DISSÌMILE agg./s.m.

0.1 disimile, disimili, dissimele, dissimelle, dissimil, dissimile, dissimìle, dissimili.

0.2 DELI 2 s.v. dissimile (lat. dissimilem).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Accento: anche dissimìle (cfr. Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 15.51, pag. 74: «ed in tanto era ad Amor dissimile», in rima con gentile e umile).

Locuz. e fras. non dissimile 1; non molto dissimile 1.

0.7 1 Che non corrisponde (a qsa) per qualità o natura. 1.1 Non più corrispondente alla qualità o natura di un momento precedente. 1.2 Sost. plur. [Detto di persone implicitamente messe a confronto:] di qualità o natura contrastante. 2 Fatto di parti non corrispondenti tra loro per qualità o natura. 2.1 Che possiede varietà nettamente opponibili per contrasto. 2.2 Sost. Opposizione di ciò che non si corrisponde per qualità o natura.

0.8 Elisa Guadagnini 10.11.2005.

1 Che non corrisponde (a qsa) per qualità o natura.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 9, pag. 131.10: la femena, secondo k'è decto de sopra, ène frigida (et) humida (et) per la frigideçça àe li pori chiusi (et) strecti, [[...]] sì ke 'l seme infecto (et) corropto dissimile a la natura de la femena per la molta humidità (et) chiudeçça dei pori non puote passare a luogoro ke abbia o possa a lei ofendare...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 58, vol. 4, pag. 212.7: Ma però che l'insegnamento del parlatore dee esser comune a un parlatore e all'altro, dice il maestro, che 'l parlatore che ricorda del giudicio, debbe molto guardare che 'l giudicio non sia dissimile da quella cosa di che parla, però che suo avversario lo potrebbe leggermente riprendere.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 7.80, vol. 3, pag. 109: Solo il peccato è quel che la [[l'umana creatura]] disfranca / e falla dissimìle al sommo bene, / per che del lume suo poco s'imbianca...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 18, pag. 103.31: «Ià sia zo ki kistu miraculu in alcuna cosa fossi similj cum killu de lu Vechu testamentu, in alchuna cosa fue dissimile...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 12, pag. 58.21: Apertamente dunque si mostra che, avvegna sieno simiglianti per merito in cielo, nientemeno furono dissimili per segni in terra.

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 339.5: Ancora i sogni che non procedono da cagioni naturali, ma sono rivelazioni da Dio, le quali egli fa secondo la sua occulta volontà, a significare alcune cose occulte, o che debbano venire; e fàlle alcuna volta per sogni di cose dissimili o contrarie, alcuna volta di cose simili e manifeste, e alcun'altra volta di cose simili e cielate...

[7] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, parr. 32-33, pag. 137.18: E può fir fatte le dicte parte de simile consonancie con la prima parte et eciamdeo de consonancie disimile dale consonancie dela prima parte, purché tutte le parte sianno simile dela forma deli versi dela prima parte.

- Locuz. agg. Non (molto) dissimile.

[8] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 23, pag. 131.17: Ma pure, poi che ornata era, non dissimile alla qualità dell'animo, con l'altre andava alle liete feste...

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 253, pag. 266.39: E fa uno fiore çallo e le radixe no molto dissimelle da quelle de lo yreos...

1.1 Non più corrispondente alla qualità o natura di un momento precedente.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 296.10: Nullo dì a così forti ardimenti mi riprenderà disimile; comunque caggia la fortuna prospera e aversa.

1.2 Sost. plur. [Detto di persone implicitamente messe a confronto:] di qualità o natura contrastante.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 20: [10] L'amore dima(n)da li simili, l'odio li disimili...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 1, pag. 151.3: Ché con ciò sia cosa che intra dissimili amistà essere non possa, dovunque amistà si vede, similitudine s'intende...

2 Fatto di parti non corrispondenti tra loro per qualità o natura.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 421.15: Intra queste due femine e Teodoro Cireneo poteo essere quasi matrimonio d'animoso spirito, pari in virtude, dissimile in felicitade.

2.1 Che possiede varietà nettamente opponibili per contrasto.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 28, pag. 47.4: Et tucti provigioni che si faranno per loro, se lli provigione fosseno da soldi XX infine in cento, si debbiano fare per scottino privato, et intendasi scottino a fave bianche et nere, o altra cosa dissimile...

2.2 Sost. Opposizione di ciò che non si corrisponde per qualità o natura.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 23, pag. 248.10: non è savio artifice quelli che non sa fare l'artificio disimile. Adonqua è mestieri per forza de rascione ch'e·l'amore sia variazione. Variazione non pò èssare e·llo simile, adonqua è mestieri che li sia e·llo dissimile. Dissimile sarà che uno bello omo, cum belli atti e cum belli regimenti, amarà una sozza femena...