0.1 descordada, descordae, descordai, discordata.
0.2 V. discordare.
0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.
0.4 In testi tosc.: Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Animato da intenzioni diverse rispetto a qno altro (anche arrivando ad essergli apertamente ostile). 2 Non conforme a principi di armonia (una figura).
0.8 Francesco Sestito 24.11.2005.
1 Animato da intenzioni diverse rispetto a qno altro (anche arrivando ad essergli apertamente ostile).
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.11, pag. 521: vi desputanza e gran remor / de doe persone descordae / e de diverse voluntae, / chi intr'una casa stavan / ma inter lor se contrastavan.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.183, pag. 527: ché tropo me par gran fala[r] / entr'un albego inseme sta[r] / e eser descordai de cor, / semper aver tenzon e dor.
- Fig.
[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 139-148, pag. 202, col. 1.3: E però dixe Carlo: 'se la natura trova la fortuna del mundo descordada, síe ella non fa bona prova'.
2 Non conforme a principi di armonia (una figura).
[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 208.4: E questa forma che stae nel cielo, che è facta a modo di focholare è simigliante a li migliori, però che egli è bene lavorato e bello, e non par che stia come cosa discordata né vota, anzi pare che sia sopra lui cosa che arde molto forte e che getta molto gran fiamma.