DANNAZIONE s.f.

0.1 damnation, dampnacion, dampnaciuni, dampnatïon, dampnatione, dampnatium, danaciom, danacion, danasone, danatiom, danation, danatione, danazione, dannacion, dannaciuni, dannagione, dannation, dannatïon, dannatione, dannatïone, dannaxone, dannazion, dannazione, dannazïone, danpnaciuni, danpnatione, danpnatium, dapnacione, dapnaciuni, dapnatione, dapnatium.

0.2 Lat. damnatio, damnationem (DELI 2 s.v. danno).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10; Fatti dei Romani, 1313 (fior.); Stat. lucch., XIV m.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1288); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Relig.] Condizione delle anime nell'inferno o del diavolo stesso; condanna a tale condizione. 1.1 [Relig.] [In gen.:] condanna di uno o più peccatori da parte di Dio. 1.2 [Relig.] Condanna di un'opinione, di una dottrina eterodossa da parte dell'autorità ecclesiastica. 1.3 Condanna penale. 1.4 Abrogazione, messa al bando. 1.5 Condanna morale, biasimo. 2 Uccisione, annientamento fisico. 2.1 Distruzione, disfacimento (?). 2.2 Danno, perdita (?).

0.8 Vinicio Pacca 02.07.2004.

1 [Relig.] Condizione delle anime nell'inferno o del diavolo stesso; condanna a tale condizione.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 212, pag. 36: Ma tu falz inimigo, tu renegao dragon, / Sempre he menao orgoio e guerra e tradizon / A De e a mi e ai omini; donca ben è raxon / Ke vadha 'd mal im pezo la toa dampnatïon.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 32.10, pag. 84: Che se descrezione, / arbitro, poder, cor, senno e vertute / noi fue dato in salute, / a nostra dannazion lo convertemo...

[3] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 8.14, pag. 754: Kusì [fa] lo Nemico a lo mundano: / poi ke c'è dentro, tanto ce s'avoglie / ke lo cunduce a la dannatione.

[4] Poes. an. urbin., XIII, 12.34, pag. 565: Da poi ke so' regina / per sola la casone / de la colpa dell'omo, / lo quale duramente era gravato, / vollo per mia doctrina / mustrarte la rasone / in guisa quale, e ccomo / de la dannatïon sia liberato...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.304, pag. 165: fede te prometto conservare / en onne gente ed en onne stagione; / credo per fede poderme salvare, / e senza fede aver dannazione».

[6] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 16, pag. 137.8: Noi simo venuti a te per tua alma salvare. Fa li tuoi savii venire e mostrarinte come la vostra legge è de dannatione». || GAVI è incerto fra i signif. «legge da cancellare» (cfr. 1.4) e «religione che porta a perdimento».

[7] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 2, pag. 9.8: E quando l'abbate ebbe escoltato tuto el suo detto, sì lo confortò el mellio che potè, e disse: fratello mio, Dio t'àne amato, che non vuole la tua dannazione, che t'à conservato tanto tempo in tanto penare...

[8] Stat. tod., 1305 (?), pag. 283.9: l'usura enfra gli fidigli christiani ène vetata dal nostro Segnore Dio e ancho dalla Sancta Ecclesia e [ène] una grande casione de menare l'aneme ad perpetuale danpnatione, et enperciò volemo e comandamo e quisto capitulo volemo tucti che al postucto sia observato.

[9] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 86.12: Et li homini miseri, però che molte volte non ànno danno nel corpo, non se n'astegnono. Non considerano la dannatione dell'anima et le morti sue, et che son privati, in verità, d'ogni gaudio.

[10] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 646, pag. 278: [E]n un santo propheta k'e' ò trovado scrito / [k]e parla en persona del dolço Jesù Cristo: / 'Lo seno de sto mundo trarolo a perdixone / e 'l soe entendimento tuto a dannaxone.'

[11] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 452, pag. 34: et allora comenzaro lo trademento, / et scì te vendéro per pochu de argento. / Trenta denari ne tòlzero per loro dannatione; / figliolo, el venardì recepisti paxione...

[12] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 141.31, pag. 589: E dì e noite inver' la morte / vai corando monto forte, / e la morte sempre inver' ti; / tosto te troverai con si, / e se aor e' fresco e san / ancoi morai oi for' deman / e se zesi in danatiom / no ge so poi redentiom.

