DISSUADERE v.

0.1 dissuadere; f: dissuadi, dissuase.

0.2 DELI 2 s.v. dissuadere (lat. dissuadere).

0.3 Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

0.6 N Gli ess. [2] e [4], cit. a partire da Crusca (3) (e l'es. [2] passato a TB e GDLI), potrebbero essere falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

0.7 1 Distogliere con argomentazioni (da un det. proposito) (anche assol.). 1.1 Trans. Sostenere o dimostrare non desiderabile (un det. proposito).

0.8 Elisa Guadagnini 11.11.2005.

1 Distogliere con argomentazioni (da un det. proposito) (anche assol.).

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 1, pag. 448.1: e facondissimo era tenuto, o in alcuna cosa che fosse da orare o nel senato, o appo il popolo di suadere o di dissuadere fosse luogo...

[2] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Lo timore, molto più che la forza delle ragioni, lo dissuase da cotale opera. || Crusca (3) s.v. dissuadere.

1.1 Trans. Sostenere o dimostrare non desiderabile (un det. proposito).

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 37, pag. 509.4: Queste condizioni comandato fu agli ambasciadori che a casa loro portassono; le quali avendo essi nella concione ricontate, e Gisgone a dissuadere la pace fosse andato, e udito dalla moltitudine inquieta e affeminata, Annibale sdegnato quelle cose dirsi in quel tempo e essere udite, preso colla sua mano Gisgone, del luogo superiore il tirò giù.

[2] f Libro della cura delle malattie: Quanto più loro dissuadi lo bere, tanto più lo disiderano. || Crusca (3) s.v. dissuadere.