CONVERSIONE s.f.

0.1 conversion, conversione, conversïone, conversium, cunversioni, cunversiuni.

0.2 Lat. conversio, conversionem (DELI 2 s.v. convertire).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Dante, Commedia, a. 1321; Stat. sang., 1334; Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. vicent., 1348; Iscr. S. Maria Carità , 1348 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. perug., 1342; Stat. cass., XIV.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. conversione di san Paolo 3.1.1.

0.7 1 Mutamento di direzione di un movimento in senso opposto a quello già intrapreso; l'iniziare da capo un percorso portato a termine. 1.1 [Rif. all'attività spirituale o dell'intelletto:] concentrazione dell'attenzione e dell'interesse su un diverso e preciso oggetto, mutamento di indirizzo. 2 Trasformazione di qno o qsa in qno o qsa altro (per cause soprannaturali), metamorfosi. 2.1 Mutamento dello stato fisico di una materia (per cause naturali). 2.2 [Rif. alla condizione dell'anima]. 3 Mutamento interiore di chi, da una vita contraria ai valori cristiani, si rivolge, attraverso l'espiazione dei peccati, a una vita pia e virtuosa. 3.1 Il passare da una religione a un'altra (part. alla religione cristiana). 4 Impiego di denaro in beni stabili, investimento. 5 Luogo di residenza (di un animale), covile.

0.8 Zeno Verlato 12.10.2005.

1 Mutamento di direzione di un movimento in senso opposto a quello già intrapreso; l'iniziare da capo un percorso portato a termine.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 68, pag. 486.22: Atropòs è detta ab «a», quod est «sine», e «tropos», quod est «conversio», cioè «senza conversione», per ciò che ogni cosa, la quale nasce, incontanente che ella è pervenuta al termine postole, è di necessità che ella caggia nelle mani della morte, dalla quale per opera naturale niuna conversione è indietro.

1.1 [Rif. all'attività spirituale o dell'intelletto:] concentrazione dell'attenzione e dell'interesse su un diverso e preciso oggetto, mutamento di indirizzo.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 7, pag. 129.5: la conversione forte (et) repente sopra la cosa ymaginata da lei...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 20, cap. 2, par. 3, pag. 420.24: E dicie Agostino, che «L' orazione si è una conversione di mente in Dio per pio e umile disiderio».

2 Trasformazione di qno o qsa in qno o qsa altro (per cause soprannaturali), metamorfosi.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 254.17: questa più palesa suo nome, e sua conversione di femmina in sasso.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 3, vol. 1, pag. 105.19: Eu su multu certu ki Deu di acqua poti fari vinu, di virga serpenti, et tucti li autri cunversioni li quali nui ligimu in profecia et filosofia et in poetica oy in nigromancia.

2.1 Mutamento dello stato fisico di una materia (per cause naturali).

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 9, ch., pag. 238.11: E sono quelle gocciole calde al toccare; e la nuvola ond'escono non riceve freddo se non ad conversione in acqua, e non a congelatione.

2.1.1 [Rif. a un alimento:] trasformazione (dovuta al processo digestivo).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, proemio, pag. 429.33: corpo solo, il quale per alimento riceva acrescimento, e per difetto d' alimento, o di conversione d' alimento pate diminuzione...

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 30, pag. 213.11: Non può avere il cibo buona conversione a l'umido radicale domane, com'egli ha oggi.

2.2 [Rif. alla condizione dell'anima].

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 20, pag. 57.36: e se noi guarderemo al senso morale, vedremo esserci mostrata la conversione dell' anima nostra dal pianto e dalla miseria del peccato allo stato della grazia...

3 Mutamento interiore di chi, da una vita contraria ai valori cristiani, si rivolge, attraverso l'espiazione dei peccati, a una vita pia e virtuosa.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.7, pag. 244: nel principio de tua conversione: / palazo en artificio vidisti en vesione, / piena la mascione de scuta cruciate...