[13] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 8, pag. 622.32: E 'l giudice non si potrá frastornare a drieto nel iudicio, né per oro né per argento, né per male né per bene, né per amore né per timore, né per preghiere né per minacce. E in quel tempo apertamente vedrá l'anima la iustizia della sua dannazione, e non potrá domandare misericordia.

[14] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 37, vol. 1, pag. 112.3: E, in quello tempo di Radio imperadore, fu nato quello iniquo seduttore della gente, cioè Maumetto, profeta de' Saracini tapini, de' quali egli è di loro dannazione.

[15] Stat. lucch., XIV m., pag. 210.21: Ancora ke nulla monaca tegna appo ssé pecunia oltra s. X o vero altra propietade di cose se non se quelle k'all'uso lor cotidiano è mestieri, ma dipognala appo lla dipositaria ciascuna ongna cosa c'arae con saputa della badessa, se schifare vuole la danpnatione eterna.

[16] Dom. da Monticchiello, Lett., a. 1367 (sen.), 11, pag. 42.28: Però che alcuna volta sto in tanta paura della mia dannazione, che al tutto mi riputo dannato, e appena posso credare che la infinita misericordia sia bastevole agli miei peccati...

[17] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 87.28: E questo dice D.: che, pensando a lo stato de la vita viciosa e ricognoscendolo, li rinova la paura, pensando, ne la perseverantia del pecato, che, se esso non se fusse conducto a pentimento, li convenia finire ad eterna dampnatione.

[18] Ragione nova d'amore, XIV t.q. (aret.), cap. 9, pag. 26.13: El mondo vole giustitia e pietate, e Deo simele la vole: giustitia de dannatione opera Dio ver quelli che mortale male fanno sença penetere, e sì ragione del mondo rechere, pietà comanda e vole che sia ver quelli che de core pente e satesfa de facto a podere suo.

[19] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 22.41, pag. 46: Quilli chi se vano batando / e fanno penitencia / cum gram devocione, / Cristo ge trarà de bando / quando darà sententia / de la soa passione, / e in dampnatione / gi re' farà menare, / intro l'inferno stare / cum gram serpenti e tope.

1.1 [Relig.] [In gen.:] condanna di uno o più peccatori da parte di Dio.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 33.6: li maschi co' maschi operando sozze cose, non considerati i luoghi e le condizioni e l'etadi, si macolaro. Per la quale cosa, adirato Iddio, piovve sopra queste fuoco e solfo, e tutta la contrada co' popoli e le cittadi arse in dannazione eternale.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 352.13: Vieni, e mostrerotti la dannazione della grande meretrice, che siede sopra molte acque...

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 30, pag. 112.25: Eu non tachirò unu autru miraculu lu quale mustrau Deu in Ruma, duj anni avanti de kista scriptura; e zo mustrau Deu ad cunfusione e dapnacione de killi de la heresia arriana...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 30, pag. 190.2: Non mi pare da tacere lo bello miracolo, lo quale a dannazione della predetta eresia ariana mostrò la pietà divina ora sono forse due anni in questa città di Roma...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 23, pag. 113.2: Inlor Yesu Cristo se volçe al pare con lagreme con schiesso con forte pianto con una voxe alta e con gran rechiamo e domandò de gratia che per lo so' amor a tuti quî chi haravan bona fé e vraxo amor in sì el ghe perdonasse la dampnacion del pruma' peccao e de tuti gli altri chi gh'eran sovreçonghii...

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 30, pag. 201.3: Non me par da taxei' lo bello miracolo lo qua, a dampnatium de la dita eresia arriana, mostrò la pietae divina aora sum forsa doi agni in questa citae de Roma.

1.2 [Relig.] Condanna di un'opinione, di una dottrina eterodossa da parte dell'autorità ecclesiastica.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 197.30: In questo tempo Pellagio predicava li amaistramenti del suo error, alla dannacion del qual el concilio apresso Cartagine de CCCXIII veschovi fo congregadi.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.1: Et li eretici, e' quali dimostraranno a voi ne la giurisditione vostra, ciascuni di voi prendenti, e' quali saranno da ditenere sotto diligente guardia, infino a tanto che dipo 'l giudicio de la ecclesiastica dannatione sostengano la pena, la quale meritano...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 14, vol. 1, pag. 730.15: E plubricata per Italia la loro dannazione, e fattili scumunicare, avendo dal papa lettere d'indulgenzia con piena rimessione di peccati e della pena a cchi fosse contrito e confesso, fece bandire la croce contra Francesco Ardilaffi tiranno di Furlì, e di Forli in Popoli e di Cesena, e contro a Giovanni e Rinieri di Manfredi tiranni di Faenza, condannati per eretichi e ribelli di santa Chiesa...

