DELÙDERE v.

0.1 delude, deludendomi, delusa, deluso, diluse.

0.2 DELI 2 s.v. deludere (lat. deludere).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Prendersi gioco di qno; trarre in inganno (con vane speranze). 2 Lo stesso che cancellare.

0.8 Valentina Gritti 15.07.2004.

1 Prendersi gioco di qno; trarre in inganno (con vane speranze).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.100, vol. 3, pag. 148: né quella Rodopëa che delusa / fu da Demofoonte...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 193.14: Perciò che Appollo, non trovato fallace dinanzi, a me diluse l'animo mio di questo uno risponso...

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 413.4: Ed ingannandomi così l'antico nemico, e deludendomi, la notte quasi a mezza Quaresima mi sopravvenne una terribile febbre...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 15, vol. 1, pag. 628.47: e così si pensava lo 'mperadore di fare, ma sopravenendoli altre novitadi, come noi diviseremo apresso, feciono dimenticare i fatti di Perugia, e partito il legato in animo forte contra messer Malatesta, da ccui si tenea deluso a questa volta.

[5] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 39.91, pag. 97: Questa [[scil. la lussuria]] imbruttisce, consuma e delude / I corpi nostri, e le ricchezze annulla, / E ogni forza, da chi l'ha, ischiude.

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 162, comp. 27.13, pag. 97: «Buxadra,fallaççe, / questa tua lingua trista / che m'à delusa più non sia veraççe, / né più mi farà danno».

2 Lo stesso che cancellare. || (Ageno).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 191.99, pag. 209: così lui veggio, e 'n pigior condizione, / il nome suo in terra esser deluso, / conquiso il corpo, ed ogni ben mancarli, / e 'nfine ne l'abisso gire al fondo, / chiamato essendo Papa Guastamondo.