DISTRETTAMENTE avv.

0.1 destrecta mente, destrectamente, destreitamenti, destretamente, distrectamecte, distrectamente, distretamente, distrettamente, districtamenti, distrittamenti.

0.2 Da distretto.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. prat., 1319-50.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 [Rif. all'amare o alla manifestazione di altro sentimento:] con forza e con totale adesione, in modo indissolubile (anche in contesti fig.). 1.1 Con estrema cura, gelosamente. 1.2 [Rif. all'ascoltare:] con grande attenzione. 2 In modo obbligatorio, senza alternativa, cogentemente. 2.1 In modo severo. 3 In modo misurato (prob. errore del copista per discretamente).

0.8 Zeno Verlato 12.07.2005.

1 [Rif. all'amare o alla manifestazione di altro sentimento:] con forza e con totale adesione, in modo indissolubile (anche in contesti fig.).

[1] Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.), canz. 3.33, pag. 138: Non doveria dottare / d'Amor veracemente, / poi leale ubidente / li fui da quello giorno / che mi seppe mostrare / la gioi che sempre ho mente, / che m'à distrettamente / tutto legato intorno...

[2] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.9, pag. 453: la natura mia me mina / ad esser di voi, fina, / così distrettamente innamorato / che mai in altro lato / Amor non mi pò dar fin piagimento....

[3] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior), Canz. 2.10, pag. 121: Così, primeramente ch'eo guardai / lo vostro chiar visag[g]io, / che splende più che rag[g]io, / distrettamente, donna, inamorai.

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 1, pag. 37.26: una sua nutriche, la quale l'amava multu districtamenti, sì lu secutau...

- [Dell'amicizia].

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 4: ave(n)gna che lo macto sia riccho (et) aventurato no(n) p(ro)curare distrectamecte d'avere la sua amistà... || Cfr. Albertano, De amore et dilectione Dei, lib. II, cap. III: «Et licet stultus sit dives et fortunati, non tamen eius districtam amicitiam habere procures».

- [In formule cerimoniose].

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 33, pag. 272.29: E nu' de la vostra venuta e lor mandata regratiamo loro e vue sì como plù destretamente posemo.

1.1 Con estrema cura, gelosamente.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 58.43, pag. 197: ca fina donna deve / l'amor tenere in seve / via più distretamente, / se la malvagia gente - ne favella; / chi chi ha 'n sé ricore, / lo cela sove[n]t'ore...

1.2 [Rif. all'ascoltare:] con grande attenzione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 7.96, vol. 3, pag. 111: Ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'etterno consiglio, quanto puoi / al mio parlar distrettamente fisso.

2 In modo obbligatorio, senza alternativa, cogentemente.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 22 (83), pag. 246.12: comandamoti destrecta m(en)te cha tra q(ui) (e) martidie debie i(n)scire de tuta (Cristian)ità, e la tua habitatio(n)e scia i(n) logo diserto...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 18, pag. 24.24: Non solamente da' cavalieri, ma da' soldanieri a cavallo distrettamente in sul cavallo salire sempre è da usare; il quale uso infino alla nostra etade, avvegnachè debolmente, è venuto.

[3] Stat. pis., 1321, cap. 89, pag. 271.19: a loro et ciascuno di loro distrectamente comanderò per saramento...

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 261.8: Dio la castità molto la domanda, e distrettamente la comanda, e singolarmente la onora, e commenda.

[5] Stat. prat., 1319-50, cap. 2, pag. 11.20: e per ciò io vi comando distrettamente, che voi secretamente espiate delle sue condizioni e delle sue usanze.

[6] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 677, pag. 57: et Caiphas parlò ancore, / a Ihesù disse con remore: / «Eo te coniuro destrectamente, / per Deo vivo omnipotente, / ke tu dilu a noi questo: / se tu se' filiulo De[o] Cristo».

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 95.35: Alora comandà destreitamenti a lo preve che, mentre ch'elo vivese, non fuse ardio de manifestar questo miracolo...

2.1 In modo severo.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 49.36: Lo peccatore è ladro di Dio, che elli invola i beni di suo Signore, che non li sono se non prestati per guadagnare. Ciò sono i beni di natura, di grazia, e di ventura, onde li converràe rendere ragione e conto molto distrettamente...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 42.19: qualunque eretici trovati saranno ne le città [[...]] a la rinchiesta de l'inquisitori et de li altri cattolici huomini essi pilliare sieno tenuti, et essi presi distrettamente guardare...

2.1.1 [Rif. al rispetto di una regola monacale:] con piena osservanza.

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 123.11: Quistu, episcopu fattu, [[...]] fichi fari monachi assay et viviri in conventu subta la regula di Sanctu Benedittu distrittamenti...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 48, S. Benedetto, vol. 1, pag. 403.3: E con ciò fosse cosa che elli costrignesse d'essere tenuta distrettamente nel detto luogo la regola, i frati riprendeano loro medesimi di ciò che l'aveano domandato ch'elli fosse sopra loro, ciò era perché la loro tortezza s'offendea ne la regola de la sua dottrina e dirittura.

3 In modo misurato (prob. errore del copista per discretamente).

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 97, pag. 211.2: Et alcuna fiata p(er) lu humore (con)cusso, lu quale p(er)vene p(er) indigestione, ca quisti animali usano civora q(uas)i n(on) destrectam(en)te et de beve(re), i(n) li quali se cria ventositate et molte sup(er)fluitate... || Cfr. Lorenzo Rusio, De cura equor., cap. 97: «quia indiscrete cibis utuntur et potibus».

[u.r. 31.10.2008]