[4] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), Dubbia 2, pag. 513.13: E anche nel Dicreto, xxiiii.o q. I, si nota che imantanente ch'iso papa cade in resia già danata, cade in essa danazione e involge. E in questo caso il papa cade nella danazione e sentenzia del Dicreto isso iure...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 131, S. Giovanni Crisostomo, vol. 3, pag. 1164.18: Dopo queste cose venne Epifanio a Costantinopoli, e recò seco la dannazione de' libri d'Origene, e fuggìo la 'nvitata di Giovanni per cagione di Teofilo. E alcuni per la riverenza d'Epifanio soscriveano a la dannagione de' libri d'Origene, e molti ricusavano di farlo...

1.3 Condanna penale.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 5, pag. 47.9: Per quanto vorrebbe un barone essere condennato ad morte da uno ribaldo? Non per alcuna cosa. Or come non vi provedete ora, acciò che voi schifiate quella dannatione di tanti ribaldi.

[2] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 209.15: Cierto qui à buono guiderdone dele tere che tu ài conquise! ché i luogho d'onore ti vogliono rendere danazione. Ponpeo tuo gienero ti vuole chaciare de rengnio, e cotale è la sua volontade.

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 13, pag. 129.47: Et che lo Capitano overo Rectori o Judice o li notari non debbiano intendiri di ciò quello cotali nobile, a pena a ciascuno di lloro libbre X d'alfonsini minuti a vuo' del Signore Re. Et possa ogne altra persona ricevere dapnatione di ragione et accione, o per modo di compera et in ogni altro titolo, contra ogni persona, così borghesi in Villa come straineri.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 31.30: Coriolanu, homu di grandissimu et altissimu consilyu et qui avi optimamenti ameritatu da la republica, abatutu per ruyna di iniquissima dampnaciuni, fugiussindi a li Volsci, li quali erranu intandu inimici di li Rumani.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 22, prol., vol. 2, pag. 94.16: Et misiru supra lu capu di la cruchi la causa di la sua dampnaciuni scripta: 'Kistu esti Iesu Nazarenu, re di li iudei'.

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 43.37, pag. 299: «De Iexù naçareno et de' soi scorni / dicemo, il quale fue huomo proffetta, / possente in opre et in parlari adorni / avanti Deo, ogni popol et setta; / il quale princi et sacerdoti magni / nostri pur volle dar quella alma necta / a dannation de morte.

1.4 Abrogazione, messa al bando.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 130.17: Della qual morte immantanente seguitò la cacciata di Tarquino e de' suoi, con perpetua danazione del nome reale...

1.5 Condanna morale, biasimo.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 35.2, pag. 67: Chi a fà' vendeta se vol' e' pone mente / como la faza senza danasone, / el fatto non dic'a molte gente / perch'al nimico torni a quarisone.

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 35, pag. 22.30: Così volle che si dimenticasse la fastidiosa usanza della elezione, acciò che 'l biasimo della detta infamia non passasse a dannazione della sua gloria.

2 Uccisione, annientamento fisico.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 24, 76-93, pag. 579.6: E per questa bestia possiamo intendere lo dimonio, lo quale lo conducerà di passo in passo più ratto in sua dannazione e disfazione corporale, in quanto morrà vitoperosamente; e spirituale in quanto lo conducerà ne lo inferno di po' l'uno peccato, più ratto che di po' l'altro...

[2] ? Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 21, vol. 5, pag. 74.11: Perciò che nel dì della perdizione sarae servato lo rio, e al dì del furore sarae menato. [31] Chi reprenderà dinanzi a lui la sua via? e chi renderae dinanzi a lui quello ch'elli fece? [32] Alli sepolcri sarae menato, e nella dannazione delli morti vegghierae. || Traduce il lat. «congerie».

2.1 Distruzione, disfacimento (?).

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 3, vol. 6, pag. 92.15: E se tostamente morranno, non averanno speranza, e non averanno lingua. [19] Però che le crudeli nazioni e inique sono di crudele dannazione. || Traduce il lat. «consummationes».

2.2 Danno, perdita (?).

[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Fil 3, vol. 10, pag. 255.14: [8] E certo tutte le tengo in dannazione, per la grande scienza del mio Signore Iesù Cristo; per amor del quale tutte le cose tengo come fango puzzolente, acciò che possa guadagnare Cristo... || Traduce il lat. «detrimentum».

[u.r. 19.02.2022]