DISTENERE v.

0.1 destegne, destegnir, destegnire, destegnu', destegnù, destegnudi, destegnudo, destegnuo, destém, desten, destén, destene, destengna, destenire, desteniudho, destenuta, destenute, destenuto, destignando, destignirà , destignudo, distene, disteneano, distenere, distenesti, distenga, distengano, distengo, distenne, distenuta, distenuti, distenuto, disterrò, distiene, distiensi, distiniri, distinuti, distinuto.

0.2 DEI s.v. distenere (lat. distinere).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Stat. sen., 1298; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Dante da Maiano, XIII ex. (fior.); Stat. pist., 1313; Stat. pis., 1330 (2); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Mussato, a. 1329 (padov.); Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Tenere fermo in un luogo, impedire di allontanarsi o di muoversi, trattenere (anche fig.). 1.1 [Detto di persona:] tenere prigioniero (in prigione, o comunque nell'impossibilità di allontanarsi). 1.2 Ostacolare qno o qsa nell'adempimento di un'azione, trattenere (qno dal fare qsa). 2 Fig. Tenere occupato o concentrato. 3 Avere o trattenere in proprio possesso o presso di sé (anche fig.). 3.1 [Dir.] Trattenere in proprio possesso o presso di sé un bene. 4 [Con possibile valore privativo di dis-:] non sostenere. 4.1 Non opporsi (a qsa), concedere.

0.8 Elisa Guadagnini 14.11.2005.

1 Tenere fermo in un luogo, impedire di allontanarsi o di muoversi, trattenere (anche fig.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 16, pag. 277: De guarda al cor de l'homo ke vol ess benestrudho, / Lo cor de l'hom per forza no pò desteniudho.

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 13b.41, pag. 91: Prova vera vertù vertudïoza / cului c'aversità fermo destene, / per sua valensa, farne occultamento...

[3] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 13.7, pag. 42: O lasso me, che son preso ad inganno / sì come il pesce ch'è preso a la lenza, / [[...]] / simil son eo: d'uno amoroso affanno / vidi ver' me gicchita proferenza, / che mi distenne tutto al suo comanno, / sì c'oramai non saccio la partenza.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 20.15, pag. 202: chi l'ira no destém / tosto enderno se ne pente.

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 15.2: E ha lo lito saldo, lo quale non ritiene l'orme, e non distiene l'andamento.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 26, pag. 148.5: jllà su li animj de alcuni iusti, li quali si actardanu de esseri rechiputi jn chelu, ma su distinuti in alcuni autri maiuni...

[7] Mussato, a. 1329 (padov.), 7, pag. 140: Gli se segnaro temendo el signore / che l'alma spana for d'ogni ben spene / e che distana çò ch'el cor distene / Con man d'avaro pò par che divore.

[8] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 59, vol. 1, pag. 443.19: Fabio non lasciò l'altra roba toccare infino che i suoi compagni fossero venuti, dicendo, che li medesimi aveano presa Terracina, però ch'aveano distenuti gli altri Volsci che non potessero soccorrere alla città.

[9] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.20, pag. 106: Sol a queste parole gi çudei malastrù / sì èn caçù in terra tuti quasi perdù: / stagando un pocho d'ora, sì com' piaque a Iesù, / i s'èn levà in pei e sì l'àm destegnù. / Sì cum' fi prexo lo çervo da i chan quando l'è a la chaça, / che l'um ge rompe 'l pecto, l'altro ge speça la faça, / cussì fo facto a Cristo da quella çente paça...

1.1 [Detto di persona:] tenere prigioniero (in prigione, o comunque nell'impossibilità di allontanarsi).

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 24, pag. 75.8: Ell'è vero k'el è sonato e dito in la nostra terra ke voi aviti preso e distinuto uno malefatore lo quale, per maleficio k'el aveva commesso in nostra terra, se partìo de quella.

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 611, pag. 277: Comanda a gi serventi ki sun lì en presentia / ked i la guarden bene cun grande diligentia, / suso lo palaxio la deben destegnire, / en nexuna guisa no se possa partire.

[3] Stat. pist., 1313, cap. 41, pag. 199.8: proveduto e ordinato si è ke nulla p(er)sona [[...]] possa, overo debbia essere preso, overo distenuto in persona, overo in avere, p(er) alcuno officiale della città di Pistoia nella cappella del beato messere Santo Jacopo p(er) casgione d'alcuno debito; e se fosse preso, overo distenuto, che li oficiali siano tenuti di farlo lasciare e ponere in della p(ri)ma libertà...

