GIBBO s.m.

0.1 çibbo, gibbi, gibbo.

0.2 DEI s.v. gibba (lat. gibbus).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Protuberanza naturale sul dosso di alcuni animali (specif. del cammello), gobba. 2 Estens. Rilievo più o meno marcato del terreno, sopraelevazione rispetto al territorio circostante.

0.8 Roberta Cella 18.10.2005.

1 Protuberanza naturale sul dosso di alcuni animali (specif. del cammello), gobba.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 30, vol. 6, pag. 487.19: [6] Questo è lo carico delle giumente d'austro. Nella terra della tribulazione e della angoscia, e la lionessa e lo lione di loro, e la vipera [[...]] e l'uccello volante, portanti le loro ricchezze sopra li umeri delli giumenti, e sopra li gibbi delli cammelli li loro tesori, e portaronle al popolo il quale non poteva fare loro prode.

2 Estens. Rilievo più o meno marcato del terreno, sopraelevazione rispetto al territorio circostante.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.109, vol. 3, pag. 353: «Tra ' due liti d'Italia surgon sassi, / [[...]] / e fanno un gibbo che si chiama Catria, / di sotto al quale è consecrato un ermo...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 21, 106-120, pag. 480, col. 2.8: E fanno un gibbo, çoè quelle montagnole. Catria, nome proprio de logo, et è al principio d'Abruço verso la Marca d'Ancona infra terra. Di sotto al quale, çoè 'çibbo'.

[u.r. 18.04.2007]