voi schifiate quella dannatione di tanti ribaldi. Unde per la moltitudine delli dannatori sarà così pessima quella condempnatione.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 55, pag. 438.12: ella meritò d'essere al fuoco dannata. Ma però che la coscienza del dannatore era perplessa, [[...]] cotale condizione aggiunse alla data sentenza: che poi che la donna fosse al fuoco menata, se alcuno cavaliere si trovasse il quale per la salute di lei combattere volesse contro al primo che a quella dopo lui s'opponesse, quello a cui vittoria ne seguisse, ciò che egli difendea se ne facesse.

1.1 Chi biasima, chi giudica con severità.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 13, pag. 226.13: Dimmi, Brundisbergo, che è oggimai che dilettare ti possa ne' nostri paesi, ove nullo Barone o milite non è in questa Isola che te non inodj qual dannatore di dimestica sozzura, e che colla tua sciellerata congiura congiunto non sia?

1.2 Chi abroga una legge o un'usanza.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Fedra, pag. 34.14: Saturno e le sue caste leggi sono dimenticate; ed è venuto il nuovo Giove, migliore Iddio che 'l suo padre Saturno. Adunque si dee seguitare Jove dannatore di casta legge, il quale hae comandato di fare tutto quello che doni diletto; ed egli ne diede essempro quando prese per moglie Juno sua serocchia.

[u.r. 09.01.2009]