DISCORDANTE agg./s.m.

0.1 descordanti, descurdanti, discordante, discordanti, discurdanti.

0.2 V. discordare.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. pis., a. 1327; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Animato da intenzioni diverse rispetto a qno altro (anche giungendo ad essergli apertamente ostile). 2 Che per vizio tende a mettere le persone l'una contro l'altra. 2.1 Estens. Privo di rettitudine morale; malvagio. 3 Che presenta caratteristiche non comuni a qsa altro; differente. 3.1 [A proposito di un determinato argomento, con riferimento a fonti scritte]. 3.2 Composto di elementi differenti e per lo più inconciliabili. 3.3 Non in armonia (anche recipr.), non coerente; basato su principi diversi (rispetto a qsa o qno altro, anche recipr.). 3.4 Presente in quantità non proporzionata a qsa altro. 4 Situato di fronte a qsa altro; contrapposto. 5 Privo di armonia (un suono).

0.8 Francesco Sestito 24.11.2005.

1 Animato da intenzioni diverse rispetto a qno altro (anche giungendo ad essergli apertamente ostile).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 302.24: E sofferia troppo grande fatiga, sì como homo ke tucte le provincie cercassi per passo et a la conpangia discordante.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 107.19: Hanibal Claudiu Neruni et Liviu Salinaturi [[...]] commu issi erannu pari di virtuti et di bontati, cussì eranu multu agramenti descurdanti et malvulenti insembla...

- Sost.

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.26, pag. 205.17: La sua vita non era in sonare, nè in uccellare, nè in sollazzi, ma in continui consigli, assettando i vicari per le terre, e a pacificare i discordanti.

[4] Stat. perug., 1342, III.132.2, vol. 2, pag. 183.26: Simelemente la podestà e capetanio siano tenute enquirire contra tucte gl'uomene de la cità e distrecto de Peroscia glie quaglie aggiono asieme discordie [[...]]: none empertanto possano glie discordante costrengnere se non de loro procederà volontade.

[5] Stat. viterb., c. 1345, pag. 167.31: Come lu governatore deve e n'è tenuto di riconciliare li discordanti dela fraternitade.

- Estens. [Con riferimento alla volontà stessa dell'agente].

[6] Luigi Marsili, Lettere, 1373/78 (fior.), [1378] 8, pag. 494.20: lle volontadi sono sì discordanti che non lasciano gl'intelletti liberamente considerare il vero e ogni dì si fanno più lungi l'una da l'altra.

2 Che per vizio tende a mettere le persone l'una contro l'altra.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 176.7: Chi àe la fronte largha e piena e pronta, sanza mostrare alquna ttemenza, è sengno ch'egli abia in sé le 'nfrascritte quatro cose: brighatore, discordante, ingiuriante e no netto.

2.1 Estens. Privo di rettitudine morale; malvagio.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 2, vol. 1, pag. 160.3: Ca issu Liviu [[...]] aminticaussi lu sou ingeniu qui era suttilissimu et la sua iniuria [[...]] vulendu usurpari la cumpagnia di lu consulatu con discurdanti animu et con pertinaci inimistati.

3 Che presenta caratteristiche non comuni a qsa altro; differente.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 5, pag. 22.5: se coloro che partiro d'esta vita già sono mille anni tornassero alle loro cittadi, crederebbero la loro cittade essere occupata da gente strana, per la lingua da[lla] loro discordante.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 22, pag. 42.3: se se trovasse in alcuna cosa le pesoni che fino apo lo suprascripto pesatore descordare con quello autentico, che quello cotale pesoni discordante se debbia aconciare a le spese dello suprascripto pesatore.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 82-96, pag. 217, col. 1.7: gli abitanti de quisti loghi sono discordanti in fe', legge e usançe.

3.1 [A proposito di un determinato argomento, con riferimento a fonti scritte].

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 214, pag. 224.26: come del padre di Latino sono oppinioni varie, così similmente sono gli antichi scrittori discordanti della madre...

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 37, pag. 314.8: Dares e Dites, li quali in quillo tempo foro presenti ne le bactalle da lo principio a la fine, se concordano insyeme per la maiore parte ne la opera loro, et in poco se trovano discordanti.

3.2 Composto di elementi differenti e per lo più inconciliabili.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 205.25: io mi maraviglio molto di questa quistione che tu fai, e parmi che llo ingegno tuo molto è diversificato, e discordante, e scaduto di quello che suole...

3.3 Non in armonia (anche recipr.), non coerente; basato su principi diversi (rispetto a qsa o qno altro, anche recipr.).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 125.10: Et certo le maniere di questa che sono partite delle constituzioni sono cinque: Che talvolta pare che lle parole medesimo siano discordanti dalla sentenzia dello scrittore; e talvolta pare che due legi o più discordino intra sé stesse...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 14, pag. 31.16: Ma solo d'una cosa mi spavento, che, anzi che riceva promessione o fedeltà da neuno, ne fa gran cercamento e diligente inquisizione, s'è bene d'ogni cosa in concordia co·llei: perché se 'l trovasse pur d'una vile cosa discordante, nol riceverebbe per fedele...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 30.29: Li discordanti toy foculari e li toy casi partuti su facti saluti di paci et di gratia. || Val. Max., V, 3, Ext. 3: «Discordes foci tui pagisque dividua tuguria Graeciae facta sunt columen».

[4] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), Dubbia 2, pag. 510.16: Alla quale quistione risponde il santo e beato uomo frate Ubertino, e dice così: «Dico che non era discordante alla perfetta povertà perché Cristo avese le borse a consolare gl'infermi...

- [Di una città, cioè dei cittadini fra loro].

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, proemio, pag. 214.40: sono sempre solliciti al diritto reggimento per tema, e paura di non perdere loro stato. Se questi ten[don]o a mal fine, sì è molto discordante la cittade...

3.4 Presente in quantità non proporzionata a qsa altro.

[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 23, pag. 294.19: Quelli adunque, in cui vive ancora la sensualità intera, né è per fatica né per dieta indebilita, con quelli torcimenti e atti mostrano, non il dolore della propinqua morte, ma la passione, che, per li disordinati movimenti delli umori nel corpo discordanti, sente...

4 Situato di fronte a qsa altro; contrapposto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.85, vol. 3, pag. 146: «La maggior valle in che l'acqua si spanda», / incominciaro allor le sue parole, / «fuor di quel mar che la terra inghirlanda, / tra ' discordanti liti contra 'l sole / tanto sen va, che fa meridïano / là dove l'orizzonte pria far suole...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 64.13: Nè' fiumi, che hanno acquistate discordanti ripe, stanno sicuri in alcuno luogo...

5 Privo di armonia (un suono).

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 196.40: tutte le cose che sono di Mars non ànno la vocie aguta né molto alta, né chiara né amorosa, ma sozza e disparuta e discordante e temorosa a udire.

[u.r. 15.12.2017]