EBBREZZA s.f.

0.1 ebbreza, ebbrezza, ebbrezze, ebreça, ebreza, ebrezza, ebrezze.

0.2 Da ebbro.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Stat. lucch., XIV pm.; Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

0.7 1 Stato di chi eccede nel bere vino o altre sostanze alcoliche; vizio del bere. 1.1 Fig. Sentimento di esaltazione, di estasi.

0.8 Mara Marzullo 16.02.2006.

1 Stato di chi eccede nel bere vino o altre sostanze alcoliche; vizio del bere.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 25, pag. 93.8: Unde disse Salamone: che neuna cosa è privada colà ove regnia ebbreza.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 45.9, pag. 92: Sed i' difendo a ciaschedun l'ebrez[z]a, / Non vo' che 'l ber per ciò nes[s]un disami, / Se non se quello che la gente blez[z]a.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 27, vol. 4, pag. 367.6: Appresso si dee egli guardare da ebbrezza, e da orgoglio, e da ira, e da avarizia, e da invidia, e da lussuria, chè ciascun di questi peccati è mortale a Dio ed al mondo, e fa il signore leggermente cadere del suo sedio.

[4] Stat. lucch., XIV pm., pag. 81.39: Et poi se non si vorrà amendare pentasi per uno anno intero et non bea vino. Et poi se non si vorrà amendare perseverando nella sua ebreça, sia caciato di casa, ma sia nella provedentia del maestro et dei frati di quella casa overo sia mandato ad casa nella quale non sia abondantia di vino acciò che -l frate non si possa innebriare.

1.1 Fig. Sentimento di esaltazione, di estasi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.5, vol. 3, pag. 443: Ciò ch'io vedeva mi sembiava un riso / de l'universo; per che mia ebbrezza / intrava per l'udire e per lo viso.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 12, pag. 47.31: E però, carissimo padre, se di questa iscenzia volete essare informato, amate el Salvatore nostro con ebrezza d'amore, e questo vi darà lume di verità per conosciare e sentire le ismisurate cose di Jesù Cristo, e delle sue altissime e intrinseche cose.

[u.r. 17.06.2009]