DABBENE agg.

0.1 dabbene, dabene, da bene, dabeni, da biene.

0.2 Da da e bene.

0.3 Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.); Poes. an. pis., XIII ex.; Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Lett. napol., 1356; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Fornito di cortesia, costumatezza, probità; (detto di una donna): casta, pudica. 1.1 [Con impiego avverbiale:] per bene, secondo le regole. 2 Di condizione sociale agiata o di origine nobile. 3 Di valore.

0.8 Vinicio Pacca 21.01.2005.

1 Fornito di cortesia, costumatezza, probità; (detto di una donna): casta, pudica.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), Explicit, pag. 96.5: non tanto solamente li bisognia esser savio, ma eziandio li bisognia esser grazioso e da bene e molto nel parlare benignio...

[2] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 94, pag. 1350: «Questa donna mi par tanto dabbene, / a me ·ssarea gran bene / s'ella vorà [i]stare in casa mia».

[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 76, pag. 137.4: Quando Febus intese la buona volontà del pagano, elli lo tiene a troppo grande valore e a grande bontade di lui: und'elli dice bene a ssei medesmo ch'elli non puote essere che quelli non sia troppo homo da bene...

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 31, par. 5, pag. 194.20: furono invitate tutte le donne dabene del Rengnio, e tutti i cavalieri e donzelli e baroni dabene...

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 46-54, pag. 537, col. 2.10: ello asese ad essere famiglio del re de Navarra, lo qual ave nome Tebaldo e fo vertuosissima persona e Re dabene.

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 103.9: A me affermò uno lavoratore da bene, che ogne innesto s'appiglia, se quando sono i ramuscelli innestati, incontanente insieme con loro si mette in quella fessura del visco non temperato...

[7] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 38, pag. 130.1: Giovanni è fatto molto da bene e amavi isforgiatamente; àvvi molta riverenzia, à voglia di sciogliersi a tutto...

[8] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 1, pag. 290.2: Marzia [[...]] fu donna d'esso Chatone valorosa e dabene e abita in quel luogho in inferno dov'abita Virgilio cogli altri ispiriti magni e valenti huomini e donne dannate, secondo che il nostro altore pone.

1.1 [Con impiego avverbiale:] per bene, secondo le regole.

[1] Lett. napol., 1356, 5, pag. 129.11: La quale p(er) certo èy de bona (et) grossa ge(n)te, p(er) la maior(e) p(ar)te caporale, apti ad far(e) om(n)e cosa da ben(e)...

2 Di condizione sociale agiata o di origine nobile.

[1] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 19.10: Alora li bolognixi se vestìno tuti, li çentili homini e povolari da bene, de bruna negra e sì lo recevéno cum grande honore e sepelìno.

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 207.10: sunu di zo accaduti tanti periculi et tanti mali et tanti baptagli, in li quali sunu stati morti tanti homini dabeni, et simu scumficti da loru.

[3] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 327.29: E maggiormente huomini da bene, ramarichanti di loro sciaura, che avendo danari non poteano comperare l'uno amicho dall'altro di buono grano, né in prestanza, pocho si chiamavan contenti.

[4] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 1, pag. 90.13: Oliste era prode uomo e molto bello de suo corpo ed era lungo e grande, de mesura sette pieie, e avea con seco molte barone e gente da biene.

[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 92.9: E di questo ne fu poi un grande mormorio in Siena, e a molti uomini da bene ne parbe male e anco a tutto el popolo.

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 499 tit., pag. 175.5: Come una nave essendo in Arno, vi morirono più persone da bene.

[7] Esopo tosc., p. 1388, cap. 17, pag. 117.3: Questo medesimo aviene de' meccanichi artefici, come se coiai e fornai e simili, che vogliono ragionare di mercatantie e di levante e di ponente al pari degli nobili mercatanti e tenere ragionamenti come gl'uomini da bene, che farebbono il meglio a pestare le cuoia e a 'nfornare pane.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 130.14: La prima schiera fu milli Todeschi de Luzoinborgo, iente da bene, Boemii e ientili uomini de Praga.

3 Di valore.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), Prologo, pag. 3.4: la profezia che quello lapidaro andrebe, con quelle pietre e con altri gioegli dietro, alla corte dello imperadore, e che lo imperadore comperarebe da llui certe cose e domanderebelo: «Hai tu niuna pietra da bene?».