[4] Stat. pis., 1330 (2), cap. 144, pag. 599.29: et sopra queste cose abbizogni per auctorità del nostro consiglio di provedere: se consigliate et piace ad voi che l'exactione della dicta pecunia non si faccia [[...]] da messi u da marrabesi, u da alcuno di loro, che da quinci innanti intrasseno u fusseno distenuti in della dicta carcere...

[5] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 216, par. 3, vol. 2, pag. 292.15: E possano da ciascuno essere prese, destenute e bactute e en la força del comuno de Peroscia menate.

[6] Stat. fior., 1355, pag. 564.12: overo essere assenti, sicondo gli ordinamenti, i quali dispongono d'essa absentia, overo fosse distenuto ne le pregioni del Comune...

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 37, pag. 667.16: Chi destignirà alcuno in privata pregione oltra tri dì, sia punito della pena della lege...

[8] Stat. venez., 1366, cap. 123, pag. 56.28: E s'elli no avesse possession o aver che bastasse, sia destegnudo infina tanto k'ello satisfarà...

1.2 Ostacolare qno o qsa nell'adempimento di un'azione, trattenere (qno dal fare qsa).

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 175, pag. 606: encontra la morte non è defendimento: / [[...]] palasïo ni torre né nigun bastimento / né roca ni castel, clave ni fermamento / no la pò destegnir q'ela no saia dentro, / q'ela va molto tosto, plui qe no cór lo vento.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 693, pag. 26: La mosca sul temon ni 'l pliga ni 'l desten / Ke 'l carr no vadha inanze per quel ni plu ni men.

1.2.1 Estens. Tenere in uno stato di costrizione.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 8.8, pag. 114: Vostr'amor, che m'à priso / a lo core tanto coralemente, / mi distringe e distene / la voglia e la spene / e donami martiri...

2 Fig. Tenere occupato o concentrato.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 20, vol. 2, pag. 28.34: Due sentenze disteneano il senato...

- [Detto dell'animo, della mente].

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 8, par. 26, pag. 187.17: Di quelle cose, che l'uomo si vuole ricordare, pigli alcune convenevoli simiglianze, ma non al tutto usate, imperocché delle cose disusate noi più ci maravigliamo, e così l'animo più forte n'è distenuto.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 164.12: Ma io disterrò gli animi con dolce novitade.

[4] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 442.26: dà alla vota mente qualche lavorio per lo quale vi sia distenuta...

3 Avere o trattenere in proprio possesso o presso di sé (anche fig.).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 125.5, pag. 201: Ma 'l fino amore tanto mi distene, / ch'aggio inver quella, in cui tegno speranza, / ch'eo porto in pace ciò, che m'addivene, / e di penar non faccio dimostranza...

3.1 [Dir.] Trattenere in proprio possesso o presso di sé un bene.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 28, pag. 277.14: E se così non fusse observato, i signori sieno tenuti di tóllare a colui o vero ad alcuno che contra facesse, et ellino sieno tenuti di pagare, X soldi di denari, se la cosa distenuta valesse XX soldi, o da XX soldi in giù...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 320.24: E che se caso venisse che vegnendo il detto grano tutto o parte dell'uno o da più de' sopradetti luoghi, e se fusse destenuto per alcuno signore o vero comune o vero per altre gente [[...]], quella cotale quantitade s'intenda alla volontade del venditore abbattare della somma venduta...

4 [Con possibile valore privativo di dis-:] non sostenere.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 13, par. 25, pag. 258.8: E cche lle chose triste sostenere in questo secolo e di dilettevole distenere per Giesù Cristo sia meritorio e consilglia, appare avidentemente Matteo 5 e 19 e lLucha 6... || Cfr. Defensor pacis, 2, 13, 25: «a delectabilibus abstinere».

4.1 Non opporsi (a qsa), concedere.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 12.1493, pag. 218: Or, sia l'uomo gentil, com'io distengo / Volendo queste sette contentare: / Gentil di sangue figliuol d'uomo tengo.

4.1.1 Pron. Concedersi (di fare).

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 37, pag. 276.29: Li homigni de questa terra conosceno la lor natura e lor conditiom meio che nexuno altro da luntana parte e credense bem savere quelo ch'è convinivele e sustinevele da fare. E çò pensando ànon facte so' leçe, segondo loro afare e lor conditiom; le qua' leçe chiunqua vene a riçimento de questa terra iura d'oservare e plù no se destengna che so iuramento contegna.

[u.r. 03.05.2009]