DOGA s.f.

0.1 doga, doge, dogha, doghe, dove.

0.2 DEI s.v. doga (lat. *doga).

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1286]: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1286]; Stat. sen., Addizioni p. 1303; Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.: Stat. venez., 1338.

0.6 N Il termine compare già in due doc. lat. del sec. XII: cfr. GDT, p. 246.

0.7 1 Ciascuna delle assicelle di legno, opportunamente curvate, che costituiscono il corpo delle botti o di recipienti analoghi. 2 Striscia verticale, lista.

0.8 Paola Picecchi 23.09.2005.

1 Ciascuna delle assicelle di legno, opportunamente curvate, che costituiscono il corpo delle botti o di recipienti analoghi.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 148.1: It. in due doghe per una botte di villa, s. vij.

[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 49.10: Di ciascuna soma con somaio di doghe da botti, da barili, bigonzi, scudelle, catini, aste, stili e simili cose, VJ denari; et con bestia grossa, VIIJ denari.

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 25, pag. 44.8: Et che alcuno ombraco non sia chiuso di legname, nè di dove, nè di taule, overo di pietre, o d' alcuna altra cosa, a pena di soldi XX d' alfonsini minuti, a vuo' del Segnore Re, per ogni volta.

[4] Stat. venez., 1338, cap. 54, pag. 448.27: Item, che algun de la dita Arte olse nè debia conprare nè far conprare nì avere nì tegnire doge de rovre da bigonço in suso nè de quelle far bote da bigonço in suso s' ele no serà de la grosença che sè la doga la qual sè a la camara de la Çustisia et a casa de lo gastoldo, soto pena de perder le doge e bote et bando a voluntade de li signori çustisieri.

- Estens. Il recipiente stesso (come unità di misura).

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.105, vol. 2, pag. 204: Come a man destra, per salire al monte / dove siede la chiesa che soggioga / la ben guidata sopra Rubaconte, / si rompe del montar l'ardita foga / per le scalee che si fero ad etade / ch'era sicuro il quaderno e la doga...

2 Striscia verticale, lista.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 109, vol. 1, pag. 574.16: Al tempo del detto papa Onorio de' Savelli, portando i frati del Carmino uno abito, il quale secondo religiosi pareva molto disonesto, ciò era la cappa di sopra acerchiata con larghe doghe bianche e bigie...

- [Arald.] Striscia perpendicolare dello stemma, dell'insegna.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 381.10: la cui insegna fu doghe bianche e vermiglie, ed essa portano.

[u.r. 31.10.2008]