0.1 despar, despare, desparere, desparesse, desparete, desparette, despari'-o, desparite, despariti, desparivi, desparse, desparude, desparudo, desparuì, desparute, desparve, desparvì, desparze, dispaiono, disparbe, dispare, disparea, disparendo, disparer, disparere, disparesse, disparette, disparì, dispariando, disparìe, dispario, disparío, dispariranno, disparire, disparirj, disparirono, dispariscano, dispariscono, disparisse, dispariste, disparita, disparito, disparivano, disparse, disparsen, disparsi, disparso, disparuta, disparuto, disparve, disparvero, disparvono.
0.2 DELI 2 s.v. disparire (da apparire, con cambio di prefisso).
0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).
In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300; Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.7 1 Sottrarsi alla vista, cessare di essere visibile. 1.1 Apparire inferiore in un confronto; non destare attenzione a fianco di qsa altro di qualità superiore. 1.2 [Detto della luce:] svanire, spegnersi. 2 Non essere confacente, non addirsi. 2.1 Provocare disagio o imbarazzo, spiacere.
0.8 Fabio Romanini 06.10.2005.
1 Sottrarsi alla vista, cessare di essere visibile.
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 9 parr. 1-8, pag. 36.5: E dette queste parole, disparve questa mia imaginazione...
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.34, pag. 246: Viddete stare en are beato fra Monaldo, / o' stava a predecare santo Antonio entanno: / en croce te mostranno, frati benedicivi, / poi li desparivi, como trovam contato.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 2, pag. 72.7: In questo parlare che Cesare faceva, la immagine disparve.
[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 241.7: e in quella notte che 'l papa morì, quel cometes, zoè quella stella, disparse.
[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 236.3: Unde considera li grandi re et molti altri ricchi ove sono, che è della gloria loro? Certo, nulla! Unde nulla se ne trova; unde apparve polvere, com'elli era, et così disparve.
[6] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1301, pag. 299: [E]n sul monte Synay, o' ela fi adorata, / in soa sollemnità ogn' ano una fiata, / dre nona cantà de qui a terça sonata, / oxele g' à portà cucule d' oliva nata. / Dre la messa cantata le oxelle èn desparute...
[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.186, pag. 132: Questa compagna desparvì / e la fantina s'adormì.
[8] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1230, pag. 81: Per la paura della morte / En fuga se messe molto forte / Inver la foresta, con se vete, / Che in un colpo desparete.
[9] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 64-84, pag. 698, col. 1.21: Or cussí a simili la ditta compagnía li desparve e solo vide sopra sìe la contessa.
[10] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 2, pag. 12.9: Desparudo che fo san Piedro, desveiòse lo Papa; incontinenti fo levado, pensando a la vixione...
[11] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 57, pag. 181.27: Dicti kisti paroli, et illu disparse: et ià sia zo ki illu parissi homu, sparendu subitamente mostrau ki illu era spiritu.
[12] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 37.23, pag. 130: E dismarrendovi nello tempio, donastele dolore mortale: / Dispariste in fra li Filistei, quando vi voleste inobrigare: / A casa di Simone lebbroso vo' andaste ad abergare...
[13] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 106.8, pag. 651: per ch' io recordo voi, non tardo ancora, / che ve piaccia fuggir cosa desatta, / essendo certo che no è poi desfatta, / ance reman: non despar per ch' om mora.
[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 34.5: como questa [[stella]] desparze, così per Lommardia se destese la novella che Padova fu perduta.
[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 59, pag. 286.8: rumpiandose la corda cum la qua era ligao a la nave, [[lo governaor]] subitamenti involto da l' unde de li marosi desparse.
[16] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 4, pag. 25.2: E q[u]ando meser Yesu Cristo ave digie queste parole a santo Patritio, incontanente desparite...
1.1 Apparire inferiore in un confronto; non destare attenzione a fianco di qsa altro di qualità superiore.
[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 5.17, pag. 57: La beltà, che mantene, / se pare in nulla parte, / ogn'altra beltà dispare; / chi più mente la tene, / più fatta par per arte, / tuttora più bella pare.
[2] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 1.24, pag. 451: Ben si pò tener alta quanto vòle, / ché la plu bella donna è che si trove / ed infra l'altre par lucente sole / e falle disparer a tutte prove...
[3] Poes. an. urbin., XIII, 17.23, pag. 576: Ki tTe crede tenere / per senno oi per avere, / sì li fai desparere / ke nno se nne pò addare.
[4] Memoriali bologn., 1279-1300, (1299-1300) App. e.57, pag. 95: E sète, bella, lo fiore della contrata / che ne lo core mi sète plantata: / non fue sí bella Morgana la fata / al meo parere, / ché tutte l'altre faite disparere.
[5] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 176, pag. 874.1: Però che posto l'imperfetto a ·llato al perfetto mostra più chiaro il suo difetto, e così dispare più.
1.1.1 Sminuire il proprio valore o la propria reputazione.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 54.1, vol. 2, pag. 153: Quanto è l'uom maggio, tanto più dispare / quando li bassi dispregia o schernisce, / e più, ch'el si seguisce / mante fiate che gente cotale / cade disotto a colui che men vale.
1.2 [Detto della luce:] svanire, spegnersi.
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 16, pag. 142.18: Dichendu a la spissa sti paroli la malata, a pocu a pocu killa luche accuminzau a mancari et a disparirj...
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 9, pag. 239.20: E dicendo più volte questa parola, la luce disparì a poco a poco...
2 Non essere confacente, non addirsi.
[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 45, pag. 28: [XII] Barba despare a ffemina, ka la non deve avere; / Quantu place a lu masculu, bene lo poy sapere: / Quello ke 'n uno placete 'n altri pò desplacere...
2.1 Provocare disagio o imbarazzo, spiacere.
[1] Guittone, Manuale (ed. Avalle), a. 1294 (tosc.), 16 [V 421].7, pag. 179: S'è conto sì c'a llei possa parlare / (che vale più, com' più conto le stae), / dirà c'alchuna volta e' vuole mostrare / cosa che llei conoscie e sae, / ch'è laida sì che troppo le dispare; / c'amendare ne porà, se voràe.
[2] Guittone, Manuale (ed. Avalle), a. 1294 (tosc.), 24 [V 429].12, pag. 187: Trach'eo sò poco, ed ò piciolo aiuto / loco ed asgio di dire tanto affare, / sò che lo detto meo nonn à compiuto; / ma tuttavia però non mi dispare...
[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 17.50, vol. 1, pag. 209: L'undecimo si deve / fuggir da tutti, ché molto dispare: / troppe in ogni parlare / usar proferte e, peggio, tra congiunti, / se non si fosser giunti / di novo insieme, o per lontan partire.