CONVENIENTE (1) agg./s.m.

0.1 comvenienti, convegnente, convenante, convenanti, convenente, convenenti, conveniente, convenïente, convenienti, convenientissime, convenientissimo, cunvenienti, cunvenientissimu.

0.2 V. convenire.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Stat. pis., 1330 (2).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Stat. cass., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Detto di un evento, di un fatto:] che accade, che ha svolgimento. 2 Adatto a qno o qsa, che serve perfettamente a uno scopo, che adempie propriamente o proficuamente al proprio compito. 2.1 Conforme alle leggi o a un regolamento. 2.2 Che risponde a principi etici, a criteri di equità, alle norme dei buoni costumi; opportuno, decente. 2.3 Rispondente a criteri di proporzione e armonia formali. 2.4 [Con valore fondamentale di adeguatezza, conformità:] che presenta elementi di affinità o di complementarità con qsa altro. 3 Sost. La situazione in cui ci si trova (lo stato di salute fisica nell'es.). 3.1 Evento di cui qno è protagonista, ciò che càpita a qno. 4 [Dir.] Sost. Ciò che, secondo la legge, è di stretta competenza di una persona (fisica o giuridica). 4.1. Sost. Vantaggio che si può trarre da uno stato di cose o da un'azione intrapresa, interesse.

0.8 Zeno Verlato 20.10.2005.

1 [Detto di un evento, di un fatto:] che accade, che ha svolgimento.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 435, pag. 380, col. 1: Convenente m'è statu / com'è prophetatu...

2 Adatto a qno o qsa, che serve perfettamente a uno scopo, che adempie propriamente o proficuamente al proprio compito.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 13, pag. 215.14: che 'l sole collo suo calore continuamente leva sù li vapori da l'acqua e da la terra, e fa l'aere vaporoso e grosso; e quando più e quando meno, secondo ch'elli pò coll'aiutorio de l'altre stelle convenienti a ciò.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 2, cap. 1, pag. 84.13: Ogni cosa adimanda locho simile alla sua natura conveniente, le cose leve in suso e lle gravi in giuso e in fondo...

[3] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 328, pag. 572: Capone, si è giovene e grasso giustamente, / de gallina no discrepa de bontate niente; / ei cibo de lo homo che vive quetamente; / a quillo che se exercita nonn è ben convenente...

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 77.9: e però conviene che sia di buono ferro e bene affilato, e le cose convenienti all'ultimo fine a che ssi dee usare.

[5] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 14, pag. 133.2: Ché li Pittagorici dissero che 'l Sole alcuna fiata errò nella sua via e, passando per altre parti non convenienti allo suo fervore, arse lo luogo per lo quale passò...

[6] Stat. pis., 1330 (2), cap. 168, pag. 636.16: et quelli che non fusseno obbedienti, dare in iscritti al Capitano del populo, ad ciò che di conveniente pena siano puniti.

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 293.18: Ora tratta della convenienza del nome: li nomi debbono essere convenienti alle cose...

[8] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 130.24: Li suoi vestimenti sempre onestissimi furono, e l'abito conveniente alla maturità...

[9] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 3, par. 10, pag. 140.29: A queste cose perseguendo appartiene od è convenante d'amenare alqune arghomentazioni come politicies...

[10] Stat. fior., a. 1364, cap. 3, pag. 61.28: proporre proposte convenienti, e che si vegano convenire per utilità della detta arte...

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 23, vol. 1, pag. 153.3: Item, si lu sacrificiu debitu et cunvenienti a Deu esti...

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 67.9: Medea nascosamente e con parole multo avisate disse a Iasone che, commo vedeva l'ora tarda e convenente, le devesse andare a parlare securamente a la camara.

[13] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 35, pag. 162.14: Ene una altra forma de frino utele alli cavalli scaglionati [[...]]. Ene d'acte(n)de(re) ch(e) la brevitate voi la grandeçça dellu circulo et della se(r)ra, la denota reflexione co llungnança voi brevitate conveniente in dello affrenare lu cavallo no(n) pocu op(er)a; et p(er)ciò sop(ra) questo ène diligentia d'aiungne(re).

2.1 Conforme alle leggi o a un regolamento.

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 97, par. 53, vol. 1, pag. 326.25: Le quagle certamente scriture tucte el giudece denante dal quale serà la quistione sia tenuto restituire fare a quegnunche êllo termene convenente overo conpetente, a petitione del domandante...

[2] Stat. cass., XIV, pag. 109.18: Similiter, qui in itinere directi sunt, non eos pretereant hore constitute [[...]] . Ly fratri li quali multo de rase del monastero sono i(n) labore, voy sianu i(n) via, et no(n) potenu venire ad la ecclesia la hora (con)veniente...

2.2 Che risponde a principi etici, a criteri di equità, alle norme dei buoni costumi; opportuno, decente.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 29.9, pag. 109: Vostro socorso sia sanza fallanza, / a ciò che de lo mal far sia dottanza, / ché non periscan li bon' per li rei. / Lo biasmo date com'è convene[nte]...

