0.1 chonfusi, confus, confusa, confuse, confusi, confuso, confussa, confusu, confuxa, confuxi, confuxo, confuza.
0.2 V. confondere.
0.3 Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 2.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Doc. venez., 1314 (2); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Privo di ordine e di omogeneità nei suoi componenti. 1.1 [Detto di un contenuto mentale, una forma di comunicazione:] privo di ordine e di razionalità. 1.2 Privo di ordine morale. 2 In condizioni gravissime e per lo più irreparabili; rovinato. 2.1 Che ha subito la superiorità militare di un avversario; sconfitto. 2.2 Che non ha ottenuto ciò che si aspettava; ingannato, frustrato. 3 In condizioni temporanee di non perfetta lucidità ed efficienza (una persona, una facoltà umana); turbato. 3.1 Che avverte l'inadeguatezza morale della propria condizione o del proprio comportamento. 4 Sopraffatto (in una discussione) con valide argomentazioni. 5 Lo stesso che impedito.
0.8 Francesco Sestito 26.10.2005.
1 Privo di ordine e di omogeneità nei suoi componenti.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 557, vol. 1, pag. 348.12: conciò sia cosa che lo constoduto del comune di Siena sia molto confuso et grande, et ogne anno per le novità le quali si fanno, molto cresce...
[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 36, pag. 56.38: tucto ciò ch'elli ne facesseno sea fermo, non obstante alcuna cosa che in questo Capitolo si contiene, per ciò che questo Capitulo è multo confuso...
- [Filos.] Materia confusa: la materia priva di forma, corrispondente allo stato primordiale della realtà.
[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 65, pag. 145.10: Dunque i' farò inquisizione [[...]] chi dee isceverare tutte le cose, che erano confuse insieme, e avviluppate in una rozza, e confusa matera.
[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 186.7: altri credettero, che il mondo tornasse nella prima materia confusa...
[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 114.3: Et Dio poi subsequentemente seperao e fece esse quatro elementa de la ditta confusamateria de yle zoè lo foco, l'airo, l'acqua et la terra...
- [Prov.].
[6] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 105, pag. 299: Derrata confusa / denaio non escusa.
1.1 [Detto di un contenuto mentale, una forma di comunicazione:] privo di ordine e di razionalità.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: se t'è intendime(n)to risspo(n)de al proximo, altrame(n)te sia la mano tua sopra la tua bocca, acciò che no(n) sii preso in paraula no(n) acco(n)cia et co(n)fuza...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 41, vol. 4, pag. 139.8: egli addiviene molte fiate che 'l conto n'è più confuso per molto parlare, che per la brevità delle parole.
[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 22, pag. 847.2: Qui anovera e mette l'opere de la villa, acciò che tu veg[g]a che nulla si lasci oscuro e confuso.
[4] Doc. venez., 1314 (2), pag. 120.6: se alguna cosa (con)fusa eo avese scrito in sto testamento che no se intendesse ben, miser Vidal Michel lo possa coreçer...
[5] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 18.10, pag. 45: Et però che de la noticia galdo, / qual ò di te, avegna che confusa, / ché per inanimato mezo i' t'aldo...
- Locuz. avv. In confuso: in modo non chiaro e non razionale.
[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 31, proemio, pag. 677.2: In prima veggiamo in confuso la cosa, come una figura dipinta; poi discendiamo in particularità, e veggiamo li elementi delle membra, e le pieghe delle veste.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 105, pag. 347.20: I rei uomini, e gli orgogliosi menano vita confusa, e torbida, e tanto temono, quant'e' nociono...
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 2, pag. 7.5: per l'universo mondo parla conferma e dixe che ogne cosa è confusa inter la zente, e nunta se pò far a drichio e no se pò servar iustixia inter gli homi...
