0.1 dismarruto, dismaruto.
0.2 V. dismarrire.
0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Lo stesso che dismarrito.
0.8 Elisa Guadagnini 20.10.2005.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), D[ubbie] 2.12, pag. 395: A ttai nature sentom'abenuto, / c'a morte vado allegro a le bellezze, / e forzo 'l canto presso a lo finire; / estando gaio torno dismaruto, / ardendo in foco 'novo in allegrezze...
[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 21.45, pag. 79: Pensando li sembianti che mi face, / tanto forte travaglio, / che come matto vegno dismaruto...
[3] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 7.17, pag. 133: Fui miso in gioco e frastenuto in pianto / sì falsamente m'ingannò lo sguardo [[...]]. / Per tradimento sono dismarruto, / del qual null'omo potesi guardare, / e son sì preso e sì forte feruto, / c'agio dottanza di poter campare...