DISCORSO (2) agg.

0.1 discorsa, discorso.

0.2 V. discorrere.

0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che è effetto di uno scorrimento, versato. 2 Travolto (dagli eventi), malridotto. 3 Sfrenato.

0.8 Elisa Guadagnini 05.10.2005.

1 Che è effetto di uno scorrimento, versato.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 42.5, pag. 19: Ematites[se] [[...]] Chi 'l beie, in discorso sangue fa ritegno, / al morso del serpente ha vertù dopia...

2 Travolto (dagli eventi), malridotto.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 121.5, pag. 51: Pompeio pensando di darli soccorso, / ché non sapev'ancor del tradimento, / per disentir de la sua gent'il corso / dipinto v'è come fe' parlamento. / Sua gente aveva 'l cuor tanto discorso / che per parole nul mostrò ardimento.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 95.24: Che dirò io de' famigliari de' re, con ciò sia che que' medesimi regni pieni di tanta debolezza io dimostri, i quali la potenza reale - spesse volte intera, spesse volte discorsa - atterra?

3 Sfrenato. || (Lippi Bigazzi).

[1] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 452.8: Acchille non sarebbe da scrivere con versi di Chalimacho e, o Homero, Cidippa non è per tua bocca. Chi vuole dire o dittare Andromacen fare atti di puttana lasciva discorsa? || Cfr. Ov., Rem. am., 383: «Quis feret Andromaches peragentem Thaida partes?»