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 39, pag. 111.5: ben è raxone e conven[en]te ke l'omo, a cui è dato senno e discretione et intendimento de cognoscere [lo bene dal male, dibia maiormente cognoscere] quel signore per lo quale e·lla soa grandeça e so honor tuto spera ad avere...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 586.38: E però in questo profondo, sì come in convenente seggia, e co[n] sì acerbo giudicio di Dio è tormentato...

[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 55, par. 1, vol. 1, pag. 222.14: esse cose se vendano per giusto e convenente preço...

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 69.4: Piacciano le net[t]eze e siano li corpi fuscati per lo campo e sia lo vestire convegnente e senza lordura.

[6] Doc. fior., 1311-50, 108 [1350], pag. 692.5: Forma d'ambasciata la quale, per parte del Comune di Firenze [[...]] referirano gli 'nfrascripti Ambasciadori del Comune di Firenze a'... Regimenti et Comune di Volterra. Prima, premesse convenienti salute, dicano i decti Ambasciadori quanto il Comune di Firenze e' suoi Reggimenti furono crucciosi della novità...

[7] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 5, pag. 95.30: Gaudio si è uno spargimento dell'animo per comprendimento di cosa convegnente e dilettevole.

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, conclusione, pag. 717.14: sì come in fare alcuna volta dire alle donne e molto spesso ascoltare cose non assai convenienti né a dire né a ascoltare a oneste donne.

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 16, par. 2, vol. 2, pag. 32.4: Set nè kistu era cunvenienti testimoniu a dapnari a morti un omu...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 84.5: lo signore re Priamo ave speranza, ove la vostra cortesia se inclinerà a volerela rendere, ancora de la dare in matrimonio a convenente marito...

[11] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 198, pag. 506.11: se tu vedessi modo di pigliare questi duecento fiorini, e farmi per amore di messer Domeneddio quella parte di guadagno che ti paia convenente per sostenere e me e' miei figliuoli...

- Che segue le regole proprie di un'arte.

[12] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.150, pag. 390: Se buon pregi vole aver Oriere, / Conven ch'e'sia di sotil canoscenza / D'auro e d'argento e pietre; a che vaglienza / Ànno lo corso, saver li è mestiere. / Su' pregio è in pulito lavorare / A quella forma e lega convenenti; / Nè per falsía non rame auri o 'nargenti...

2.3 Rispondente a criteri di proporzione e armonia formali.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.136, pag. 259: Ché, circondando la citae / e per carrogi e per contrae, / àn visto torre e casamenti / tropo beli, convenenti...

2.3.1 [Rif. a uno scritto:] adeguato per tono e per contenuti alla materia trattata.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 2, pag. 57.2: In questo secondo canto lo nostro autore pone la invocazione sua conveniente a questa opera...

2.4 [Con valore fondamentale di adeguatezza, conformità:] che presenta elementi di affinità o di complementarità con qsa altro.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 26, pag. 117.10: Colera ène humore c'àne qualità conveniente col foco, k'ène elemento, con la state, k'è tempo, con la pueritia, k'è etate. Tutte quatro queste cose sono callide (et) secche.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 7, pag. 203.11: Le cose da' prigioni trovate e nelle lettere scritte da M. Valerio Messalla erano a queste quasi convenienti.

- Coincidente, che collima.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 82, pag. 300.15: De' quali tempi alcuno non è conveniente co' tempi d'Enea: e perciò non credo che mai Enea la vedesse.

3 Sost. La situazione in cui ci si trova (lo stato di salute fisica nell'es.).

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 129.25: e poxo che gli havevan intexo la voluntae del so' spiritual pare e sapuo del so' bon stao e convenente, hi se butavan tuti in oration e regratiavan dolcemente Criste...

3.1 Evento di cui qno è protagonista, ciò che càpita a qno.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 8, pag. 61.31: A cui Guiglielmo, udendo il suo mal conveniente parlare, rispose...

4 [Dir.] Sost. Ciò che, secondo la legge, è di stretta competenza di una persona (fisica o giuridica).

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 55, par. 1, vol. 2, pag. 402.9: El capetanio e glie priore e rectore de l'arte tucte siano tenute rechiedere e rechiedere fare tucte gli arfete del contado de Peroscia, glie quaglie convenente vederonno d'alcun'arte, acioké ciascuno de la sua arte costrenga sé con l'altre en liança de sua arte...

4.1 Sost. Vantaggio che si può trarre da uno stato di cose o da un'azione intrapresa, interesse.

[1] Guittone, Manuale (ed. Avalle), a. 1294 (tosc.), 14 [V 419].8, pag. 177: ché, se tutto la donna àve rasgione / e volglia di tenerllo a benevolente, / si vergongna dir «ssì», se la quistione / l'è posta, per lo propio convenente.

[u.r. 28.05.2009]