DISCOLORITO agg.

0.1 deschollorido descolorìa, descolorida, discoloriti discolorito.

0.2 V. discolorire.

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93.

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.).

0.7 1 Che ha perso il colorito, sbiancato in volto (gen. per emozione o malattia); pallido, impallidito. 1.1 Estens. Di colore sbiadito (o neutro?). 2 Signif. non accertato (per errore di traduzione).

0.8 Milena Piermaria 18.10.2005.

1 Che ha perso il colorito, sbiancato in volto (gen. per emozione o malattia); pallido, impallidito.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 71.8: La vetrana a Galatea: «Enperçò q'eu cognoso asai qe voi no ama saviamentre, qé quela medesema causa sì è mesaçera dela soa mateça, qé la faça la qual è descolorida e palida sì manefesta l'amor qe de' vegnir...

[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 16 parr. 1-6, pag. 65.6: La terza si è che quando questa battaglia d'Amore mi pugnava così, io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa donna, credendo che mi difendesse la sua veduta da questa battaglia...

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 100, pag. 195.2: E dappoi sì disse Braguina: «T., che avete voi, ch'io vi veggio tutto discolorito

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 257, pag. 176.9: Alora si maravigliò molto la reina, sì gli cominciò a chiamare, ma eglino aveano perduto l'udire e 'l vedere, chéd e' non aveano né senno né memoria di neuna cosa di mondo, anz'erano palidi e discoloriti, ch'el'era bene avisso ched e' fossero levati di malatia.

1.1 Estens. Di colore sbiadito (o neutro?).

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 76.36: Item la chognosença del spigo fin: sì vuol esser deschollorido e peloso e non vuol esser tarmado ni tignoso de radisse che non sia peloso e vollse vardar da tarme de le radixe e cossì sì è bon.

2 Signif. non accertato (per errore di traduzione).

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 1, par. 2, pag. 127.10: Però che invia, sì come dicie Uguiccione che bbene la divisa e scrive, e incontra il suo attor ricieve perciò tormento del coraggio intacciato del bene dell'altro discolorito e ddifalliante. || Cfr. Defensor pacis, II, i, 2: «Nam invidia, ut ait Ugucio bene describens, est in suum actorem reciproca de bono alterius tabescentis animi cruciatus».