DISCORDARE (1) v.

0.1 deschorda, descorda, descordada, descordae, descordai, descordandose, descordanti, descordare, descordarse, descordàssaro, descordem, descurdanti, dischordi, discord', discorda, discordando, discordandosi, discordano, discordansi, discordante, discordantesi, discordanti, discordanu, discordar, discordare, discordarsi, discordase, discordasse, discordasseno, discordassero, discordassono, discordaste, discordati, discordava, discordavano, discorderà , discorderebbe, discorderebbono, discordi, discordiamo, discordino, discordo, discurdanti, discurdaru, discurdassiru, disscordi.

0.2 DELI 2 s.v. discorde (lat. discordare).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Gramm. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Disticha Catonis venez., XIII; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Stat. moden., 1335.

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Doc. orviet., 1334; Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Essere animato da intenzioni diverse (rispetto a qno altro), anche arrivando ad aperta ostilità o contrapposizione. 2 Essere di opinione diversa (rispetto a qno altro). 2.1 [Dir.] Esprimere un'opinione contraria (in una votazione, o nel prendere una decisione comune). 3 Pron. Estens. Presentare mancanza di identità con qsa altro quanto a un aspetto particolare; differenziarsi (in genere). 3.1 [A proposito di un determinato argomento, con riferimento a fonti scritte]. 3.2 Non basarsi sugli stessi principi rispetto a qsa altro; essere incoerente. 3.3 Pron. Essere presente in quantità non proporzionata a qsa altro. 4 Emettere suoni simultanei non armonizzati.

0.8 Francesco Sestito 24.11.2005.

1 Essere animato da intenzioni diverse (rispetto a qno altro), anche arrivando ad aperta ostilità o contrapposizione.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 41.11: Gli atatori [[...]] per necessità è bisogno che vengano più tardi a vittoria, i quali anzichè combattano si discordano, perchè nella battaglia molto vale tutti i cavalieri al comandamento dell'uno, che per segno si fa, convertirsi...

[2] Disticha Catonis venez., XIII, L. 1, dist. 4, pag. 43.19: quelu' a negun covignirà, lo qual descorda si medesemo cum si.

[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 52.18: Colui che crede al suo folle cuore et a la sua folle carne, ène fuore del senno. Che bene sappiate certamente, che queste due cose sono nostri nemici, e l'anima da queste due discorda...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 127.113, pag. 502: Se alegranza De' ve dea, / zo che ve scrivo privao sea, / sì che le gente no anastém / ni per noi sapjam che contrastén / ni se descordem inter lor / santi omi de tal valor.

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 3, 58-69, pag. 73, col. 2.19: 'l Creatore [[...]] a çascuno, ch'è in soa gloria, atribuise e dona çustamente tanto de gloria quanto è lo so merito, altro no serave a desiderar piú che 'l so volere, se no descordarse dalla soa voluntà...

[6] Doc. orviet., 1334, docum. 24 agosto, pag. 175.17: rispondesi per loro che sonno apparecchiati ciò fare e obedire a li comandamenti del detto comuno e di questo essare in concordia et non discordare ill'uno dall'altro...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 208.29: Hannibal vulendu significari di quantu odiu se discurdassiru intra di loru Cartagini et Ruma, ficatu lu pedi in terra et levatundi lu pulvu: «Jntandu - dis'issu - serà fini di guerra intra di loru, quandu l'una parti oy l'altra serà cussì reducta commu quillu pulvu».

[8] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 35, col. 1.18: Discordo, as, per discordare.

[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 4 rubr., pag. 10.17: Comu si discurdaru et parterusi li Normandi di Maniachi.

2 Essere di opinione diversa (rispetto a qno altro).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 40.2: né cci acordiamo con quelli che non credono che lla scienzia delle cittadi abbia bisogno d'eloquenzia, e molto ne discordiamo da coloro che pensano ch'ella del tutto si tegna in forza et in arte del parladore.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 29, pag. 451.12: «[[...]] Da te alla statua fatta in memoria del tuo antico non ha dissimilitudine altra se non che la sua testa è di marmo, e la tua vive». E in questo, con reverenza lo dico, mi discordo dal Poeta, ché la statua di marmo, di legno o di metallo rimasa per memoria d'alcuno valente uomo, si dissimiglia nello effetto molto dal malvagio discendente.

