CONVÌNCERE (1) v.

0.1 chonvenseno, convence, convençea, convençer, convenciarà , convénciare, convengia, convensero, conventa, convénta, conventi, convénti, convento, convénto, convenze, convinca, convince, convincea, convincendo, convincendola, convincendoli, convincerà , convincere, convinceresti, convincerli, convincerlo, convincerò, convincerono, convincesse, convinciere, convincirai, convinçirai, convincti, convincto, convinczuti, convinse, convinselli, convinselo, convinsero, convinsi, convinta, convinti, convinto, convintu, cunvinta.

0.2 Lat. convincere (DELI 2 s.v. convincere).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1298; Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Stat. fior., c. 1324.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. convincere a punto di ragione 1.1; convincere a ragione 2; provare e convincere 1.

0.7 1 [Ret.] Superare un avversario in una disputa filosofica o dottrinale (quaestio disputata) mediante la bontà delle proprie argomentazioni, confutare. 1.1 Indurre qno a formarsi un'idea o un'intenzione (gen. nuova o diversa da una precedente). 1.2 Attrarre, cattivare a sé la simpatia o l'appoggio di qno. 1.3 Mostrarsi ostile, combattere qno. 2 [Dir.] Dimostrare e far ammettere a qno la propria colpa, mediante la produzione di prove o testimonianze, trovare colpevole (in una fase del processo che anticipa e rende necessaria la confessione) (anche in senso non tecnico). 2.1 [Dir.] Riconoscere o far riconoscere una posizione debitoria (in modo che essa sia confessata). 3 Sottomettere qno con la violenza, sopraffare. 3.1 [Rif. a un sentimento]. 4 Ricavare, evincere un argomento da un contesto.

0.8 Zeno Verlato 15.12.2005.

1 [Ret.] Superare un avversario in una disputa filosofica o dottrinale (quaestio disputata) mediante la bontà delle proprie argomentazioni, confutare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De peccatore cum Virgine, 128, pag. 53: Da quest töe parolle defend no me porria, / Convengia sont per forza, zo ke tu voi sí sia...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 1: Al savio magiorme(n)te si co(n)viene di tacere p(er) séi che parlare co(n)tra séi, p(er)ò che nesuno tace(n)do, molti parlando abbiamo veduti essere co(n)vinti.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 2, pag. 270.12: E questo modo tenne lo maestro dell'umana ragione, Aristotile, che sempre prima combatteo colli avversari della veritade e poi, quelli convinti, la veritade mostroe.

[4] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 727, pag. 281: e s' argumenti de filosofi a me vegnisen a men, / maistri e filosofi nu sì asae aven, / sì ke per viva raxon gi te convin[ce]rono...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.352, pag. 139: Lo re chi lantor veiva / che defender no se poeva, / ocultamenti fé venir / cinquanta maistri sotir / de scientia e dotrina, / per desputar con la fantina; / e, se convence la porràn, / gran don aver deveràn.

[6] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 31, par. 9.28, pag. 197: Singniore exciellentissimo, ben veggio, / Che molto è alta vostra sapienza, / E che, se pur vorete andar d' attorno, / Piccola fia la vittoria vostra, / Poter convinciere con sottil quistioni / Una piccola anciella delle vostre.

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1967, pag. 101: Mo da-me tal senno e memoria, / Ch'io sia trovà tal chanpion / Contra lo nemigo felon, / Ched el no me possa convençer / Ne in llo poço fernal spençer...

[8] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 16, pag. 140.32: E dipo alquanti giorni poi che i filosafi predetti erano stati da lui convinti...

- [Rif. all'azione di una singola argomentazione].

[9] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 3, pag. 274.11: E perché meglio si veggia poi la vertude della veritade, che ogni autoritade convince, ragionare intendo quanto l'una e l'altra di queste ragioni aiutatrice e possente è.

[10] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 1.730, pag. 172: Or pensa, Dante, se prova nessuna / Si puo' più fare che questa convinca.

- Fras. Provare e convincere: dimostrare argomentatamente.

[11] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 13, par. 3, pag. 71.21: Queste cose dunque sopposate come verità manifesta, leggiere cosa è a dibuttare le instanze per le quali alquni si sforzerebbono a provare e convinciere ch'ella, l'azione della leggie, cioè a ddire l'instituzione, non apartiene punto all'università de' cittadini...

1.1 Indurre qno a formarsi un'idea o un'intenzione (gen. nuova o diversa da una precedente).

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 201.6: De ciò, temenno della soa perzona, tornao a reto, iessìo la porta. La mente razionale lo abannonao, fu smarrito. Lo amore dello figlio lo convenze.

[2] Stat. cass., XIV, pag. 42.22: Eciam <iamay no(n) passa> dicende le laude voy la vespera aliqua fiate no(n) sia lassata che i(n) ultimo de lu officio no(n) sia dicta p(er) ordena la oracione d(omi)nica de lu p(ri)ore per ly spiny de li vicii, li quale solen nasc(er)e i(n)ter li frati, czò che seane convinczuti p(er) la p(ro)missione de la oracione p(er) la quale dicen: «dimitte nobis sicut» etc., idest: «p(er)done a noy li peccati nostri»...

