EBRÈA s.f.

0.1 ebrea, ebree.

0.2 Da ebreo.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Donna appartenente al popolo di Israele.

0.8 Elisa Guadagnini 01.12.2005.

1 Donna appartenente al popolo di Israele.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 32.17, vol. 3, pag. 527: E dal settimo grado in giù, sì come / infino ad esso, succedono Ebree, / dirimendo del fior tutte le chiome...

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 704.20: Ebree, cioè Giudee...

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 251, vol. 2, pag. 199.12: e tutti gli Ebrei e Ebree s'inchinavano, e facevano grande riverenza a quello tabernacolo.

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 24, pag. 90.20: e la terza si fue questa ebrea.

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 2, pag. 17.21: le ebree si sanno servire da loro, ed, innanzi che noi giugnamo da loro, ànno partorito.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 57, pag. 184.12: - Questi dee essere de' figliuoli delle Ebree.

[7] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Gdt 12, vol. 4, pag. 592.20: va, e persuadi a quella Ebrea, che di sua volontà la venga ad abitare meco.