2.1 [Dir.] Esprimere un'opinione contraria (in una votazione, o nel prendere una decisione comune). Niuno discordante.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 312, vol. 1, pag. 525.4: Et se non sarà tale promessione o vero tale patto, che tanto iniqua o vero disonesta o vero iniquo o vero disonesto paresse a la podestà o vero al consolo del Piato et al giudice et assessore del comune di Siena, et al camarlèngo et IIII, che non paia da oservare, tutti in ciò concordanti, et neuno di loro discordante...

[2] Stat. assis., 1329, pag. 179.21: Lecte e publicate fuoro le predicte ordena(men)ta e constitutiune per me Barnabuccio de Felicciano notario en la generale congregatione d'essa fraterneta, e per gle huomene d'essa universale e generale congregatione d'essa fraterneta ella casa de l'oratorio d'essa fraterneta unanimamente e concordevelmente, [ni]uno de loro discordante...

[3] Stat. moden., 1335, cap. 31, pag. 392.1: Lecto e publicato fo lo sopradicto capitolo et ordinamento per Anthonio Galioto in lo pieno capitolo de la dicta compagnia, e fato e confermà, ordenato et aprovato per tuta la dicta compagnia neguno descordandose...

[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 66, par. 1, vol. 1, pag. 464.1: "[[...]] Egle forestiere etc.", e finissce: "niuno discordante", deggano procedere en la pecunia radomandare...

3 Pron. Estens. Presentare mancanza di identità con qsa altro quanto a un aspetto particolare; differenziarsi (in genere).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 99.19: Un genere, cioè pur iudiciale solamente, non puote essere, acciò che diliberamento e dimostramento non sono simili intra lloro e molto si discordano dal genere iudiciale...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 15, pag. 219.32: E cum ciò sia cosa che Venere e Marcurio sieno posti da li savi astrologi inimici e contrarii [[...]] fo convenevole ch'elli se descordàssaro in alcuna desposizione de· loro corpo...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 15, pag. 235.22: se le sentenze dei giudici si discordassero in alcuna cosa, e' converrebbe ch'ellino favellassero e sapesse ciascuno qual sentenza si dovesse tenere.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.89, vol. 2, pag. 579: «Perché conoschi», disse, «quella scuola / c'hai seguitata, e veggi sua dottrina / come può seguitar la mia parola; / e veggi vostra via da la divina / distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina».

3.1 [A proposito di un determinato argomento, con riferimento a fonti scritte].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 12, pag. 51.9: Dico che, sì come vedere si può che scrive Tulio in quello De Amicitia, non discordando dalla sentenza del Filosofo aperta nell'ottavo e nel nono dell'Etica, naturalmente la prossimitade e la bontade sono cagioni d'amore generative...

3.2 Pron. Non basarsi sugli stessi principi rispetto a qsa altro; essere incoerente.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 140.13: il buono parliere [[...]] s'elli pensasse in prima pur quella che prima sia da dire e non pensasse ch'elli dovesse dire poi, senza fallo il suo cominciamento si discorderebbe dal mezzo et il mezzo dalla fine.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 6: La sapientia [[...]] fa che catuno viva a sua legge et che la vita no(n) si disscordi dala ragione...

3.3 Essere presente in quantità non proporzionata a qsa altro.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 26, pag. 118.9: Enterviene a le fiate ke, per alcuno cibo preso, ke l'omore innel quale se converte più el cibo receve tanto vigore (et) alteratione ke soprastae a li altri (et) discordase da essi...

4 Emettere suoni simultanei non armonizzati.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 22, cap. 5, par. 8, pag. 361.2: De' peccati che paiono piccoli si dee l'uomo diligentemente guardare, siccome nel suono delle corde o del fiato, avvegnaché poco discordino, lo buono maestro se n'accorge...

[2] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 207.17: tutti questi uccelli insiememente cantavano a una boce e non si discordando con una bella boce a modo di garzoni giovani buoni cantatori...

[u.r. 19.01.2009]