DISUBBIDIENZA s.f.

0.1 desobedienza, desubbidença, desubidientia, dexobedienza, disobbedienzia, disobediencia, disobedientia, disobedienza, disobedienzia, disubbidenza, disubbidenzia, disubbidientia, disubbidienza, disubbidienzia, disubedienza, disubedienzia, disubidença, disubidentia, disubidenza, disubidenzia, disubidiensia, disubidientia, disubidienza, disubidienze, disubidienzia, disubidienzie, dizubbidentia.

0.2 Da ubbidienza.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. sen., 1341/48.

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Rifiuto di rispettare e portare a compimento un ordine ricevuto o di adempiere a un dovere. 1.1 Mancanza di rispetto verso un'autorità superiore, verso le regole, i precetti o gli insegnamenti (morali o religiosi).

0.8 Zeno Verlato 12.09.2005.

1 Rifiuto di rispettare e portare a compimento un ordine ricevuto o di adempiere a un dovere.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 9, pag. 109.11: La seconda cosa che dice, si è che riprende la sua disobedienza, quando dice: E perché non credeano a me di lei?

[2] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 30, pag. 315.28: E qualunque sarà divietato per li Consoli o per loro comandamento dall'Arte di Calimala per sua disubidenza o contumacia, in niuno tempo non sia ricevuto all'Arte e compagnia di Calimala per li Consoli...

[3] Stat. catan., c. 1344, cap. 9, pag. 40.15: Nin poça incarcerari ad alcunu officiali oy ad alcunu monachu [[...]] exceptu per peccatu manifestu [[...]] ecciamdeu per manifesta disobediencia facta innanci amuniciuni a lu disobedienti per unu di li vitrani di lu monasteriu ad instantii di lu priolu.

[4] Stat. sen., 1341/48, cap. 29, pag. 154.12: Et se alcuno cacciato o ischiuso di noi volesse ritornare, procurisi, se fu cacciato per disonesta vita o per ispressa disubidientia, tal fratello non si possa ricordare se prima non sta uno anno fuore de la compagnia...

[5] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la pigricia, vol. 1, pag. 95.5: Ancor ge n'è autre VJ marvaxi, chi som de mancham(en)to. Lo prumé è desobedienza qua(n)do l'omo no vo far so che li è dao i(n) penite(n)cia; e, se p(er) aventura li è comandao da far penite(n)za, ello se scussa, che far no la po!

[6] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 116.15: E la chagione di questo si fu che fu adimandato a misere Nichola de' Francesi a chorte di papa, grande quantità di denari, d'onde per questo el detto miser Nichola non volse chonparire; e per questa disubidienza la patì generalmente tutta la città...

1.1 Mancanza di rispetto verso un'autorità superiore, verso le regole, i precetti o gli insegnamenti (morali o religiosi).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 58-72, pag. 726, col. 2.6: dixe Beatrixe cum l'A. se de' acorger, per quello ch'è dicto, cum disubidença genera tal desordene, cum quella inconvenienzia che se segue a la cuna, çoè a la Chesia.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 1, pag. 170.10: apparve uno accidente in Inghilterra sopra gli cherici, li quali delle loro decime male rispondevano alla Chiesa, e stavano in molta disubbidienza.

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 171.12: Che cosa è il peccato, se none uno trapassamento della legge di Dio, e disobedienza de' celestiali comandamenti?

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 13, vol. 1, pag. 489.8: il legato comandò loro che no· ssi movessono sanza suo comandamento, dicendo che non sarebbe onore di santa Chiesa ch'elli assalisse prima la città ch'elli la trovasse in colpa di disubidienza o di rubellione...

- [Rif. al peccato originale].

[5] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 29.7: queste due, come principali, cioè della disubbidenza del primaio uomo, e condennagione della generazione, e perdimento di tutte le genti, basti avere detto.

[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 35, pag. 58.15: E sì chome l'aquila che si rinovella batteggiandosi tre fiate in acqua, lo similliante diviene di tucti quelli che ssi batteggiano del sancto battesmo; che vi sono tufati tre fiate, che vi sono rinovellati in de la fede di Christo e in de la sua ubidiensa et ànno lassati li peccati d'Adamo e la sua disubidiensia...

[7] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 101, pag. 112.9: Lo secondo peccao fo inhobedientia, quando el pasà lo comandamento; e [per] questo peccato tute le creature k'ereno subiecte a luy in fagie dexobedienza a luy.

[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 7, pag. 621.5: Ora qui è da pensare quanto fu punita quella disubbidienzia, e quanto male è nato da quel peccato, sí in loro e sí in tutti quegli che sono nati da loro.

[9] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, proemio, pag. 561.7: e però che per la esperienza del male imparòe la differenza, ch'è intra 'l bene della obbidenzia, e 'l male della disubbidenzia...

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 6, vol. 2, pag. 85.25: per reprindiri la ligera et folli disobediencia di Adam...

[u.r. 11.07.2021]