DISPÉGNERE v.

0.1 dispegna, dispegnere, dispenge, dispengnato, dispenta, dispenti, dispento.

0.2 Da spegnere.

0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.).

0.5 Le forme dispegna e dispengnato (v. dispegnato agg.) rimandano a una forma metaplastica (di)spegnàre (da non confondere col senese spègnare), per cui cfr. Castellani, Gramm. stor., p. 343.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Far cessare una combustione (in contesto fig.). 1.1 Fig. Portare all'estinzione. 1.2 Estens. Privare della capacità visiva (gli occhi).

0.8 Fabio Romanini 11.11.2005.

1 Far cessare una combustione (in contesto fig.).

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 85, pag. 860.8: In questo titulo per un altro modo a dispegnere il fuoco socorre; cioè infino a qui come tu disamori, ora com'ella disamori e isdegni...

1.1 Fig. Portare all'estinzione.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 13.5, pag. 134: Amor, che fia di me, poi argomento / alcun non trovo ver' la mia malatia? / Tanto sormonta, già il conoscimento / ag[g]io perduto: trista la vita mia! / Perché, Amore (m'ài, così, dispento!), / sempre voler ch'io tormentato sia?

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 2, pag. 21.23: Chi costume vuole tenere, conviene ch' elli mena buona vita; e chi mena mala vita, elli dispegna costumanza.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 10.4533, pag. 390: Così nella tristezza si costrenge / Sì forte, che lo spirto di fuor manda, / E nostra vita subito dispenge.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 56, vol. 2, pag. 660.3: e certo ogni radice di carità pare dispenta.

[5] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [c. 1335] 1.85, pag. 23: Dispenta fia la sementa di Giuda / in te omai e le tre donne sante / saran tua guida e le suor tutte quante.

1.2 Estens. Privare della capacità visiva (gli occhi).

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 12.1, pag. 505: Perché non fuoro a me gli occhi dispenti / o tolti, sì che de la lor veduta / non fosse nella mente mia venuta / a dir: «Ascolta se nel cor mi senti»?