DISTARE v.

0.1 dista, distante, distanti, distar, distava, distavan, distavano, distian.

0.2 DELI 2 s.v. distare (lat. distare).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Trovarsi in una posizione tale che fra sé e qsa altro intercorra un certo spazio definito e misurabile; essere lontano (da qsa, un certo spazio). 1.1 Fig. [Con rif. a due entità det.:] essere disgiunto o discordante, differenziarsi in det. caratteristiche.

0.8 Elisa Guadagnini 11.11.2005.

1 Trovarsi in una posizione tale che fra sé e qsa altro intercorra un certo spazio definito e misurabile; essere lontano (da qsa, un certo spazio).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.81, vol. 2, pag. 504: Questi ostendali in dietro eran maggiori / che la mia vista; e, quanto a mio avviso, / diece passi distavan quei di fori.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 27, 67-78, pag. 603, col. 2.20: Il mezzo per lo molto... Questo 'meço' si è 'l'aere luminoso', e perché qui' santi se distavano dalla soa vista per 'meço molto', çoè che cedea lo 'meço' alla proportione, sí li perdé ello ad ochio.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 611.22: E seguita, che 'l moto di quello ordine era più tardo, quanto era più distante da quello punto, e meno era d'amore acceso. E seguita, che quello che meno li distava, era più acceso di caritade; ed assegna la ragione quivi - Credo però che più di lui s'invera.

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 22.39, pag. 735: Dunque col carro su del nostro foco / tirati da' dragon ce ne montiamo, / già siam vicini a lui, già distian poco.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 21, 16-33, pag. 499.28: E questo significa Cloto, che tiene la rocca et assegna a ciascheduno la sua parte del pennecchio; cioè del tempo: lo pennecchio significa lo tempo, e poi lo mezzo per lo quale dista dall'altro termine, e questo mezzo è dato a Lachesi, che si dice filare: imperò che è estensione dell'essere di di' in di', e Lachesis s'interpreta produzione...

1.1 Fig. [Con rif. a due entità:] essere disgiunto o discordante, differenziarsi in det. caratteristiche.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.89, vol. 2, pag. 579: e veggi vostra via da la divina / distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina».

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 82-90, pag. 821.3: Distar cotanto; cioè esser tanto differente...