0.1 dormior, dormitore, dormitori.
0.2 Da dormire 1.
0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Chi indulge al piacere del sonno e del riposo. 2 Agg. Che si trova in stato di sonno. 2.1 Agg. Che ha la possibilità di dormire e riposare secondo il proprio agio.
0.8 Francesca Faleri 15.10.2005.
1 Chi indulge al piacere del sonno e del riposo.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.69, pag. 624: E ancore bon è asai / star ben senpre aparejai, / ché, quando in fondo se mectesen, / fermaminti ve tenesen. / No seí greve dormior, / le veire guarda tuteor, / ché saviaminti e ben verezi, / per insir for de li pelezi...
2 Agg. Che si trova in stato di sonno.
[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 53.11, pag. 846: Li gufi so' i nimici deformati: / vano de nocte, k'ei so' en tenebria, / e mangiano li ucelli dormitori: / ciò so' li peccatori desviati, / ke van dormendo la nocte e la dia / nelle vane rikeçe e nelli onori.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 22, vol. 6, pag. 248.9: Con uno dormitore favella chi parla allo stolto [la sapienza]...
2.1 Agg. Che ha la possibilità di dormire e riposare secondo il proprio agio.
[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 11, pag. 75, col. 22.21: Esso visse scalzo, nudo, in silentio, in vigilia e affamato. Et io vivo calzato, vestito, parlante, dormitore e satollato.
[u.r. 03.11.2008]