DISCHIÙDERE v.

0.1 dischiuda, dischiude, dischiudere, dischiusa, dischiuso.

0.2 Da schiudere.

0.3 Dante, Rime, a. 1321: 1.2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Rime, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Far cessare una (azione di) chiusura. 1.1 Lasciar uscire, emettere (un suono). 1.2 Render manifesto, evidente, far conoscere; mettere in mostra, ostentare. 1.3 Far entrare ('non tener fuori'). 2 Tener chiuso fuori. Fig. Impedire.

0.8 Milena Piermaria 23.06.2005.

1 Far cessare una (azione di) chiusura.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 425.4: Perciochè Enea lungamente contendendo e dimorando nella tenace radice, non con nulla forza potee dischiudere il morso del legno.

1.1 Lasciar uscire, emettere (un suono).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.9, vol. 2, pag. 532: Era la mia virtù tanto confusa, / che la voce si mosse, e pria si spense / che da li organi suoi fosse dischiusa.

1.2 Render manifesto, evidente, far conoscere; mettere in mostra, ostentare.

[1] Dante, Rime, a. 1321, D. 80.21, pag. 280: Similemente divien tutto giorno / d'uom che si fa adorno / di fama o di vertù ch'altrui dischiuda, / che spesse volte suda / de l'altrui caldo tal che poi agghiaccia.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.100, vol. 3, pag. 402: E io: «La prova che 'l ver mi dischiude, / son l'opere seguite, a che natura / non scalda ferro mai né batte incude».

1.3 Far entrare ('non tener fuori').

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.70, vol. 2, pag. 321: Com'io nel quinto giro fui dischiuso, / vidi gente per esso che piangea, / giacendo a terra tutta volta in giuso.

2 Tener chiuso fuori. Fig. Impedire.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 7.102, vol. 3, pag. 111: Non potea l'uomo ne' termini suoi / mai sodisfar, per non potere ir giuso / con umiltate obedïendo poi, / quanto disobediendo intese ir suso; / e questa è la cagion per che l'uom fue / da poter sodisfar per sé dischiuso.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.138, vol. 3, pag. 238: e ch'io non m'era lì rivolto a quelli, / escusar puommi di quel ch'io m'accuso / per escusarmi, e vedermi dir vero: / ché 'l piacer santo non è qui dischiuso, / perché si fa, montando, più sincero.

[u.r. 17.06.2009]