0.1 choraçoso, churocioso, corocioso, correchuso, corrocciuso, corrozos, corrozuso, corrucciosa, corrucciose, corrucciosi, corruccioso, corruzose, coruccioso, coruços, coruçosa, coruzoxo, curiccioso, curozosa, currucciosa, currucciosi, curruccioso.
0.2 Da corruccio.
0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Palamedés pis., c. 1300.
In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tristano Veneto, XIV.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.7 1 Pieno di sdegno o risentimento (stizzoso o doloroso); in preda all'ira. 1.1 Facile ad irritarsi; facile ad infuriarsi (un animale). 1.2 Che procura fastidio, irritazione. 2 Afflitto da dolore, dispiacere, pieno di tristezza. 2.1 Che procura dolore, dispiacere.
0.8 Milena Piermaria 18.11.2005.
1 Pieno di sdegno o risentimento (stizzoso o doloroso); in preda all'ira.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 5.44, pag. 78: Nulla bandita m'è dottosa / se non di voi, donna pregiata, / c'anti vorria morir di spata / ch'i' voi vedesse currucciosa...
[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1136, pag. 65: Mai sì l'ai' audid en antigo / Da un meu molto bon amigo / Q'el san no cree a l'amalato, / Né 'l ben pasüo a l'afamato; / No cre' l'alegro a l'ocïoso / Q'è molto gram e coroçoso.
[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 169.15: Ch'al ver dire, quando l'uditore èe adirato e curiccioso, chi volesse acquistare da llui pace così subitamente per poche et aperte parole dicendo il fatto tutto fuori, certo non la troverebbe, ma crescerebbe l'ira et infiamerebbe l'odio...
[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 7, pag. 137.21: ciascuno uomo è dolente e corruccioso, quando l'uomo lo impedisce della sua propria cosa, là dov'elli si diletta ad usarla.
[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 27.54, pag. 103: «Eo so uso / d'aver repuso en mio delettare; / or lo m'hai tolto, sirò rampognuso / e corrocciuso en mio vivitare».
[6] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 59.4: e tanto fue corruccioso e pieno d'ira, che a pena poteva favellare.
[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 118-132, pag. 546, col. 2.4: e dixe che a quello modo l'andra è cazata dal falcone, e 'l falcone, vegendo che no la pò prendere, retorna suso coruzoxo e irato...
[8] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 12, vol. 1, pag. 141.2: Allora si levò un giovane uomo di Roma, che ebbe nome Caio Mucio, il quale era molto disdegnoso e corruccioso di ciò che il popolo di Roma non fu assediato per guerra, nè per nemici ch'egli avesse, mentre che fu nella servitudine de' re...
[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 195, pag. 174.17: E là o' qu'ella era in tute quelle çoye et in quelle feste, che tuto lo povolo l'aorava, atanto echo vui de l'altra parte vignir Tristan sì cho' mato e pessaroso e choraçoso per aparencia tropo duramentre.
[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 37, pag. 311.12: et andosinde multo correchuso in quello loco, ube era la grida, co uno dardo che portava in mano.
- Che esprime sdegno, astio, rabbia.
[11] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 12, pag. 122.7: Quando li messaggi ebbero così parlato, e Cesare si volse a sua gente, e parlò parole corrucciose e disse...
[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 244.1: Anthenore et Enea se partero dallo re con parole multo torbate e corruzose...
1.1 Facile ad irritarsi; facile ad infuriarsi (un animale).
[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.52, pag. 594: A noia m'è ancor s'eo disputo / con om trop coruços [et altero]; / arbor qual fai dano sença fruto; / qi per poc me fai star en pensero; / anc qi de meu mal mena desduto...
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, 22-33, pag. 183.9: Qui dimostra l'autore la natura del cane, che è litigioso e corruccioso animale, e quando si corruccia tutto triema...
1.2 Che procura fastidio, irritazione.
[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 36.55, pag. 308: La curozosa e terza domandanza, / responder voglio a mi per vostra parte / se la vertù de Marte / è vostra concubina over nemica.
2 Afflitto da dolore, dispiacere, pieno di tristezza.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 388.18: Quando elli è al castello venuto e la porta li fu aperta, ed elli entra dentro troppo dolente mente e troppo curruccioso.
[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 55.17: Quando elli fue disnebriato per dormire, si fue molto dolente e corruccioso: et instando in quello duol, sì pensoe e disse...
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 75 rubr., pag. 144.23: quella grande allegrezza tornò poi in grande tristitia, ché tali ne fecero gran gioia, che apresso ne fuoro tristi e corrucciosi oltre misura.
[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 90, pag. 157.34: ansi avea ella senssa falla lo cuore dulente e corruccioso e tristo del grande dammaggio ch'ella avea ricevuto indela grande bataglia di Norgales, là u' tutti li suoi migliori parenti erano morti...
[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 20, vol. 2, pag. 113.25: Quivi fu Manlio condennato, onde dolenti e corrucciosi ne furo, non ch'altri, i giudici che il condennaro.
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 207.8: Adunqua tornandosende Achilles cossì storduto e repriso de amore a lo suo paviglyune; commo ad homo inpaciente gittaose abandonatamente sopre lo liecto tempestando e revoltandosse ad onnora, e multo stava amaricato e corrozuso e canoscea bene ca per lo amore de Polissena illo stava cossì languido et affannuso.
2.1 Che procura dolore, dispiacere.
[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 2.11, pag. 120: se un momento avesse quella, che ire / mi fa tanto dolente, en fede mia, / che mia non par che sia alcuna cosa, / altro che cosa corrucciosa e ria.
[u.r. 27.09.2019]