- Fras. Convincere a punto di ragione.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 36.24, pag. 89: Quest' è colei che temperanza pone, / E raffrena la carne dolorosa, / Convincendolaa punto di ragione.

1.2 Attrarre, cattivare a sé la simpatia o l'appoggio di qno.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 182.17: Questo quelli che aveva conventi, siando stadi in contra da lui, ello li lagava quel medesma familiaritade, la quali inanti aveva abiudo, remagnando...

1.3 Mostrarsi ostile, combattere qno.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 43.22, pag. 153: Adunqua dici om prode / chi d'amor non s'alassa, / e serve umilemente / chi 'n segnoria lo tene. / Di nullo bene è prode / chi lo convince e lassa...

2 [Dir.] Dimostrare e far ammettere a qno la propria colpa, mediante la produzione di prove o testimonianze, trovare colpevole (in una fase del processo che anticipa e rende necessaria la confessione) (anche in senso non tecnico).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 231.9: imperzò che Grigolo papa, a peticion de l'imperador, né conventoconfesso scomunigare volse...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 42.33: acciò che sopra ciò per li uomini da esso errore convertiti a la fede, et anco per li altri e' quali li convensero d'eresia [[...]] palese testimonanza sia avuta.

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 49, pag. 76.9: proveduto e ordinato è, che qualunque de' popolari prodotto in testimone a provare malefìci commessi per li grandi contra popolari, negasse sè essere essuto al fatto, overo negasse di sapere il maleficio essere stato commesso, e poi sia convinto essere stato presente al maleficio, overo avere saputo il maleficio essere stato commesso, sia condannato...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 132.30: Eciandeu lu superiuri Cato multi volti citatu da li soy jnimici supra certi causi, ma nunca may convintu di alcunu peccatu...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 226.22: vale questa Fede a convincere, e a convertire gl' Infedeli, e peccatori.

[6] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 212, par. 5, vol. 2, pag. 286.19: e, se provato non sirà per testemonia overo per sua voce convinto, defendase per suo saramento.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 24, vol. 1, pag. 307.26: La quarta causa fu perch'egli fu trovato e convinto in più articoli di resia di fede...

[8] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 31, pag. 388.4: Come gli eretici sieno ostinati, ancora ne parla quel santo e dice d'alquanti che vide e convinse nel tempo suo: Arepto, ut dicitur, freno dentibus, tam misere quam libere impietatem non confessi sed professi sunt...

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 11, S. Tommaso Cont., vol. 1, pag. 138.14: E così il servidore fu compreso ne la bugia e fu convintoapertamente d'avere fatto furto.

- Dimostrare la natura di qno o qsa. Fras. Convincere a ragione.

[10] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 63, pag. 165.47: Ordiniamo, che nessuna persona che habiti in de la decta argentiera, nato in Sardigna, mascho o femina, non debbia essere servo overo ancilla, se in prima non fusse convinctoa rragione...

2.1 [Dir.] Riconoscere o far riconoscere una posizione debitoria (in modo che essa sia confessata).

[1] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 15, pag. 212.15: possa l'actore et sie licito a lui d'addimandare et di convénciare la maggiore somma et quantità per la confessione...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 41, pag. 259.19: Con gran pena metteva a contendere ad uno debito, quando uomo lo volesse negare; e colui, che convinto ne fusse, et innanzi l'avesse negato, era di suo onore disposto, e lo senatore di suo ordine, quando fusse trovato colpevole.

[3] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 39, pag. 357.4: che la persona conventa d'alcuno di quantità di XX soldi, o da inde in iù, non sia richiesta se non due volte per lo messo de l'Arte in due dì.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6b, cap. 1, vol. 2, pag. 538.17: pagaranno et sodisfaranno tutto quello in che fussero conventi o vero confessi o vero condannati al comune di Siena...

[5] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 25, pag. 22.10: E s' el dicto reo così confesso o convinto, ne' dicti termini non pagasse, sia contra di lui per vigore del dicto comandamento, a petitione dell' actore pronuntiata tenuta del debito confessato o convinto de le spese legitime, cioè nel doppio de la quantità...

[6] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 102.15: La qual decima el chamarlengho faccia restituire all'actore per legame di saramento per lo convento che confessasse el debito overo che negasse se convento fusse.

3 Sottomettere qno con la violenza, sopraffare.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 8, S. Stefano, vol. 1, pag. 100.16: Abbiendone astio gli giuderi, disideravano di soperchiarlo e di convincerlo...

3.1 [Rif. a un sentimento].

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 75.23: poy ki Dido si vidi in lu sopnu lassari sula da lu crudili Eneas, cunvinta di unu inextimabili [duluri], cunchippi brevimenti la furia...

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388] 158.1.6: e se 'l mio dir te par che sia sboccato, / pensa che gran dolor or mi convince, / per le malvasie e maladette cince / che m'èno intorno...

4 Ricavare, evincere un argomento da un contesto.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 15, par. 4, pag. 293.4: E però molto è a maravilglare perché contendono alquno pertinaciemente diciendo, meno tuttavia ragionevolemente, il vescovo de' romani più delli altri preti largha possanza avere delle chiavi, come questo dalla santa scrittura non possa essere convinto, ma ppiù l'opposito.

[u.r. 23.11.2020]