DISTANZA s.f.

0.1 destanzia, distança, distancia, distansa, distansia, distantia, distanza, distanze, distanzia, distanzie.

0.2 DELI 2 s.v. distare (lat. distantiam).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Dom. Scolari, c. 1360 (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. ricevere distanza 2.1; senza distanza 1.1.

0.7 1 Intervallo di spazio definito e misurabile intercorrente (fra due punti det.). 1.1 [Rif. al tempo:] locuz. avv. Senza distanza: immediatamente. 1.2 Fig. Ciò che separa e distingue (due entità det.). 2 Il trovarsi separato (da un punto det.) da un grande intervallo spaziale, l'essere lontano. 2.1 [Rif. al tempo:] fras. Ricevere distanza: essere superato (risultando inattuale o perdendo di validità). 2.2 Fig. [Con rif. a due entità det.:] il trovarsi su posizioni lontane, tanto da risultare discordanti o contrapposti. 2.3 Estens. Entità della differenza (fra due o più oggetti det.).

0.8 Elisa Guadagnini 11.11.2005.

1 Intervallo di spazio definito e misurabile intercorrente (fra due punti det.).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 175.4: Platone [[...]] scrisse [[...]] che la terra col mare era bene lo mezzo di tutto, ma che 'l suo tondo tutto si girava a torno al suo centro seguendo lo primo movimento del cielo; ma tardi molto, per la sua grossa materia e per la massima distanza da quello.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 11, pag. 122.5: tanto viene a dire pararelli quanto cerchi che secondo ciascuna sua parte sono insieme in una eguale distanza...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 145.22: Pistris e Centauro contendono di tenere il primo luogo con uguale distanzia; ed ora Pistris à il primo luogo, ora la grande Centauro passa lei vinta...

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 35, pag. 162.23: Et fora forte cosa alcunu cavallo trovarese ch(e) con alcuno de quisti freni lu cavallo <se> no(n) affrenasse b(e)n, se alcuno homo secundo la convenevele distantia et convenientese alla voccha dellu cavallo sapesse collocare le va(r)re vo' li candelli.

- Distanza di (del) luogo, locale.

[5] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 31, pag. 25.11: Anco statuto e ordinato si è, che se alcuno richiamo si facessi dinanti a la Corte di niuna persona absenti [[...]], ch'el Notaio overo el Consolo [[...]] debbiano [[...]] dare termine a quello cotale absente, [[...]] secondo la distançadel luoco, che esso absente possa venire comodamente e così come a la Corte parrà.

[6] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 28-39, pag. 91, col. 2.4: Qui se pò aparere la oppinione, ch'have l'Autore circa la forma del Paradiso, e mostra che sia in questo modo [che], secondo distantialocale, no infuisca la gratia de Deo, ma secondo maore e menore intelligentia dello Creatore.

[7] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 39, pag. 226.4: E se alcuno delli attori cioè adomandatori, o de' rei cioè de' debitori, fosse assente dalla città di Firenze e non avesse compagno o compagnia in Firenze, allora gli si assegni termine per li Consoli come a loro parrà che si convenga, secondo la distanzia del luogo, non obstanti i termini sopradetti.

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 21, pag. 616.13: Et essi Veschovi, capituli, plevani e prelati nominati de sopra, consciderata la distancia di luoghi e la loro qualità, vogliemo che siano tenuti, cusì come se 'l gli fossenno personalmente mandate, ad observatione et ordinatione delle sentencie on di processi predicti, da poscia che seranno publicate in la nostra corte.

1.1 [Rif. al tempo:] locuz. avv. Senza distanza: immediatamente.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 5, pag. 45, col. 22.3: El dolore della mente si comunica senza distantia quasi nel corpo per pena.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388-89] 1.207: legalità è la prima, e poi constanza, / dove senza distanza / vien l'onestà seguendo, / di che includendo, - se intender mi sai, / la liberalità qui troverai».

- Distanza di tempo.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 66, pag. 326.13: 'l sole che appare in oriente, incontanente, quasi sanza alcuna distanzia di tempo, getta i razzuoli suoi e illumina insino all'occidente...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 37, vol. 2, pag. 638.9:. I Pisani [[...]] partiti di là si puosono a oste a cCastello Vecchio, e ' Fiorentini armati, e ciascuno in distanzadi piccolo tempo se ne partì sanza fare frutto niuno.

1.2 Fig. Ciò che separa e distingue (due entità det.).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 79.4: persone religiose àno longha distansia a seculari...

[2] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1140.5: dal confortare all'operare ha grande distanza; e, dove l'uno è molto agevole, l'altro è malagevole sommamente...

2 Il trovarsi separato (da un punto det.) da un grande intervallo spaziale, l'essere lontano.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 15, pag. 217.28: E la cosa che se vede, che non è luminosa, en quatro modi pò avere comparazione, a respetto de la propinquità e de la distanzia sua da esso...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 26.134, vol. 1, pag. 451: n'apparve una montagna, bruna / per la distanza...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 43-57, pag. 615, col. 1.19: Chiaro appare come per distanzia dell'oietto del viso, lo senso del viso s'inganna...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 17, pag. 144.33: e non hai conosciuto che egli, [[...]] disideroso [[...]] di trarre me della tua memoria, t'allontana da me, acciò che per distanza tu mi dimentichi!

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 3, vol. 2, pag. 103.3: A mi pari ki killa vuchi fu sì grandi ki multu luntanu si audiu, et alcuni da luntanu auderu la vuchi et non distinsiru li paroli. [[...]] Luca nota ki la vuchi fu grandi, et a certa distancia foru intisi li paroli, et recitau killi paroli santu Lucas.

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 100, pag. 41.2: Essendo tre ponti in Firenze parea che vi bisognasse, per la distanza del Vecchio a quello della Carraia, il quarto...

2.1 [Rif. al tempo:] fras. Ricevere distanza: essere superato (risultando inattuale o perdendo di validità).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 19, pag. 149.5: La legge visibile fue quella che fue data corporalmente ad Adamo scritta. E questa legge visibile è detta legge naturale, ch'è generale e è eterna e non riceve distansia.

2.2 Fig. [Con rif. a due entità det.:] il trovarsi su posizioni lontane, tanto da risultare discordanti o contrapposti.

[1] Doc. fior., 1311-50, 81 [1350], pag. 674.11: intende il Comune di Firenze con suo sforzo guerregiarli, et a ogni loro destructione per forza d'arme procurare per istirparli di quello luogo, sì che, dove nonn è distantia, divisione, o contrarietà d'animi, non sia di luogo...

2.3 Estens. Entità della differenza (fra due o più oggetti det.).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.8, pag. 137: venneme pianto abondo, vedenno esmesuranza, / quant'era la distanza fra l'essere e 'l vedere.

[2] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 36, pag. 11: L'aspecto dei lor visi era de fiori / lucenti assai più che raggio di sole / secondo la distantia dei collori.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 32, pag. 440.29: E lo odore de le carne de li animale significa sovra la bontè del late e del so sangue e sovra la soa sanitè e sovra la distancia o la apropinquatiom de la natura de l'homo...