2 In condizioni gravissime e per lo più irreparabili; rovinato.
[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 5.51, pag. 190: sono confusa, in fidanza, / ed io mi giudico morta, / tu non n'ai nulla pietanza, / amore.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 59, pag. 197: Da la senestra parte i han fí rezitai, / Coi renegai demonij firan acompaniai, / I han sgiopá 'd 'niquitá confus e desperai / E tremaran d'angustia com homni abandonai.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 6, pag. 113.1: Ciò sarebbe troppo vile cosa, se Cesare le distruggiesse, e s'elle non avessero altro difenditore che tu. Troppo sarebbe lo mondo confuso, se drittura attendesse a tua sola difesa.
[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 67.13: Se' mari, e se le terre, e se la casa regale del cielo periscono, noi siamo confusi nell'antica confusione...
2.1 Che ha subito la superiorità militare di un avversario; sconfitto.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 368, pag. 388.31: Noi non ci teniamo ancora sì a venti né sì a confusi, che noi vogliamo fare sì ontioso piato come voi dite...
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 316.2: Non altrimente Turno paventoso si trae a dietro non affrettatamente, e la mente arde l'ira; e due volte ancora si percosse fra 'l mezzo de' nemici, e due volte volse in fugga le schiere confuse per le mura.
[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 93.7: Alla fine Pisani venzero Lucca per forza de fame. [[...]] Fiorentini, vedennosi così confusi, chiamaro per capitanio de guerra e signore missore Gottifredo...
- Fig.
[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 15, pag. 136.36: Prendete l'armatura di Dio, acciocché possiate resistere in quel dì amaro del giudizio e della morte; sicché non trovando lo nostro nimico di che ci possa accusare, rimanga confuso.
2.2 Che non ha ottenuto ciò che si aspettava; ingannato, frustrato.
[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 22, pag. 212.6: volendo io d'alcune di queste all'effetto venire, più di parole che d'opere le trovai piene, onde non una volta, ma molte rimasi da loro nella mia speranza confusa...
3 In condizioni temporanee di non perfetta lucidità ed efficienza (una persona, una facoltà umana); turbato.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: E ccosì, quazi co(n)fuso, quello vecchio si puose a sedere.
[2] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 21.3: Alora miser sancto Ambroxo sì començò a scridare custui [[...]]. Alora questo barone de l'imperadore cum li compagni se partìno tuti confuxi...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 63.32: Auduta quista prophecia, issu stava tuttu confusu però ca et longa et periculusa navigaciuni paria que si li cumandassi.
[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 57, pag. 109.18: Turno tutto confuso e stupefatto, venne sì meno che non poteva parlare, e 'l cuore gli ardeva tutto, imperò che l'aveva pieno di vergogna, di rabbia e di dolore.
3.1 Che avverte l'inadeguatezza morale della propria condizione o del proprio comportamento.
[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 1, pag. 40.22: A queste parole non rispondendo, ma confuso e pieno di molta vergogna, ritornò in sè...
[2] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Piero, pag. 12.9: Allora il popolo volle lapidare e ucidere Simone magro: san Piero disse: non basta che si vede confuso nella sua malizia e inganni?
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 16, pag. 184.10: quela femena, atediâ de l'aspeità', vegando che quello no li respundea e non açava la faça, confusa e vergognâ, se levà e partì da la fenestra de la sua cella.
4 Sopraffatto (in una discussione) con valide argomentazioni.
[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 767, pag. 282: sì ke savïamente e con grande raxon / la mise lo maistro a gran confusïon; / confuso lo maistro no gi responde negota / stete cum'hom muto ki à clusa la bocha.
[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), 20, pag. 315.32: per questa bella e sancta ragione il malvagio e pessimo inimico si partì confuso...
- Locuz. verb. Fare confuso: sopraffare (in una discussione) con valide argomentazioni.
[3] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 744, pag. 281: O famula de Deo, no te spaventare; / no temere gi filosofi ni lor contentïon, / tu gi fara' confusi en la disputaxon...
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.27, vol. 2, pag. 316: Ancor non era sua bocca richiusa, / quand'una donna apparve santa e presta / lunghesso me per far colei confusa.
5 Lo stesso che impedito. || (Contini).
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.88, pag. 101: L'ordene sì ha un pertuso, / ca l'oscir non è confuso: / si quel guado fosse archiuso, / staran fissi al magnadone.
[u.r. 20.04.2009]