DORMIZIONE s.f.

0.1 dormizione, dormizioni.

0.2 DEI s.v. dormire (lat. dormitio).

0.3 x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.): 1; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Stato di sonno. 1.1 [Per indicare la morte].

0.8 Francesca Faleri 18.10.2005.

1 Stato di sonno.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), III, p. 29: allora Medea sentendo la famiglia del Padre nel palagio per lunga vigilia gabbare la notte, e vide, che nullo segno di dormizione appariva ne' vigilanti, molto si torce...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 175.12: Quando il sonno leggiero venendo dalle stelle del cielo disprese l'aere tenebroso e caccioe l'ombre domandando te, o Palinuro, e aducendo a te innocente triste dormizioni...

1.1 [Per indicare la morte].

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 12, vol. 8, pag. 632.19: Imperò che se egli non sperasse resuscitare quelli ch'erano morti, apparerebbe superfluo e vano pregare per li morti. [45] E conciosia ch' egli considerava come quelli che con pietà aveano ricevuta la dormizione, arebbeno l' ottima reposita grazia.

[u.r. 03.11.2008]