DISTANTE agg.

0.1 distante, distanti.

0.2 V. distare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 In posizione tale che fra sé e qsa altro intercorra un certo spazio definito e misurabile; lontano (da qsa, un certo spazio). 1.1 [Con rif. a più entità, considerate congiuntamente:] in luoghi diversi, disgiunto. 2 Separato da un grande intervallo di spazio (da un punto det.), lontano (anche fig.). 2.1 Fig. Su posizioni lontane, diverso.

0.8 Elisa Guadagnini 11.11.2005.

1 In posizione tale che fra sé e qsa altro intercorra un certo spazio definito e misurabile; lontano (da qsa, un certo spazio).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 176.2: Questo cielo si gira intorno a questo centro continuamente, sì come noi vedemo: nella cui girazione conviene di necessitade essere due poli fermi, e uno cerchio equalmente distante da quelli, che massimamente giri.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. III, 5, pag. 133.4: se ttu torrai due cerchi iguali che sieno igualmente distanti da l'equinoziale, tanto sarà grande l'arco del die nell'uno de' cerchi quanto sarà grande l'arco de la notte nell'altro cerchio.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 1-9, pag. 354, col. 2.7: Corneto si è uno castello in terre de Roma, sovra mare, in lo Patrimonio de san Piero e distante per piú miglia da Cècina ...

[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 11, par. 1, vol. 2, pag. 348.33: En la piacça del comuno de Peroscia nullo possa avere tenda de paretane, né de tegole coperta, distante da terra meno de dodece pieie...

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 18, pag. 572.25: Ancora lo baylio, s'ello no reportarà la citacione fra 'l termene della citacione, come è dicto, no per quello meno sia tenuto la citacione da llui facta in ciascuno luogho distante dallo luogo de la residencia della corte men de XXX miglia infra VIIJ dì e se in lo luogo oltra distante infra XV dì dal dì della facta commissione...

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 39, pag. 80.28: Erano oltre al prossimo campo de' Cartaginesi distanti per intervallo di sei miglia altre copie di Cartaginesi...

- [Con valore avv.].

[7] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 15, pag. 218.28: e questo è a vedere e·lla candela a magiure e a certa quantità de spazio distante).

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 91, pag. 666.4: cavalcarono avanti al loro cammino, e poco distanti, in brieve al dimandato tempio pervennero...

1.1 [Con rif. a più entità, considerate congiuntamente:] in luoghi diversi, disgiunto.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 102, pag. 333.9: Alcuni corpi son di cose distanti, e lontane, i membri de' quali eziandio sono sceverati, e separati, siccome è un oste, un popolo, o un senato, perocché coloro, per li quali questi corpi si fanno, son congiunti, e tengonsi insieme per ragione, o per ufficio, ma per natura son partiti, e ciascuno è per se. || Cfr. Sen., Ep., XVII-XVIII, 102, 6: «quaedam ex distantibus, quorum adhuc membra separata sunt».

2 Separato da un grande intervallo di spazio (da un punto det.), lontano (anche fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.107, vol. 3, pag. 352: «Tra ' due liti d'Italia surgon sassi, / e non molto distanti a la tua patria, / tanto che ' troni assai suonan più bassi, / e fanno un gibbo che si chiama Catria...

[2] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 32.9, pag. 120: L'esser distante dalla tua presenza / sanza dubbio ne spando assai sospiri, / non potendo servirti qual vorrei.

[3] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 25.15, pag. 32: d'ogne maniera tradictor felloni / di sotto ad tucti con più crudei pianti / ghiacciati sempre dal ciel più distanti.

[4] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 48a.1, pag. 319: Bench'el para distante al guardo nostro, / l'on stando al muro, l'altro chiuso a ferro, / con reverentia innanzi a voi m'aterro / e bacio cento volte el viso vostro...

[5] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 7.28, pag. 19: Apre ben li tuoi occhi, Pisa, e mira / nelle parte ch'a te son men<o> distante, / et allor mi di' quante / trovi città per guerra subblimate...

[6] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 174.29: Et etiamdio forono vedute in cielo tre lune, l'una dall'altra non troppo distanti.

- [Con valore temporale:] remoto.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 190.6: lo tempo presente non si vede, però che è come se fosse in sull'occhio; lo futuro, perchè è distante, non si vede...

2.1 Fig. Su posizioni lontane, diverso.

[1] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 16.6, pag. 41: Però quando fra me vi penso alquanto, / parmi che tu non sei molto distante / da quolor ch'èn tenuti buon' rimante, / et che àn vestito di quella arte il manto.