DISPETTOSAMENTE avv.

0.1 despectosamente, dispettosamente.

0.2 Da dispettoso.

0.3 Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Con disprezzo e discredito. 1.1 [Rif. al tono e al contenuto di un discorso:] in maniera stizzosa e con intenti provocatori. 2 Con indignazione e contrarietà. 3 Con riluttanza, malvolentieri. 4 Con rammarico e sofferenza.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 21.11.2005.

1 Con disprezzo e discredito.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 58.15: Messer, diss'ella, l'amico della tua moglie è stato quà entro tutta notte, e nonn'è fuor che poco che si partì, perch'io il vidi passare quinci. E quand'egli udì ciò, egli riguardò la moglie dispettosamente...

1.1 [Rif. al tono e al contenuto di un discorso:] in maniera stizzosa e con intenti provocatori.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 53, vol. 1, pag. 346.25: e domandogli che città era tra' Cristiani quella Florenza che faceva i detti fiorini. Rispuosono i Pisani dispettosamente e per invidia, dicendo: «Sono nostri Arabi fra terra», che tanto viene a dire come nostri montanari.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, introduzione, pag. 261.24: dicono che io farei più saviamente a starmi con le Muse in Parnaso che con queste ciance mescolarmi tra voi. E son di quegli ancora che, più dispettosamente che saviamente parlando, hanno detto che io farei più discretamente a pensare donde io dovessi aver del pane che dietro a queste frasche andarmi pascendo di vento.

2 Con indignazione e contrarietà.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 159.31: e come Micol dispettosamente il guatava.

3 Con riluttanza, malvolentieri.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 58, vol. 1, pag. 215.5: Elli faceano tutte cose pigramente, e oziosamente, e dispettosamente, nè lasciavano per onta, nè per paura.

4 Con rammarico e sofferenza.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 207.32: E voltandose inver de lo muro plangevase e sospirava in core despectosamente azò che nullo se adonasse de li suoy doluri...