CONTENTO (6) s.m.

0.1 contempto, contemto, contendo, contento.

0.2 Lat. contemptus (DEI s.v. contento 2).

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.5 Locuz. e fras. avere in contento 1.2; contento del mondo 2; essere in contento 1.3.

0.7 1 Disistima nei confronti di persona o cosa ritenuta inferiore. 1.1 Tracotanza nei confronti di un'autorità superiore, spec. divina. 1.2 Locuz. verb. Avere in contento: disprezzare, disistimare. 1.3 Locuz. verb. Essere in contento a qno: essere disprezzato da qno. 2 [In senso pos.:] fras. Contento del mondo: distacco dalle cose terrene.

0.8 Vinicio Pacca 26.02.2005.

1 Disistima nei confronti di persona o cosa ritenuta inferiore.

[1] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 68, col. 22.23: Considerando in voi la sensualitade da pericolosi vitii partita e la mia ne' molti peccati exercitare, [[...]] giudico che le parole mie debbono essere degli auditori in contempto ricevute...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 363.5: i quali considerando el buono Enea che domandavano cose di contento non degne, essi persegue con grazia...

1.1 Tracotanza nei confronti di un'autorità superiore, spec. divina.

[1] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 20, pag. 100.5: Questo contento si è a dire dispregio volgarmente, ma contento viene a dire cosa ancora peggiore. Contento si è dispetto, sì come la persona facesse il peccato a dispetto di Dio, o voglia egli o nno...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 23, vol. 2, pag. 42.22: in derisione e in contento della Chiesa santa e' davano le 'nvestiture de' benificii ecresiastici a ccui volieno...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 23, par. 10, pag. 390.21: che' vescovi di Roma [[...]] in contendo di dio e de' principanti manifesto giudichamento tanto i laichi come cherichi o nigligienti o non potenti altressì paghare alqune dette pequniarie [[...]] iscomunichano...

1.2 Locuz. verb. Avere in contento: disprezzare, disistimare.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 142.13: Così son di quelli i quali giudicano, dispregiano e hanno in contento i buoni perché alcun' otta gli veggian fallare.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 212.1: questo Senacharib fue di tanta superbia, che non temette il vero Idio, ma avendo[lo] in contento, disertòe Judea con innumerabile oste...

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 38, pag. 228.3: Niuno uomo puote servire a due signori; imperò che egli o averà l' uno in odio e l' altro amerà, overo ch' egli sosterrà l' uno e l' altro averà in contento.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 150, S. Leonardo, vol. 3, pag. 1303.19: Quegli levandosi la mattina, e ischernendo la visione come fosse stato un sogno, per veruna guisa il volle lasciare. L'altra notte gli apparve e comandogli quello medesimo, ma quegli l'ebbe anche in contento d[i non] ubbidire.

1.3 Locuz. verb. Essere in contento a qno: essere disprezzato da qno.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 86, pag. 349.3: è impossibile che l' uomo serva a due signori, però che, se elli serve all' uno, egli è in contempto all' altro...

2 [In senso pos.:] fras. Contento del mondo: distacco dalle cose terrene. || Trad. del titolo del trattato De contemptu mundi di Lotario da Segni (papa Innocenzo III) e dei suoi derivati.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 58, col. 18.20: Onde io truovo in lei fede, speranza e charità, iustitia, fortezza, temperantia e prudentia, castità e obedientia, povertà, patientia, humiltà, abstinentia, purità, contemptodel mondo e ogni virtuosa austerità.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 11, par. 2, pag. 229.3: Vuole dunque Giesù Cristo che nnoi primieramente del suo essenpro che di parole insengniando in sovrana umilità e contento del mondo o povertà nassciere.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 761.28: Elli amava la vita presente per lo guadagno del predicare e da l'altre parte la spregiava molto per la filosofia, a la quale il contento del mondo l'avea trasportato.

[u.r. 19.11.2020]