DODDA s.f.

0.1 doda; f: dodda.

0.2 Etimo incerto: lat. mediev. duddus 'vicedominus' (Aug. Mancini) o dalla radice del linguaggio infantile dod- (Schiaffini) (Castellani, Una lettera, p. 496).

0.3 Lett. lucch., 1315: 1.1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 Locuz. e fras. dare a dodda 1.1.

0.7 1 Lo stesso che bālia. 1.1 Fras. Dare a dodda.

0.8 Francesca Faleri 05.01.2006.

1 Lo stesso che bālia.

[1] F Doc. lucch., 1320: It. ebbe Baciuccho per ricolliere li calsari della dodda [...] Item ebbe, che portoe la dodda per comprare vino... || Castellani, Una lettera, p. 496.

[2] F Iacopo di Coluccino Bonavia, 1347-1416 (lucch.), [1387]: Puosi a stare con Simone Rodolfini a tempo di sei mesi per dodda o vere per fante, et elli mi de dare per quello tempo di sei mesi fiorini dodici per fiorini due lo mese... || Pittino Calamari, p. 224.

1.1 Fras. Dare a dodda.

[1] Lett. lucch., 1315, pag. 486.17: Sappi che noi ave(m)mo tua lettora che coi(n)tava come io C[e]choro desse lo gharzone a doda.