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 80, pag. 326: Con queste arme sanctisscime ç'è un'arma pretïosa / ke à nom la Oratïone: / lu sanctu Dessideriu, la Activa obsequïosa / e la Contemplatione, / ferma Perseveranç[i]a, Gelosia gratïosa, / Confessu de raione, / santa Mansüetudine e vita luminosa / de bona Conversione...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 17, pag. 144.32: Unde apertamente è mostrato della ciechità et della conversione del peccatore et della remissione del peccatore et de l'exaltamento del peccatore.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 136.13: Per questo Lucia, come è detto, si dice prendere la grazia di Dio illuminante il peccatore alla conversione...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 39, pag. 293.7: Li santi orano per gl' inimici a quel tempo, nel quale li possono convertire a penitenza fruttuosa, e per questa conversione salvare...

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 17.9: nonn è abreviato il furore di Dio [[...]], ma molto si compiace nella sua misericordia, e però lavora sostenendo, per ritrarre i peccatori a conversione e penitenzia...

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 1, par. 4, vol. 1, pag. 69.6: Maria Magdalena unsi li pedi di lu signuri dui volti, in lu principiu di la sua cunversioni et in kistu locu, quandu Cristu vinia a la sua passioni.

[8] Stat. cass., XIV, pag. 127.30: q(ua)n(do) lu novicio ène de r(e)cip(er)e, dintra la ecclesia p(ro)mitta davante de tutti de la soa stabilitate, et la (con)v(er)sione de costumy soy et la obediencia devante Dio et li soy sancti...

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 273.27: Li santi oran per li inimixi a quelo tempo, in lo qua e li pùm convertì' a far penitencia frutuosa e per questa conversium sarvà'.

3.1 Il passare da una religione a un'altra (part. alla religione cristiana).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.116, vol. 1, pag. 326: Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, / non la tua conversion, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre!

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 19, 106-120, pag. 487, col. 1.11: ma la dota che 'l ditto Costantino li fe' si fo madre de tanto male, no perché la conversione de Costantino fosse rea...

[3] Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.), Purg. c. 22, pag. 369.2: e qui narra Stazio sua purgazione e sua conversione a la cristiana fede.

3.1.1 [Relig.] Locuz. nom. Conversione di san Paolo: festa religiosa che commemora tale evento.

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Elenco feste, pag. 311.9: La Conversione di sancto Paulo, XXV dì.

[2] Stat. sang., 1334, 30, pag. 103.9: Del mese di gennaio: [[...]] a dì XXV la conversionedi Santo Pagolo...

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 45, par. 1, vol. 2, pag. 83.5: en la festa deglie sancte Ennocente, en la Circoncisione del Segnore, en la Epifania del Segnore, en la conversione de sancto Paolo apostolo...

[4] Stat. vicent., 1348, pag. 17.5: La festa della conversion de sancto Paulo.

[5] Iscr. S. Maria Carità , 1348 (venez.), pag. 93.17: In l' ano de la incarnacion del nostro signor miser Ie(su)m Cr(ist)o MCCCXLVII a dì XXV de çener, lo dì de la co(n)versio(n) d(e) s(en) Polo cerca ora d(e) bespero fo gran taramoto i(n) Veniexia...

4 Impiego di denaro in beni stabili, investimento.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 10, vol. 1, pag. 55.11: Imperciò che molti cittadini di Siena sotto coperta d'alcuna parte [[...]], la quale offaro o vero offersero de' beni sui ad alcuno spedale [[...]], altri beni tutti apo se ritenuti, si sforzano sottraere le fationi et le prestanze dovute al comune di Siena [[...]]; volendo a cotante fraudi [[...]] contrastare, statuimo [[...]] che non si servi immunità a neuno cotale luogo o vero persona sotto coperta d'alcuna conversione per beni alcuni, se non per quelli beni solamente, e' quali veramente per piena ragione [[...]], ad essi luoghi sono dati...

5 Luogo di residenza (di un animale), covile.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 60.5, pag. 860: La salamandra tanto è venenosa / ke ·lli poma de li albori invenena / là ove sale, sì è nequitosa / e de mortalissimi omori plena. / Süa conversïone è dubitosa: / ov' à demora, dà tormenti e pena.

[u.r. 23.11.2020]