DOTTA (2) s.f.

0.1 docha, docta, dota, dotta, dotte.

0.2 DEI s.v. dotta 2 (fr. dote).

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Palamedés pis., c. 1300; Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m.; Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. essere in dotta 2; fare dotta 1.1; rimettere le dotte 2; senza dotta 2.

0.7 1 Mancanza di sicurezza nella riuscita di qsa o relativamente ad una situazione negativa. Paura. 1.1 Locuz. verb. Fare dotta di qsa: tenere in considerazione, rispettare (qsa). 2 Difficoltà di comprendere o di decidere. 2.1 Questione dubbia.

0.8 Francesca Faleri 27.12.2005.

1 Mancanza di sicurezza nella riuscita di qsa o relativamente ad una situazione negativa. Paura.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 231.7, pag. 263: Cortes da corte accort'hai cortesanza, / sigur sigura siguri non sigurando, / dotta non dotti u' dotta t'è dottanza, / manda se mandi a che mandasti mando.

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 2.109, pag. 492: Tu me dicivi: «Non aver docta»; / ora me veio in mare ructa...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 16.6, pag. 32: Nel giardin me n'andai molto gichito / Per dotta di misfar a quel crudele...

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 24, pag. 31.24: la donzella avea già messo suo cuore in lui odiare, per ciò ch'ella avea paura tuttavia e dotta ch'elli no lla ucidesse...

[5] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la malignità , vol. 1, pag. 102.11: malignanti si è quando l'omo è sì perverso e sì diavo che ello no à docha de peccar...

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, pag. 268.28: Ma quando le montagne de Chiarentana senteno lo caldo, allora le neve se deliquano e cresce la dicta Brenta; e allora li Padoani hano gran dotta de la dicta Brenta.

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 113, pag. 122.31: Ma ello non fexe mai semblança che ello avesse dota de lié'.

[8] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 11, 42.5, pag. 147: e quando Giosafà, senz'aver dotta, / fu ben guarito del mal che lo svoglia, / el re mandò per lui, senza esser lento, / e cavalier donogli cinquecento...

1.1 Locuz. verb. Fare dotta di qsa: tenere in considerazione, rispettare (qsa).

[1] Morte di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 8.4, pag. 51: E sì gli disse: «Nobile Signore, / T[ristano] èe in çanbra con madonna Y[sotta]; / e sta co· llej in dilecto e in amore, / e di vostra corona e' non fa dotta

2 Difficoltà di comprendere o di decidere. Dubbio, incertezza.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 4, pag. 58.36: «La primaia dubitazione e dotta fa niun'altra cosa essere sì cchiara, sì aperta né ssì manifesta, come ch'elli conviene le leggi che ssono secondo diritto messe e stabolite essere singnore»...

- Locuz. verb. Essere in dotta: avere dubbi, non capire.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 3, pag. 8.16: Ciò [è] uno libretto ove tu troverai dentro sì grande maraviglia che neuno cuore mortale no 'l potrebe pensare, né già di nulla cosa no sarai in dotta che per questo libretto tu no ne siei adirizato...

- Locuz. avv. Senza dotta: certamente.

[3] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 71.6: «Vuj lì serì sença dota, se a Dio plaxe» ciò dixe miser Tristan.

- Fras. Rimettere le dotte: deporre ogni dubbio e rompere gli indugi.

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 88, terz. 46, vol. 4, pag. 148: e tenuto, che l' ebbe in sua podesta / alquanti dì, rimise poi le dotte, / e subito gli fe tagliar la testa...

2.1 Questione dubbia.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 1, par. 4, pag. 128.17: E della manifestazione di queste cose dipende la solta di più dotte a verità la fine che produciere noi cierchiamo dando entrata.

[u.r. 16.01.2020]