0.1 doce, docendo, doco, docto, dotto.
0.2 DEI s.v. docere (lat. docere).
0.3 Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Boccaccio, Ameto, 1341-42.
In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Paola Picecchi 03.11.2005.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), Proemio.25, vol. 1, pag. 8: E pongan cur' a l'ordin e tractati, / [ché] doçi parti sono / in questo suo bel trono: / la prima che' noviçi / doce schivar li viçi / e la seconda in le vertù intrare...
[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 6.33, pag. 37: Cessato de parlar a Simon disse: / "Intendi ad ora quel che qui te doco"...
[3] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 29, vol. 7, pag. 506.2: E non saranno più alla casa d'Israel per fidanza, docendo la iniquità, acciò che fuggano, ed elli li sèguitino; e sapranno ch'io sono lo Signore Iddio.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 16.36, pag. 721: e bench'io senta il raggio tuo, che coce / me, per la forza degli occhi di quella / ch'alla tua via rozzissimo mi doce, / son io disposto sempre la tua stella / come duce seguir, fermo sperando / a buon porto venir, guidandomi ella.
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 52.11: Ma quel Iuda falçço chi fo innance cha Polo chiamao da Yesu Cristo e fachio so' apostol, a chi fon donae semegliante gracie con tuti gli altri apostoli e chi fo docto da quel bon maistro chi ghe mostrò la filosofia celestial e vraxa sapientia...
[u.r. 21.09.2009]